La forza di Maria, la sua azione, sorge tutta dalla sua capacità di meditare le cose nel suo cuore: ella ospita Dio prima nel cuore, poi nella mente, infine nel grembo e nella parola. Il Magnificat, infatti, rispecchia questo movimento che dall’interiorità di Maria – completamente plasmata dalla e nella volontà di Dio, risplende nell’immagine e nell’aspetto di questo Dio che, pur essendo invisibile, le parole di Maria rendono intellegibile: perché è, per prima cosa, salvatore ed è questo amore e sollecitudine di salvezza che lo rende Onnipotente e di questa onnipotenza Maria vuole farsi, grata e stupita, strumento umile e obbediente
Poesia
La mia anima trabocca.
Cerca casa in te che mi hai salvato la vita.
Il tuo amore fa cose grandi in me.
Così grandi che ho paura di non contenerle.
Tutto trabocca.
Passa da me a tutti.
E poi ci sei tu.
E le tue braccia a proteggermi.
A pulire i pensieri cattivi. I pensieri che nascono da un cuore cattivo.
A fare spazio a me. A togliere da sopra di me chi voleva schiacciarmi.
A togliere le ricchezze dalle mani avide.
A soccorrermi sempre, anche se non lo merito, anche se ti ho tradito.
E poi ci sei tu.
Che hai, come uomo, un cuore. Un cuore pieno di misericordia.
E fai di una preghiera, un canto.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 1, 46-55
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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