La coerenza tra le parole di vita eterna e l’esistenza terrena di Cristo, tra il suo essere vero Dio e vero uomo, si rivela nell’essere buon pastore: nel fatto che è Lui a dare la sua vita. Non solo nel momento della Croce, ma sempre. In un’esistenza continuamente esposta all’umanità a partire dal presepe, fino all’ultimo respiro sulla croce.
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Poesia
Se è amore, è vita.
Se è amore, è dono.
Se è amore, è seguirsi.
Se è amore, è proteggersi.
Se è amore, è appartenersi.
Se è amore, è conoscersi.
Se è amore, è restare uniti.
Se è amore, è ascoltarsi.
Se è amore, è diventare una cosa sola.
Se è amore, sei tu.
Tu questo hai fatto a me.
Amore mio.
Si. Ti conosco.
Si. Mi conosci.
Si. Riconosco la tua voce che mi chiama.
Si. Ho preso tutta la tua vita.
Si, siamo tanti, tante.
Chiamate da te.
Amate da te.
No, non mi hai abbandonato.
No, non sei mai fuggito.
Sei qui.
Sempre.
Con me.
Amore mio.
Quando ti riprenderai la tua vita.
Prenderai anche me.
Ci sarò anche io.
Sono piena.
Inondata.
Impregnata.
Della tua vita.
Sono in te.
Che scambio meraviglioso.
Scambio di vite.
Dal cielo alla terra.
Attraverso di te.
Amore mio.
Nessuno perde nulla.
Tutti hanno tutto.
Hanno te.
Vita donata.
Vita ripresa.
Un solo corpo.
Tutti in te.
Non c’è comando più bello.
Dammi.
Vivi.
Ama.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
IV Domenica del Tempo di Pasqua
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 22 Aprile 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Bianco
- At 4, 8-12; Sal.117; 1 Gv 3,1-2; Gv 10, 11-18
Gv 10, 11-18
Dal Vangelo secondo Giovanni
11Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. 12Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; 13perché è un mercenario e non gli importa delle pecore. 14Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. 17Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. 18Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 22 – 28 Aprile 2018
- Tempo di Pasqua IV
- Colore Bianco
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELOQuesto commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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