Commento al Vangelo del 21 Ottobre 2018 – don Claudio Doglio

Il commento alle Letture di domenica 21 Ottobre 2018, a cura di don Claudio Doglio.

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[accordion title=”Testo da YouTube – NON RIVISTO” load=”hide”]Per la terza volta nel racconto dell’evangelista marco gesù annuncia la propria imminente passione siamo a metà del capitolo 10 e troviamo in questa ventinovesima domenica del tempo ordinario il terzo annuncio della passione a cui segue immediatamente un episodio di incomprensione come era già capitato negli altri casi abbiamo già trovato due volte gesù annuncia l’imminente sua tragica morte e i discepoli non capiscono non accettano non condividono pietro lo rimprovera i discepoli discutono fra di loro che sia il primo in questo caso giacomo e giovanni figli di zebedèo si presentano a gesù e vogliono che egli faccia quello che gli chiedono che cosa volete vogliono i primi due posti uno a destra e una sinistra le due cariche principali aspirano a poltrone di governo non sanno quello che chiedono alla destra e alla sinistra di gesù a gerusalemme non ci saranno due ministri importanti ma ci saranno due crocifissi insieme con lui se sapessero di chi saranno quei posti non avrebbero chiesto e invece loro continuano a inseguire i loro sogni di gloria e usano gesù perché lì realizzi gesù non concede loro quello che gli chiedono ma li stimola ad un impegno siete pronti a bere il calice che io bevo è una immagine tipicamente semitica vuol dire affrontare la difficolta bere il calice proposto dal signore significa accettare quella dura realtà di passare attraverso quella sofferenza è il calice che gesù deve cioè la sua passione che li affronta con coraggio voi siete disposti a soffrire con me ti dicono sì siamo disposti siete disposti a ricevere il battesimo che io ricevo anche in questo caso dobbiamo stare attenti perché battesimo non fa riferimento al sacramento ma è parola greca che vuol dire immersione siete pronti a immergersi totalmente nella situazione come faccio io l’immersione di gesù sarà nella morte appunto la sua passione imminente siete pronti a buttarvi c dentro a capofitto ci siamo pronti va bene allora di affrontare la difficolta e di finirci dentro fino al collo ve lo concedo ma i posti sono quelli che ha fissato il padre lasciate perdere non è quello che deve importargli non dovete pensare al comando al potere al controllo alla superiorità il modello è il figlio dell’uomo che non è venuto per essere servito ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti per la moltitudine lui da solo da la propria vita in riscatto della email la quantità di esseri umani di tutti i tempi e di tutti i luoghi è venuto per dare la vita e voi se mi seguite dovete avere questa mentalità ugualmente disposti a dare la vita come abbiamo già trovato un’altra domenica in parallelo con l’annuncio della passione di gesù la prima lettura ci propone il canto del servo avevamo letto qualche versetto del capitolo 50 di isaia questa domenica ci sono proposti due versetti del capitolo 53 il grande quarto carne del servo lo leggiamo totalmente il venerdì santo il giorno in cui ricordiamo il dramma della passione di gesù in questa domenica solo due versetti ci sono proposti in cui si mostra il senso teologico di quello che è capitato al signore è piaciuto prostran lo con dolori rientra nel misterioso progetto di dio questa sofferenza ma quando il servo offre se stesso in sacrificio di riparazione vedrà una discendenza vivrà a lungo è un’espressione paradossale contraddittoria quando perde la vita per gli altri vivrà lungo vedrà una discendenza avrà tanti figli si compirà per mezzo suo la volontà del signore dopo il suo intimo tormento vedrà la luce non è l’annuncio di un male evitato ma di un superamento del male attraversato morirà e proprio per questo vedrà la luce dopo il tormento della passione si sazierà della conoscenza di dio è dio stesso che sta parlando il giusto mio servo renderà giusti molti notate la somiglianza con il detto di gesù sono venuto per dare la vita in riscatto per molti il giusto mio servo dice il signore giustificherà renderà giusti farà partecipi della giustizia di dio i molti la moltitudine immensa dell’umanità perché gli si addosserà le loro iniquità donaci signore il tuo amore inter speriamo con il salmo 32 noi accettiamo il progetto di dio anche se strano e doloroso sapendo che l’occhio del signore è su chi lo teme per liberarlo dalla morte come si è realizzato per gesù si realizza per noi è la lettera agli ebrei ci propone il modello di cristo sacerdote che sa prendere in considerazione la nostra situazione perché si è fatto solidale con noi è stato messo alla prova lui stesso in ogni cosa come noi sa cosa vuol dire soffrire c’è passato e proprio per questa solidarietà con la sofferenza dell’uomo è divenuto sommo sacerdote misericordioso solidale comprensivo e degno di fede accreditato e credibile capace di tirarci fuori di darci misericordia accostiamo c al suo trono sicuri di trovare grazia e di essere aiutati al momento opportuno non gli chiediamo che faccia quello che vogliamo noi ci fidiamo di lui e ci lasciamo aiutare nel modo migliore che conosce lui.[/accordion]
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 21 Ottobre 2018 anche qui.

Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti.

Mc 10, 35-45
Dal Vangelo secondo Marco

35Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». 36Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». 37Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». 38Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». 39Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. 40Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
41Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. 42Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. 43Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, 44e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. 45Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 21 – 27 Ottobre 2018
  • Tempo Ordinario XXIX
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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