Un re fuori dal mondo
A Sulechowska in Polonia nel 2010 รจ stata inaugurata una colossale statua di Cristo Re, alta ben 52 metri. Rappresenta Gesรน con una lunga tunica e mantello, a braccia aperte e con la corona in testa. Questโopera richiama altre statue colossali simili di Cristo che sono state erette nel mondo, la piรน famosa di tutte รจ quella di Rio de Janeiro. Cercando su internet mi sono imbattuto anche in una di queste, originale per la storia e la collocazione, il Cristo dellโAvana. Eretta nella capitale dellโisola di Cuba, la statua di marmo alta 20 metri, era stata voluta fortemente dal dittatore Batista e inaugurata giusto 15 giorni prima della sua fuga per mano dei ribelli guidati da Fidel Castro. Pare che il cardinale Arteaga lโavesse benedetta malvolentieri ritenendola solo uno strumento di potere voluto dal dittatore e non un segno di fede.
Di statue colossali erette nel mondo ce ne sono tantissime, di tutti i periodi storici, culture e religioni. Sono un segno di omaggio a chi viene rappresentato ma anche un evidente sfoggio di potere di chi le ha volute ed erette.

Nel passo del Vangelo siamo dentro quel processo pubblico davanti a Pilato che porterร il Maestro di Galilea ad essere rifiutato e ucciso come un malfattore qualunque, fuori dalla cittร di Dio, Gerusalemme.
In questo processo, come nella successiva condanna, Gesรน appare piccolo e totalmente fragile di fronte alla colossale macchina di odio di morte che lo sta schiacciando. A quei tempi era macabra usanza prendersi gioco dei condannati, specialmente di quelli che si erano macchiati di sedizione e che si consideravano rivoltosi. Erano esposti al pubblico in modo falsamente regale, con mantello e corona per essere non osannati ma derisi. ร cosรฌ che Gesรน viene esposto al pubblico di coloro che lo condannano, perchรฉ รจ cosรฌ che lo vogliono definitivamente umiliare. Pilato, che rappresenta il potere politico, รจ prigioniero delle convenienze e del suo ruolo di rappresentare la potenza di Roma. I Giudei che hanno consegnato a Pilato Gesรน sono simbolo di una religiositร a sua volta prigioniera di pregiudizi, convenienze e poteri acquisiti che rendono incapaci di ascoltare veramente Dio. Gesรน in mezzo a questo appare piccolo e fallimentare e non ha assolutamente nulla di regale. O almeno cosรฌ sembraโฆ
Lโevangelista Giovanni che racconta con lo sguardo della fede, ci mostra Gesรน che pur apparendo un fallito alla fine รจ davvero regale, รจ davvero โReโ. Ma non รจ Re secondo la logica di coloro che gli stanno attorno, non secondo Pilato e i Giudei.
Il suo regno non รจ di questo mondo, non รจ del mondo di violenza, potere, pregiudizi che caratterizzano spesso i regni umani, ma il suo รจ un regno โdi un altro mondoโ che non รจ fuori dal nostro ma dentro, nellโintimo della veritร dellโuomo, quella che Dio ha scritto nel cuore umano. Gesรน รจ un Re di pace, di dono, di povertร , di condivisione. Non usa la violenza per imporsi ma lโamore. Non ha bisogno di un esercito di soldati armati, ma di una comunitร fratelli e sorelle amanti. Ed รจ questo esercito radunato non per coercizione o denaro ma per fede che vuole conquistare il mondo e sconfiggere tutti i โpilatoโ che ci sono ancora oggi.
Essere dalla parte della veritร , come dice Gesรน a Pilato, รจ proprio questo, cioรจ comprendere che la veritร dellโuomo รจ lโamore e non il potere, e chiunque รจ in questa veritร e soprattutto la vive, fa parte del regno di Cristo oggi.
Quella statua colossale polacca sicuramente รจ anche un segno di fede, anche se sappiamo bene che di statue colossali di divinitร ce ne trovano tante anche in Egitto, ruderi di una religione che non cโรจ piรน. Il monumento piรน grande che possiamo costruire a Cristo Re, per onorarlo e renderlo visibile a tutti, rimane la nostra piccola vita vissuta con il suo stile, dentro ogni situazione ci troviamo, anche la piรน difficile e dolorosa. Madre Teresa di Calcutta, donna minuta e piegata dallโetร e dalla caritร , รจ stata davvero colossale nel mostrare la veritร del Vangelo di Cristo. E non solo leiโฆ ma anche noi.
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (โin arte don Giobaโ)