Il dono di un altro Paraclito.
Chi ama รจ segno che ha lo Spirito Santo, e quanto piรน amerร tanto piรน lo avrร , affinchรฉ possa amare sempre di piรน.
- Abbiamo ascoltato, o fratelli, mentre veniva letto il Vangelo, il Signore che dice: Se mi amate, osservate i miei comandamenti; ed io pregherรฒ il Padre, ed egli vi darร un altro Paraclito, il quale resti con voi per sempre; lo Spirito di veritร che il mondo non puรฒ ricevere perchรฉ non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perchรฉ rimane tra voi e sarร in voi (Gv 14, 15-17). Molte sono le cose da approfondire in queste poche parole del Signore; ma sarebbe troppo cercare ogni cosa che qui si puรฒ trovare, o pretendere di trovare ogni cosa che qui si puรฒ cercare. Tuttavia, prestando attenzione a ciรฒ che noi dobbiamo dire e che voi dovete ascoltare, secondo quanto il Signore vorrร concederci e secondo la nostra e vostra capacitร , ricevete per mezzo nostro, o carissimi, ciรฒ che noi possiamo darvi, e chiedete a lui ciรฒ che noi non possiamo darvi. Cristo promise agli Apostoli lo Spirito Paraclito; notiamo perรฒ in che termini lo ha promesso. Se mi amate โ egli dice โ osservate i miei comandamenti; ed io pregherรฒ il Padre, ed egli vi darร un altro Paraclito, il quale resti con voi per sempre: lo Spirito di veritร . Senza dubbio si tratta dello Spirito Santo, una persona della Trinitร , che la fede cattolica riconosce consostanziale e coeterno al Padre e al Figlio. Eโ di questo Spirito che lโApostolo dice: Lโamore di Dio รจ stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci รจ stato donato (Rm 5, 5). Come puรฒ dunque il Signore, riferendosi allo Spirito Santo, dire: Se mi amate, osservate i miei comandamenti; ed io pregherรฒ il Padre, ed egli vi darร un altro Paraclito, dal momento che senza questo Spirito non possiamo nรฉ amare Dio, nรฉ osservare i suoi comandamenti? Come possiamo amare Dio per ricevere lo Spirito, se senza lo Spirito non possiamo assolutamente amare Dio? E come possiamo osservare i comandamenti di Cristo per ricevere lo Spirito, se senza questo dono non possiamo osservarli? Eโ forse da pensare che prima cโรจ in noi la caritร , che ci consente di amare Cristo, e, amandolo e osservando i suoi comandamenti, si puรฒ meritare il dono dello Spirito Santo cosรฌ che la caritร (non di Cristo che giร era presente, ma di Dio Padre), si riversi nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci รจ stato donato? Questa รจ unโinterpretazione errata. Infatti, chi crede di amare il Figlio e non ama il Padre, significa che non ama il Figlio, ma una invenzione della sua fantasia. Perciรฒ lโApostolo dichiara: Nessuno puรฒ dire: Gesรน รจ il Signore, se non nello Spirito Santo (1 Cor 12, 3). Chi puรฒ dire: Gesรน รจ il Signore, nel senso che intende lโApostolo, se non chi lo ama? Molti infatti riconoscono Gesรน a parole, mentre col cuore e con le opere lo rinnegano; come appunto dice lโApostolo: Confessano sรฌ di conoscere Dio, ma con le opere lo negano (Tt 1, 16). Se con le opere si puรฒ negare Dio, รจ altrettanto vero che รจ con i fatti che lo si confessa. E cosรฌ nessuno puรฒ dire: Gesรน รจ il Signore โ con lโanimo, con le parole, con i fatti, con il cuore, con la bocca, con le opere โ se non nello Spirito Santo; e nessuno lo dice in questo senso se non chi lo ama. Ora, se gli Apostoli dicevano: Gesรน รจ il Signore, e non lo dicevano in modo finto come quelli che lo confessano con la bocca e lo negano con il cuore e con le opere, se insomma lo dicevano in modo autentico, sicuramente lo amavano. E come lo amavano, se non nello Spirito Santo? E tuttavia il Signore ordina loro, prima di tutto di amarlo e di osservare i suoi comandamenti, per poter ricevere lo Spirito Santo, senza del quale essi di sicuro non avrebbero potuto nรฉ amarlo nรฉ osservare i suoi comandamenti.
[Viene promesso lo Spirito Santo anche a chi lo ha.]
- Dobbiamo dunque concludere che chi ama lo Spirito Santo, e, avendolo, merita di averlo con maggiore abbondanza, e, avendolo con maggiore abbondanza, riesce ad amare di piรน. I discepoli avevano giร lo Spirito Santo, che il Signore prometteva loro e senza del quale non avrebbero potuto riconoscerlo come Signore; e tuttavia non lo avevano con quella pienezza che il Signore prometteva. Cioรจ, lo avevano e insieme non lo avevano, nel senso che ancora non lo avevano con quella pienezza con cui dovevano averlo. Lo avevano in misura limitata, e doveva essere loro donato piรน abbondantemente. Lo possedevano in modo nascosto, e dovevano riceverlo in modo manifesto; perchรฉ il dono maggiore dello Spirito Santo consisteva anche in una coscienza piรน viva di esso. Parlando di questo dono, lโApostolo dice: Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo ma lo Spirito che viene da Dio, affinchรฉ possiamo conoscere le cose che da Dio ci sono state donate (1 Cor 2, 12). E non una volta, ma ben due volte il Signore elargรฌ agli Apostoli in modo manifesto il dono dello Spirito Santo. Appena risorto dai morti, infatti, alitรฒ su di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo (Gv 20, 22). E per averlo dato allora, forse che non inviรฒ anche dopo lo Spirito promesso? O non era il medesimo Spirito quello che Cristo alitรฒ su di loro e poi ancora inviรฒ ad essi dal cielo (cf. At 2, 4)? Qui si pone unโaltra domanda: perchรฉ questo dono fu elargito in modo manifesto due volte? Forse questo dono fu elargito visibilmente due volte perchรฉ due sono i precetti dellโamore: lโamore di Dio e quello del prossimo, e per sottolineare che lโamore dipende dallo Spirito Santo. Se bisogna cercare un altro motivo, non รจ adesso il momento, dato che non possiamo tirare troppo in lungo questo discorso. Lโimportante รจ tener presente che senza lo Spirito Santo noi non possiamo nรฉ amare Cristo nรฉ osservare i suoi comandamenti, e che tanto meno possiamo farlo quanto meno abbiamo di Spirito Santo, mentre tanto piรน possiamo farlo quanto maggiore รจ lโabbondanza che ne abbiamo. Non รจ quindi senza ragione che lo Spirito Santo viene promesso, non solo a chi non lo ha, ma anche a chi giร lo possiede: a chi non lo ha perchรฉ lo abbia, a chi giร lo possiede perchรฉ lo possieda in misura piรน abbondante. Poichรฉ se non si potesse possedere lo Spirito Santo in misura piรน o meno abbondante, il profeta Eliseo non avrebbe detto al profeta Elia: Lo Spirito che รจ in te, sia doppio in me (2 Sam 2, 9).
- Quando Giovanni Battista disse: Iddio dona lo Spirito senza misura (Gv 3, 34), parlava del Figlio di Dio, al quale appunto lo Spirito รจ dato senza misura, perchรฉ in lui abita tutta la pienezza della divinitร (cf. Col 2, 9). Non potrebbe infatti lโuomo Cristo Gesรน essere mediatore tra Dio e gli uomini senza la grazia dello Spirito Santo (cf. 1 Tim 2, 5). Infatti egli stesso afferma che in lui si รจ compiuta la profezia: Lo Spirito del Signore รจ sopra di me; per questo mi ha unto, mi ha mandato a predicare ai poveri la buona novella (Lc 4, 18-21). Che lโUnigenito sia uguale al Padre, non รจ grazia ma natura; il fatto invece che lโuomo sia stato assunto nellโunitร della persona dellโUnigenito, รจ grazia non natura, secondo la testimonianza del Vangelo che dice: Intanto il bambino cresceva, si fortificava ed era pieno di sapienza, e la grazia di Dio era in lui (Lc 2, 40). Agli altri, invece, lo Spirito viene dato con misura, e questa misura aumenta, finchรฉ si compie per ciascuno, secondo la sua capacitร , la misura propria della sua perfezione. Donde lโesortazione dellโApostolo: Non stimatevi piรน di quello che รจ conveniente stimarsi, ma stimatevi in maniera da sentire saggiamente di voi, secondo la misura di fede che Dio ha distribuito a ciascuno (Rm 12, 3). Lo Spirito infatti non viene diviso; sono i carismi che vengono divisi come sta scritto: Vi sono diversitร di carismi, ma identico รจ lo Spirito (1 Cor 12, 4).
- Dicendo poi: Io pregherรฒ il Padre, ed egli vi darร un altro Paraclito, il Signore ci fa capire che egli stesso รจ Paraclito. Paraclito corrisponde al latino avvocato; e Giovanni dice di Cristo: Abbiamo, come avvocato presso il Padre, Gesรน Cristo giusto (1 Io 2, 16). In questo senso dice che il mondo non puรฒ ricevere lo Spirito Santo, cosรฌ come sta scritto: Il desiderio della carne รจ inimicizia contro di Dio: esso infatti non si assoggetta alla legge di Dio nรฉ lo potrebbe (Rm 8, 7). Come a dire che lโingiustizia non puรฒ essere giusta. Per mondo qui si intende coloro che amano il mondo di un amore che non proviene dal Padre. E perciรฒ lโamore di Dio, riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci รจ stato donato, รจ lโopposto dellโamore di questo mondo, che ci sforziamo di ridurre e di estinguere in noi. Il mondo quindi non lo puรฒ ricevere perchรฉ non lo vede nรฉ conosce. Lโamore mondano, infatti, non possiede occhi spirituali, senza dei quali non รจ possibile vedere lo Spirito Santo, che รจ invisibile agli occhi della carne.
- Ma voi โ dice il Signore โ lo conoscerete perchรฉ rimarrร tra voi e sarร in voi. Sarร in loro per rimanervi, non rimarrร per esservi; poichรฉ per rimanere in un luogo, prima bisogna esserci. E affinchรฉ non credessero che lโespressione: rimarrร presso di voi, volesse significare una permanenza simile a quella di un ospite in una casa, spiegรฒ il senso delle parole: rimarrร presso di voi, aggiungendo: e sarร in voi. Lo si potrร dunque vedere in modo invisibile, e non potremmo conoscerlo se non fosse in noi. Eโ cosรฌ che noi vediamo in noi la nostra coscienza; noi possiamo vedere la faccia di un altro, ma non possiamo vedere la nostra; mentre possiamo vedere la nostra coscienza e non possiamo vedere quella di un altro. La coscienza, perรฒ, non esiste fuori di noi, mentre lo Spirito Santo puรฒ esistere anche senza di noi; e che sia anche in noi, รจ un dono. E se non รจ in noi, non possiamo vederlo e conoscerlo cosรฌ come deve essere veduto e conosciuto.
Io sono nel Padre mio, e voi in me ed io in voi.
In quel giorno conoscereteโฆ Eโ il tempo della Chiesa, che decorre tra la Risurrezione e la fine dei tempi, perchรฉ giร fin dโora noi siamo in lui e lui รจ in noi. Ma per poter conoscere come siamo conosciuti, bisogna aspettare la visione faccia a faccia.
- Il Signore, dopo aver promesso lo Spirito Santo, affinchรฉ non si pensasse che lo Spirito Santo avrebbe preso il suo posto, e che egli non sarebbe stato piรน con loro, subito aggiunse: Non vi lascerรฒ orfani; ritornerรฒ a voi (Gv 14, 18). Orfani รจ lo stesso che pupilli. Orfano รจ un termine greco che corrisponde al latino pupillo. Infatti, dove nel salmo si dice: Tu sarai lโappoggio del pupillo (Sal 9, 14), nel testo greco al posto di pupillo cโรจ orfano. Non contento quindi di averci fatto figli adottivi del Padre e di aver voluto che noi avessimo, per grazia, il medesimo Padre che รจ suo per natura, il Figlio di Dio ci dimostra anchโegli in un certo senso affetto paterno, dicendo: Non vi lascerรฒ orfani; ritornerรฒ a voi. Eโ per lo stesso motivo che ci chiama anche figli dello sposo, quando dice: Verranno giorni in cui sarร tolto lo sposo, e allora i figli dello sposo digiuneranno (Mt 9, 15). Ora, chi รจ questo sposo, se non Cristo Signore?
- Proseguendo dice: Ancora un poโ e il mondo non mi vedrร piรน (Gv 14, 19). E che? In quel momento il mondo lo vedeva? E come puรฒ essere, se egli per mondo vuole che noi si intenda coloro di cui ha parlato prima, quando, a proposito dello Spirito Santo, ha detto che il mondo non puรฒ riceverlo perchรฉ non lo vede nรฉ lo conosce (Gv 14, 17)? Il mondo, certo, vedeva con gli occhi della carne colui che sโera reso visibile mediante la carne, ma non vedeva il Verbo che era nascosto nella carne: vedeva lโuomo, non vedeva Dio; vedeva il vestito, non vedeva chi lo indossava. Ma siccome dopo la sua risurrezione egli ai discepoli mostrรฒ pure la sua carne, non solo perchรฉ la vedessero ma anche perchรฉ la toccassero, mentre non la mostrรฒ agli altri, รจ forse in questo senso che bisogna intendere la frase: Ancora un poโ e il mondo non mi vedrร piรน; voi, invece, mi vedrete, perchรฉ io vivo e voi vivrete (Gv 14, 19).
[La resurrezione sua e la nostra.]
- Che significa: perchรฉ io vivo e voi vivrete? Perchรฉ il presente per sรฉ e il futuro per loro, se non perchรฉ promise loro la vita anche del corpo, risuscitato da morte, quale era quella che stava per realizzarsi in lui come primizia? E siccome la sua risurrezione era imminente, usa il presente per indicarne lโimmediatezza; e siccome la loro risurrezione invece doveva avvenire alla fine del mondo, non dice: vivete, ma: vivrete.In modo discreto e conciso ha promesso le due risurrezioni: la sua immediata, e la nostra per la fine del mondo, usando rispettivamente il presente e il futuro. Perchรฉ io vivo โ dice โ e voi vivrete; cioรจ noi vivremo perchรฉ egli vive. Siccome per mezzo di un uomo venne la morte, cosรฌ anche per mezzo di un uomo verrร la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, cosรฌ anche in Cristo tutti saranno vivificati (1 Cor 15, 21-22). Nessuno muore se non a motivo di Adamo, e nessuno viene alla vita se non per mezzo di Cristo. Eโ perchรฉ siamo nati che ci ha colti la morte, ed รจ perchรฉ egli vive che noi vivremo: morimmo a lui quando volemmo vivere per noi; ma siccome lui รจ morto per noi, vive per sรฉ e per noi. Perchรฉ, dunque, egli vive, anche noi vivremo. Non possiamo da noi procurarci la vita, cosรฌ come da noi ci siamo procurata la morte.
- In quel giorno voi conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi (Gv 14, 20). In quale giorno? Nel giorno di cui ha parlato prima quando ha detto: e voi vivrete. Allora noi potremo finalmente vedere ciรฒ che ora crediamo. Infatti, anche ora egli รจ in noi e noi siamo in lui; ma questo ora noi lo crediamo, mentre allora ne avremo la piena conoscenza. Ciรฒ che ora conosciamo credendo, allora conosceremo contemplando. Finchรฉ, infatti, siamo nel corpo come รจ adesso, cioรจ corruttibile e che appesantisce lโanima, siamo esuli dal Signore; camminiamo infatti nella fede e non per visione (cf. 2 Cor 5, 6). Allora, quando lo vedremo cosรฌ come egli รจ, lo vedremo faccia a faccia (cf. 1 Io 3, 2.). Se Cristo non fosse in noi anche ora, lโApostolo non direbbe: Se Cristo รจ in noi, il corpo รจ bensรฌ morto per il peccato, lo spirito invece รจ vita per la giustizia (Rm 8, 10). Egli stesso apertamente afferma che fin dโora noi siamo in lui, quando dice: Io sono la vite, voi i tralci (Gv 15, 5). In quel giorno, dunque, quando vivremo quella vita in cui la morte sarร stata assorbita, conosceremo che egli รจ nel Padre, e noi in lui e lui in noi; perchรฉ allora giungerร a perfezione quanto per opera sua รจ giร cominciato: la sua dimora in noi e la nostra in lui.
- Chi ha i miei comandamenti e li osserva: ecco chi mi ama. Chi li custodisce nella memoria, e li attua nella vita; chi li tiene presenti nelle sue parole, e li esprime nei costumi; chi li ha perchรฉ li ascolta, e li osserva praticandoli; oppure chi li ha perchรฉ li pratica, e li osserva costantemente, ecco chi mi ama. Lโamore bisogna dimostrarlo con i fatti altrimenti รจ una parola vuota e sterile. E colui che mi ama โ continua โ sarร amato dal Padre mio, e anchโio lo amerรฒ e mi manifesterรฒ a lui (Gv 14, 21). Dice che lo amerร , forse perchรฉ ancora non lo ama? No davvero. Come potrebbe infatti amarci il Padre senza il Figlio, o il Figlio senza il Padre? Come possono amare separatamente essi che operano sempre inseparabilmente? Egli dice: lo amerรฒ, per concludere subito: e mi manifesterรฒ a lui. Lo amerรฒ e mi manifesterรฒ, cioรจ lo amerรฒ per manifestarmi a lui. Ora, infatti, ci ama concedendoci di credere in lui e di rimanere nellโobbedienza della fede; allora ci manifesterร il suo amore concedendoci di vederlo e di ricevere, con la visione beatifica, il premio della nostra fede. E anche noi ora lo amiamo credendo ciรฒ che allora vedremo, mentre allora lo ameremo vedendo ciรฒ che ora crediamo.
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VI Domenica del Tempo di Pasqua
- Colore liturgico: Bianco
- At 8, 5-8. 14-17; Sal.65; 1 Pt 3, 15-18; Gv 14, 15-21
Gv 14, 15-21
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซSe mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherรฒ il Padre ed egli vi darร un altro Parร clito perchรฉ rimanga con voi per sempre, lo Spirito della veritร , che il mondo non puรฒ ricevere perchรฉ non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perchรฉ egli rimane presso di voi e sarร in voi.
Non vi lascerรฒ orfani: verrรฒ da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrร piรน; voi invece mi vedrete, perchรฉ io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi รจ colui che mi ama. Chi ama me sarร amato dal Padre mio e anchโio lo amerรฒ e mi manifesterรฒ a luiยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 21 โ 27 Maggio 2017
- Tempo di Pasqua VI, Colore โ Bianco
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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