Commento al Vangelo del 21 maggio 2017 . p. Silvano Fausti

878

Messaggio nel contesto

โ€œSe qualcuno mi ama, osserverร  la mia parolaโ€: รจ il ritornello che, con variazioni, Gesรน ripete ai suoi discepoli (cf. vv. 15.21.23.24).

Amare Gesรน, il Signore, รจ il centro del cristianesimo, compimento del precetto: โ€œAmerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forzeโ€ (Dt 6,5). Ora i discepoli sono in grado di amarlo. Hanno visto come lui li ama con tutto il cuore, con tutta lโ€™anima e con tutte le forze: si รจ fatto loro servo e ha dato la vita per loro, anche se lo rinnegano e tradiscono.

Egli รจ fedele a noi e ci ama di amore eterno (Sal 117; Ger 31,3). Il nostro amore per lui รจ risposta al suo per noi, che ci vuole simile a lui. Amare lui significa, in concreto,ย  accogliere e vivere la sua parola.

Gesรน tra poche ore offrirร  la vita per noi. รˆ bene per noi che se ne vada (16,7). Proprio cosรฌ ci prepara il posto e ci apre la via della veritร  e della vita, per essere anche noi dove lui รจ (vv. 1-14). Per questo ci manda, insieme al Padre, il Paraclito (v.16).

- Pubblicitร  -

Non ci lascia quindi soli. Se lo amiamo, lo portiamo nel cuore e lui abita. Il Signore non รจ piรน solo con noi e presso di noi, ma addirittura in noi. Questo รจ il suo ritorno definitivo a noi. Con il suo andarsene inizia la sua nuova presenza, lโ€™alleanza nuova ed eterna che i profeti hanno promesso. Il tema dellโ€™alleanza fa da sottofondo al discorso di congedo di Gesรน. Mai nominata esplicitamente, รจ descritta attraverso le sue caratteristiche: amore e osservanza della Parola, presenza ed immanenza reciproca, dono dello Spirito e di un cuore nuovo.

Queste parole di Gesรน sono difficili da spiegare, perchรฉ semplici come lโ€™acqua e il pane: le conosce chi ne gusta. Esse si riferiscono a ciรฒ che costituisce ogni relazione positiva tra le persone: amare e osservare la parola, dimorare con/presso/in e vedere, vivere e conoscere, manifestare e dire, ricordare e insegnare, pace e gioia. I termini sono collegati tra di loro. Infatti chi ama osserva la parola dellโ€™amato, dimora con/presso/in lui e quindi lo vede, vive di lui e quindi lo conosce. La parola che lo manifesta, insegnata e ricordata, รจ per lui fonte di pace e di gioia.

Il tessuto connettivo del testo รจ il verbo โ€œamareโ€, ripetuto dieci volte, che descrive la relazione del discepolo con Gesรน e con il Padre. Lโ€™amore per Gesรน ci fa entrare nella nuova alleanza, stabilendo un rapporto con Dio fondato sul suo amore di Padre, che il Figlio รจ venuto a comunicarci. Dio non รจ piรน lontano: รจ โ€œconโ€ e โ€œpressoโ€ di noi, addirittura โ€œinโ€ noi mediante il suo Spirito, che ci riempie della sua conoscenza e ci fa sua dimora. Lโ€™andarsene di Gesรน รจ la glorificazione del Figlio dellโ€™uomo e di ogni figlio dโ€™uomo, reso partecipe dellโ€™amore reciproco tra Padre e Figlio.

Lo Spirito, che tra poco ci donerร , diventerร  il principio della nostra esistenza di figli di Dio e di fratelli tra di noi: ci farร  capire e ci suggerirร  dal di dentro ciรฒ che il Figlio ha detto, perchรฉ viviamo del suo amore, fonte di pace e di gioia.

Tutto il discorso mostra qual รจ il frutto dellโ€™amore di Gesรน: la comunione con lui, il Figlio, ci fa entrare in relazione con il Padre e ci fa vivere del loro amore reciproco. Innanzi tutto si specifica che amare Gesรน รจ osservare la sua parola, che ci dona lo Spirito della veritร  (vv. 15-18). Anche se egli se ne va, chi lo ama lo vede, perchรฉ partecipa della sua stessa vita (vv. 19-21).ย  Il mondo non ha questa conoscenza perchรฉ non lo ama e non conosce la sua parola: ignorando il Figlio, non ha lo Spirito della veritร  che gli fa conoscere il Padre (vv. 22-24). Tutto ciรฒ che Gesรน ha detto quando era tra noi, ci verrร  fatto comprendere e ricordare dallo Spirito (vv. 25-26). Gesรน non ci abbandona, ma compie il senso della sua venuta tra noi: ci lascia la sua pace e la sua gioia, frutto dello Spirito di amore (vv. 27-28). Gesรน ha predetto tutto, perchรฉ crediamo che il suo andarsene non รจ un morire, ma un tornare a noi e in noi con la sua presenza di amore, che vince il male e mostra al mondo chi รจ il Padre (vv. 29-31).

Gesรน รจ il Signore che ci ama: amare lui รจ il comando che ci rende simili a lui.

La Chiesa nasce dallโ€™amore di Gesรน per lei, che diventa il suo stesso amore per lui. Non si tratta di un sentire vago o estatico, ma di un conoscere e mettere in pratica le sue parole.

Lettura del testo

15: Se mi amate. Nel c. 13 Gesรน ci ha lasciato in ereditร  il comando di amarci gli uni gli altri. Qui va piรน a monte: ci dice di amare lui. Il fine dellโ€™amore รจ la reciprocitร , per la quale uno diventa vita dellโ€™altro. Amando lui, diventiamo anche noi ciรฒ che lui รจ โ€“ lโ€™amato รจ vita di chi lo ama! โ€“ e possiamo amare i fratelli con il suo amore, che รจ lo stesso del Padre.

Il cristianesimo รจ innanzi tutto amore per Gesรน, cheย  ci assimila a lui, il Figlio, dandoci il suo stesso amore verso il Padre e i fratelli.

osserverete i miei comandi. Lโ€™amore non รจ solo un sentimento. Coinvolge tutta la persona, dandole un nuovo modo di essere: informa il suo capire, volere e agire. รˆ unโ€™unione di intelletto, di volontร  e di azione, che trasforma chi ama nellโ€™amato. Concretamente si ama con i fatti e nella veritร  (1Gv 3,18).

โ€œOsservareโ€ significa guardare con cura, custodire, praticare, eseguire. Osservare i suoi comandi รจ la condizione perย  rimanere nellโ€™alleanza del Dio fedele, che ci ha amati, scelti e liberati. Si possono osservare per dovere, da schiavi, come fa il fratello maggiore (cf. Lc 15,29), oppure per amore, da figli. Per Gesรน il principio dellโ€™osservanza รจ lโ€™amore di un cuore che si sa amato, il cuore nuovo dellโ€™alleanza nuova.

Gesรน parla di โ€œmiei comandiโ€, alludendo ai vari precetti della legge, che assume come propri. Non ne vanifica nessuno, ma li compie tutti (cf. Mt 5,17s). Li chiama โ€œmieiโ€, perchรฉ di lui parlano le Scritture e Mosรจ (cf. 5,39.46); e parla di โ€œcomandiโ€, al plurale, perchรฉ il suo comando, pur essendo uno solo (cf. 13,34), รจ anche molteplice. Lโ€™amore infatti si esprime in ogni singola azione e fa discernere, qui e ora, cosa รจ meglio fare.

Non in forza della legge, ma in piena libertร , lโ€™amore รจ legge a se stesso: in ogni circostanza sa riconoscere e fare ciรฒ che รจ buono e giusto. Per questo lโ€™amore รจ compimento della legge (Rm 13,10b), con tutti i suoi vari precetti.

โ€œAma e faโ€™ ciรฒ che vuoiโ€ (S. Agostino) non significa che chi ama si permette tutto, ma che lโ€™amore non fa male ad alcuno (Rm 13,10a) e guida spontaneamente la volontร  a fare ciรฒ che รจ bene. Chi fa il male, non ama.

16: io pregherรฒ il Padre. Gesรน, con il suo andarsene, diventa il pontefice tra noi e Dio, il fratello intercessore presso il Padre, colui che ci apre lโ€™accesso a lui e ai suoi doni. I numerosi verbi al futuro indicano ciรฒ che avverrร  presto: lโ€™innalzamento del Figlio dellโ€™uomo aprirร  allโ€™uomo il suo futuro definitivo.

e vi darร . Gesรน chiede per noi al Padre il dono definitivo. Egli ottiene tutto ciรฒ che chiede (11,42). Per questo il Consolatore ci รจ certamente dato. Noi preghiamo non perchรฉ lui ce lo dia, ma per disporci a riceverlo.

un altro Consolatore. La parola greca รจ Paraclito, che esce solo nel corpo giovanneo (Gv 14,16.26; 15,26; 16,7; 1Gv 2,1). Significa ad-vocatus (= chiamato-presso), colui che assiste e soccorre nel processo. รˆlโ€™avvocato difensore, che si oppone allโ€™accusatore (= satana).

Abbiamo tradotto Consolatore, perchรฉ โ€œcon-solareโ€ significa stare con uno che รจ solo, in modo che non sia piรน solo. Il Consolatore รจ colui che sta โ€œconโ€ noi, offrendoci quella compagnia che vince la nostra solitudine radicale.

Questo Consolatore รจ โ€œun altroโ€ rispetto a Gesรน, che ormai se ne va. รˆ dato dal Padre a chi ama il Figlio e osserva i suoi comandi.

Le sue caratteristiche sono descritte attraverso le sue azioni: รจ โ€œconโ€ noi in eterno (v. 16b), รจ โ€œlo Spirito della veritร โ€, dimora โ€œpressoโ€ di noi in Gesรน, sarร  โ€œinโ€ noi dopo il suo andarsene (v. 17), ci insegnerร  e farร  ricordare quanto Gesรน ha detto (v. 26).

affinchรฉ sia con voi in eterno. Il Consolatore รจ descritto innanzi tutto come compagnia: รจ lโ€™essere per sempre conโ€“noi. Non siamo mai piรน soli.

17: lo Spirito della veritร . Lo Spirito รจ vita; Spirito della veritร  si puรฒ tradurre anche come โ€œvita vera, autenticaโ€, quella di Dio. Questa ci รจ restituita dalla veritร  che ci libera dalla menzogna e ci fa vivere nellโ€™amore del Padre. Lo Spirito della veritร  รจ il contrario dello spirito di menzogna, che ci ha fatto fuggire da lui e vivere nella schiavitรน dellโ€™egoismo.

Lo Spirito della veritร  รจ lo Spirito di Gesรน, che ha detto a Tommaso: โ€œIo-Sono la veritร  e la vitaโ€ (v.6).

che il mondo non puรฒ accogliere. Il mondo, in quanto sta sotto il dominio della menzogna, non puรฒ ancora ricevere lo Spirito della veritร . Solo dopo la croce potrร  conoscere Gesรน (cf. v. 31).

perchรฉ non lo vede nรฉ lo conosce. Lo Spirito della veritร  del Padre รจ visibile e conoscibile nel Figlio: chi vede lui, vede il Padre (cf. v. 9). Il mondo non puรฒ riceverlo, perchรฉ รจ incapace di vederlo e conoscerlo. Infatti, tra poche ore, prenderร  e appenderร  al legno il Signore della gloria. Lo farร  per cecitร  (cf. 1Cor 2,8): โ€œNon sanno quello che fannoโ€ (Lc 23,34).

voi lo conoscete. I discepoli conoscono questo Spirito contemplando quanto Gesรน ha appena fatto. Lavando i piedi a Pietro che rinnega e dando il boccone a Giuda che tradisce, ha rivelato lโ€™amore compiuto (13,1), quel Dio che รจ amore (cf. 1Gv 4,8).

perchรฉ dimora presso di voi. Questo amore ha preso dimora presso di noi in Gesรน, il Figlio che vive nei nostri confronti lโ€™amore stesso del Padre: in lui abbiamo conosciuto e creduto allโ€™amore che Dio ha per noi (1Gv. 4,16a). Gesรน, stando con noi e presso di noi, ci ha fatto conoscere lo Spirito della veritร .

sarร  in voi. Tra poche ore, quellโ€™amore che era โ€œconโ€ e โ€œpresso diโ€ noi, โ€œsarร โ€ in noi. Questo รจ il dono supremo che il Figlio ci comunica dalla croce, dove โ€œtuttoโ€ รจ compiuto e consegna il suo Spirito (19,30).

Noi siamo da sempre in Dio, che ci ama con fedeltร  eterna (cf. Sal 117,2; Ger 31,3b). Infatti chi ama ha nel cuore lโ€™amato: รจ abitato dalla sua presenza. Accogliendo il suo amore, pure noi lo amiamo. Allora, nellโ€™amore reciproco, anche lui รจ in noi come noi in lui.

18: non vi lascerรฒ orfani. Orfana รจ una persona orbata, derubata di ciรฒ che di sua natura le spetta, come un figlio privato del padre, un amico dellโ€™amico, una sposa dello sposo, e viceversa. Non รจ solo unโ€™esperienza di abbandono. รˆ solitudine e smarrimento di sรฉ: perdita di identitร , scomparsa di ciรฒ che fa essere ciรฒ che si รจ.

I discepoli, con la morte di Gesรน, non sono lasciati orfani. Anzi, ritrovano il loro posto presso il Padre, perchรฉ ricevono lโ€™amore stesso del Figlio.

vengo a voi. Il suo andarsene รจ in realtร  il suo venire a noi, anzi il suo essere in noi con il suo Spirito che ci fa figli, in comunione con lui e con il Padre.

19: ancora un poco e il mondo non mi vede piรน. Il mondo, che ora non vede lo Spirito della veritร  in Gesรน, tra poco non vedrร  piรน neppure Gesรน: lo eliminerร  fisicamente.

ma voi mi vedete. I discepoli continueranno a vederlo. Ma lo vedranno in modo nuovo: attraverso le ferite delle mani e del fianco, che mostrano il suo amore, sorgente di gioia e di pace (cf. 20,20).

perchรฉ io vivo e voi vivrete. Gesรน ha in se stesso la vita (5,26) che vince la morte (11,25). Tra poco, quando noi gli avremo preso e lui ci avrร  dato la vita, erediteremo la stessa vita che egli da sempre vive: quella di Figlio amato, che ama il Padre e i fratelli.

Continueremo a vederlo anche in futuro, ma in modo piรน profondo, perchรฉ lui sarร  la nostra vita. Vedremo lui in noi e noi in lui. Questa nuova vita sarร  visibile anche agli altri, attraverso il frutto abbondante che produce in noi (cf. 15,1ss; Gal 5,22).

20: in quel giorno. โ€œQuel giornoโ€, nellโ€™AT, รจ quello in cui il Signore viene, rivelando la sua gloria e salvando lโ€™uomo. รˆ il giorno della risurrezione, quando il Risorto si farร  vedere ai discepoli e donerร  loro il suo Spirito (20,19ss). รˆ il giorno definitivo in cui, finita la notte, inizia la luce senza tramonto. Allora il Signore, che prima era con noi e presso di noi nella carne, sarร  in noi mediante il suo Spirito.

voi conoscerete che io (sono) nel Padre mio, voi in me e io in voi (cf. vv. 7-11). Si parla della nostra comunione con Dio in termini di conoscenza e di immanenza, propria dellโ€™amore: lโ€™amato abita in chi lo ama. Nel giorno di Pasqua conosceremo che Gesรน รจ nel Padre, che lo ama e lo fa risorgere; conosceremo pure che noi siamo nel Figlio, perchรฉ ci ha amato e ha dato la vita per noi; conosceremo infine che lui รจ in noi, perchรฉ lo amiamo e osserviamo le sue parole. Attraverso lโ€™immanenza reciproca di noi nel Figlio e del Figlio in noi, conosciamo che il Figlio รจ nel Padre e il Padre nel Figlio. โ€œNessuno conosce chi รจ il Figlio se non il Padre e chi รจ il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrร  rivelareโ€ (Lc 10,22). In quel giorno il Figlio ci darร  la sua stessa conoscenza reciproca con il Padre: avremo parte alla vita di Dio.

21: chi ha i miei comandi e li osserva. โ€œAvereโ€ i comandi di Gesรน significa farli propri e viverli. Ascoltare la Parola e non osservarla รจ lโ€™empietร  denunciata dai profeti. Si puรฒ infatti ascoltare il profeta con piacere, โ€œcome una canzone dโ€™amoreโ€, senza fare ciรฒ che dice (Ez 33,30-33); si puรฒ addirittura ucciderlo, come fa Erode con il Battista (Mc 6,20.27). Ascoltare la Parola e non farla รจ stoltezza e rovina (Mt 7,26s).

quegli รจ chi mi ama. Nel v. 15 Gesรน diceva che chi lo ama, osserva i suoi comandi; qui dice che chi osserva i suoi comandi, lo ama. Lโ€™amore รจ principio e fine dellโ€™osservare i suoi comandamenti: se lโ€™amore fa vivere come lui, vivere come lui realizza lโ€™amore.

chi mi ama sarร  amato dal Padre mio. Il Padre ama tutti gli uomini, anche se lo ignorano e rifiutano. Ma solo chi ama il Figlio e osserva i suoi comandi, ha il Figlio dentro di sรฉ e sperimenta lโ€™amore del Padre verso di lui.

Accettare lโ€™amore gratuito del Padre รจ lโ€™atto di libertร  che ci fa essere ciรฒ che siamo: figli che rispondono con amore allโ€™amore del Padre.

io amerรฒ lui. Il Figlio ci ama da sempre, come il Padre, anche se lo rinneghiamo con Pietro e lo tradiamo con Giuda. Il fatto che ci ami cosรฌ, ci permetterร  di fare esperienza del suo amore per noi.

a lui mi manifesterรฒ. Solo chi ama conosce lโ€™amore con cui รจ amato. Senza amore per Gesรน, non cโ€™รจ conoscenza nรฉ di lui nรฉ del Padre nรฉ dello Spirito: โ€œChi non ama non ha conosciuto Dio, perchรฉ Dio รจ amoreโ€ (1Gv 4,8).

Qui si parla di amore e manifestazione di Gesรน al futuro: anche se รจ una realtร  giร  presente (cf. v. 17b), essa si manifesterร  in โ€œquel giornoโ€ e crescerร  sempre di piรน, allโ€™infinito.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 21 maggio 2017 anche qui.

VI Domenica del Tempo di Pasqua

Gv 14, 15-21

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซSe mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherรฒ il Padre ed egli vi darร  un altro Parร clito perchรฉ rimanga con voi per sempre, lo Spirito della veritร , che il mondo non puรฒ ricevere perchรฉ non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perchรฉ egli rimane presso di voi e sarร  in voi.

Non vi lascerรฒ orfani: verrรฒ da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrร  piรน; voi invece mi vedrete, perchรฉ io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.

Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi รจ colui che mi ama. Chi ama me sarร  amato dal Padre mio e anch’io lo amerรฒ e mi manifesterรฒ a luiยป.

C: Parola del Signore.

A: Lode a Te o Cristo.

  • 21 – 27 Maggio 2017
  • Tempo di Pasqua VI, Colore – Bianco
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO