Questa obbedienza la troviamo sempre come substrato di ogni agire divino per noi. Pare proprio che Dio, per compiere i suoi prodigi, adoperi, sempre e soltanto, l’obbedienza degli uomini. Quand’essi ubbidiscono, Dio stesso si fa obbediente a loro, li ascolta, fa ciò che gli richiedono. Dio ascolta quelli che lo ascoltano, esaudisce coloro che fanno la sua volontà, in particolare quella espressa dagli uomini da lui mandati. Pietro e Giovanni “scesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo”. La preghiera, che è stata rivolta al Padre, è una preghiera che incontra i suoi stessi desideri. Infatti Gesù stesso aveva rivolto al Padre la medesima domanda: “Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito”. Ma questa promessa era condizionata proprio dall’obbedienza: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò…”. Dio ascolta la preghiera della Chiesa, perché è la preghiera di chi intende ubbidirgli e gli chiede di far parte della sua vita. Ricevere lo Spirito Santo infatti è cominciare a respirare il respiro di Dio Padre e di Dio Figlio, è avviarsi sulla strada dove si alimentano gli stessi desideri di Dio, è lasciarsi portare nella direzione dove soffia il Vento divino.
Chi riceve Spirito Santo poi inizia a pregare diversamente: lo Spirito Santo infatti è, potremmo dire, la preghiera stessa che il Padre rivolge al Figlio e la risposta del Figlio al Padre. In noi, figli di Dio, lo Spirito Santo è ancora preghiera di Gesù che si offre a compiere i progetti del Padre: “Ecco, io vengo per fare la tua volontà”! Ed è preghiera che gode di ogni cosa che il Padre fa: ricordiamo infatti come Gesù ha esultato di gioia e benedetto e lodato il Padre, quando ha annunciato che egli rivela i suoi segreti ai piccoli e agli umili.
Gli apostoli si accorgevano che i Samaritani ricevevano lo Spirito Santo: come facevano ad accorgersi? Anch’essi iniziavano a lodare Dio: lo lodavano per la sua paternità, per i suoi modi di fare e per le sue opere, in particolare per l’amore manifestato con la passione e morte e risurrezione di Gesù, suo Figlio! Lodare Dio è preghiera dello Spirito presente in noi! Lo dimostra anche il fatto che chi loda Dio si ritrova a godere comunione con gli altri che lodano il Padre e il Figlio. E ancora, in colui che loda Dio cresce il desiderio di amare Gesù e di osservare i suoi ‘comandamenti’, le parole ricche di sapienza e di forza.
Le esortazioni del brano proclamato dalla prima lettera di Pietro ripete e continua queste considerazioni. Egli ci invita: “Adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori”. Che significa adorare? Credo si possa esprimere così il significato di questo ‘adorare’: con tutto l’amore di cui siete capaci, mettete Gesù al di sopra di ogni vostro desiderio, di ogni realtà bella e buona, di ogni persona cara; ascoltatelo e ubbiditegli, fatelo diventare il vostro unico modello, appoggiatevi su di lui in ogni vostra attività e nel vostro riposo. Quando faremo così, sapremo anche cosa “rispondere a chiunque domandi ragione della speranza che è in voi”, sapremo il motivo di ogni evento, della nostra fatica, anche del dolore e di tutte le sofferenze che attraversano la nostra vita. Sapremo dire l’importanza della nostra fede, il motivo e la sorgente del nostro amore, sapremo indicare a tutti Gesù risorto, luce sul passato, vero maestro e sicuro appoggio per il presente e per il futuro. Ci sarà sempre chi si diverte a parlar male proprio di chi adora Cristo crocifisso: lo sopporteremo, e ancor più vivremo uniti al nostro Signore. Così avremo forza, e il nostro amore, senza odiare nessuno, farà svergognare tutti quelli che si fanno nemici del bene che il Padre ci suggerisce di operare con l’energia che lo Spirito Santo dona a chi ama Gesù.
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A cura della Casa di Preghiera S.Maria Assunta – Tavodo -Via della Pieve, 3 – 38078 SAN LORENZO DORSINO – TN
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VI Domenica del Tempo di Pasqua
- Colore liturgico: Bianco
- At 8, 5-8. 14-17; Sal.65; 1 Pt 3, 15-18; Gv 14, 15-21
Gv 14, 15-21
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.
Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 21 – 27 Maggio 2017
- Tempo di Pasqua VI, Colore – Bianco
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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