CONVERSIONE: CREDERE ALLA BELLEZZA
Le prime parole di Gesù nel più antico dei Vangeli sono: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
“Il tempo è compiuto” in greco vuol dire: il tempo è gravido, è pieno. I cristiani sanno che il tempo è carico di opere di Dio, niente è banale, tutto è nelle mani del Signore. Dai momenti di consolazione fino alle tribolazioni, tutto è denso di Provvidenza. La vita non è mai una struttura vuota. Mai credere al nulla. Anche la tomba sarà un luogo di partenza e non buio vuoto terminale.
“Il Regno di Dio”, nel greco del testo, “arriva”, si avvicina. È lui l’attore, non sta fermo ad aspettarci, ci sta venendo a cercare. Questa è una sapienza luminosa, quella per cui so che Dio mi cerca nelle cose, e tutto quel che capita è Dio che mi desidera, che cerca la mia conversione, aspetta che finalmente mi volga verso di Lui. Il Signore va cercando ciò che è suo, ossia il mio cuore. Mille volte troviamo il senso di quel che ci sta accadendo solo quando finalmente accogliamo che Dio ci sta “lavorando”.
“Convertitevi”, alla lettera: “andate oltre la vostra mentalità”. Superate il vostro centro logico. La conversione è una sfida essenziale per il cuore e l’intelligenza. La conversione non è una realtà occasionale, è una chiamata continua. I nostri cuori e le nostre menti hanno bisogno di essere vivaci e flessibili, e non rigidi. È impossibile vivere felici senza conversione, senza la libertà di abbandonare le proprie immobilità e assuefazioni. La vita implica lasciarsi cambiare dalle cose. Certamente ci sono delle cose non negoziabili, ma senza flessibilità e apertura, la vita diventa un bunker da difendere. Non è un complimento se ti dicono che hai il paraocchi…
IL RITMO DELLA VITA. Papa Francesco dice, parafrasando il Vangelo: «Dove sta la tua sintesi, lì sta il tuo cuore» (Evangelii gaudium 143). Tutti noi vediamo il mondo dalla nostra prospettiva, che non è mai definitiva – per quanto ci sembri equilibrata e matura – e corriamo il rischio di avvitarci sulla nostra visione e diventare sclerotici. Lasciarsi cambiare e arricchire costantemente, implicano intelligenza, maturità. Tutta la Chiesa lo deve saper fare – Ecclesia semper reformanda est –, ha sempre bisogno di conversione e crescite, sebbene rimanga la stessa Chiesa. Anche noi abbiamo bisogno di malleabilità e flessibilità, pur nella fedeltà alla verità.
Il punto è che la vita ha un ritmo. Entrare in questo ritmo e fare le cose giuste al momento opportuno è l’arte di campare. Quando Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni sono chiamati da Gesù, lasciano immediatamente le reti, il padre, tutto. È vero che le cose di Dio – come ogni altra cosa – vanno fatte in modo equilibrato. Ma quando è chiaro che il tempo è vicino e Dio sta chiamando, allora non è saggio aspettare un solo secondo.
Questa non è fretta. Questo è il coraggio di credere alla bellezza: «Credete al Vangelo». Sta tutto lì. Credere alla buona novella. Credere al bene. Credere al nostro Battesimo. Credere che Dio voglia bene proprio a noi.
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Terza domenica del Tempo Ordinario – Anno B
- Colore liturgico: VERDE
- Gio 3, 1-5. 10;
- Sal. 24;
- 1 Cor 7, 29-31;
- Mc 1, 14-20
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Mc 1, 14-20
Dal Vangelo secondo Marco
14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». 16Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 17Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». 18E subito lasciarono le reti e lo seguirono. 19Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. 20E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 21 – 27 Gennaio 2018
- Tempo Ordinario III
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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