Commento al Vangelo del 20 Novembre 2016 – Ileana Mortari (Teologa)

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Oggi sarai con me nel paradiso

Oggi, ultima domenica dellโ€™anno liturgico C, celebriamo Gesรน Cristo Re dellโ€™universo. Il nome della festa evoca immediatamente immagini di gloria, fasto, potere, sottomissione di sudditi, etc. verso il Re di tutta la terra. Ma, curiosamente, il vangelo proposto al nostro ascolto รจ totalmente lontano da tali immagini: ci presenta Gesรน crocifisso, nel massimo della sua sofferenza, in agonia; altro che gloria, fasto e sottomissione!

[ads2]Ebbene, proprio in questa apparente contraddizione sta il senso piรน profondo della regalitร  di Gesรน, che non a caso nel brano di Luca รจ piรน volte nominato come Re e possessore di un Regno.

Il fatto รจ che sempre, nei Vangeli, il tema della regalitร  รจ legato a quello della croce; anzi, proprio la regalitร  di Gesรน รจ lโ€™oggetto del dibattito che sottostร  a tutto il racconto della Passione, in modo evidente nel quarto vangelo, ma implicitamente pure nei tre sinottici. E cosรฌ anche nel terzo vangelo possiamo rintracciare un โ€œpercorsoโ€ che ci guida alla comprensione della regalitร  di Gesรน.

Si comincia con la proclamazione di un โ€œanno di graziaโ€ del Signore, in cui sarร  annunziato ai poveri un lieto messaggio, sarร  offerta la libertร  a prigionieri e oppressi e ridonata la vista ai ciechi (cfr. Luca 4, 14-19).

Si prosegue con il โ€œprogrammaโ€ del Regno: le Beatitudini proclamate da Gesรน dopo la scelta dei dodici apostoli e il famoso โ€œdiscorso della pianuraโ€ in Luca (o โ€œdiscorso della montagnaโ€ in Matteo), una sorta di โ€œmagna chartaโ€ in cui vengono esaltati valori e comportamenti che sono lโ€™esatto opposto della logica dominante nel mondo.

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I membri del nuovo โ€œregnoโ€ sono i poveri, gli affamati, i perseguitati, coloro che sanno amare i propri nemici, non giudicano, non condannano; ma al contrario perdonano, producono buoni frutti e mettono in pratica gli insegnamenti del Nazareno.

Comโ€™รจ noto, รจ Gesรน stesso che in prima persona vive il โ€œprogrammaโ€ del Regno e tutta la sua esistenza terrena รจ contrassegnata da attenzione agli ultimi, ricerca degli esclusi e dei peccatori, gesti di perdono, guarigioni esteriori e interiori, servizio (โ€œIo sto in mezzo a voi come colui che serveโ€ Luca 22,27).

E come รจ vissuto, cosรฌ Gesรน รจ morto: ha cercato per tutta la vita emarginati e peccatori ed ora muore tra due ladroni; ha predicato lโ€™amore ai nemici e ora perdona ai suoi crocefissori; ma soprattutto รจ venuto a โ€œservireโ€, cioรจ a preoccuparsi sempre prima e piรน degli altri che di se stesso. E questo รจ molto evidente in un frase piรน volte ripetuta nel brano di Luca: โ€œHa salvato gli altri, ora salvi se stesso, se costui รจ il Messia!โ€ Lo dicono i capi del popolo, lo ripetono i soldati romani, lo chiede il malfattore crocefisso accanto a Lui. Ma Gesรน non risponde nulla e non fa nulla.

Se avesse salvato se stesso, liberandosi dalla croce, avrebbe strabiliato tutti, โ€œcostringendoliโ€ a riconoscere la sua regalitร . Ma quella di Gesรน non รจ la regalitร  dei forti e dei potenti, bensรฌ

del Salvatore ed Egli non avrebbe potuto salvare gli uomini, se non avesse condiviso fino in fondo, fino alla morte, la loro condizione!

Per gli uomini peccatori Gesรน ha dato la sua vita fino allโ€™ultimo istante e ha mostrato come affrontare la morte: con dolore, certo, ma anche con una smisurata fiducia nel Padre. La maggior parte di coloro che erano ai piedi della croce non capirono nulla di tutto questo, ma uno sรฌ: lโ€™altro malfattore crocifisso accanto a Lui, il โ€œbuon ladroneโ€ di cui parla solo Luca; il brigante che, di fronte allโ€™Innocente crocifisso ingiustamente, riconosce la sua colpa (โ€œnoi riceviamo il giusto per le nostre azioniโ€ v.41) e soprattutto intuisce la regalitร  di Gesรน: โ€œGesรน, ricordati di me quando entrerai nel tuo regnoโ€ (v.42).

Solo allora Gesรน risponde, mostrando che la sua โ€œsalvezzaโ€ รจ ben diversa da quella auspicata dai capi del popolo e dai soldati: โ€œIn veritร  ti dico, oggi sarai con me nel paradisoโ€ (v.43). Questa รจ la salvezza vera, portata da Gesรน, emblema del suo โ€œregno universale ed eterno: regno di santitร  e grazia, di giustizia, amore e paceโ€ (prefazio): il perdono e lโ€™accoglienza del peccatore, chiamato ad essere in comunione con Lui per sempre.

Ileana Mortari – Sito Web

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Vangelo della Domenica di Nostro Signore Gesรน Cristo, Re dell’Universo

Lc 23, 35-43
Dal Vangelo secondo Luca

[ads2]35Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: ยซHa salvato altri! Salvi se stesso, se รจ lui il Cristo di Dio, lโ€™elettoยป. 36Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dellโ€™aceto 37e dicevano: ยซSe tu sei il re dei Giudei, salva te stessoยป. 38Sopra di lui cโ€™era anche una scritta: ยซCostui รจ il re dei Giudeiยป. 39Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: ยซNon sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!ยป. 40Lโ€™altro invece lo rimproverava dicendo: ยซNon hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? 41Noi, giustamente, perchรฉ riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di maleยป. 42E disse: ยซGesรน, ricรฒrdati di me quando entrerai nel tuo regnoยป. 43Gli rispose: ยซIn veritร  io ti dico: oggi con me sarai nel paradisoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 20 – 26 Novembre 2016
  • Tempo Ordinario XXXIV, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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