Oggi sarai con me nel paradiso
Oggi, ultima domenica dellโanno liturgico C, celebriamo Gesรน Cristo Re dellโuniverso. Il nome della festa evoca immediatamente immagini di gloria, fasto, potere, sottomissione di sudditi, etc. verso il Re di tutta la terra. Ma, curiosamente, il vangelo proposto al nostro ascolto รจ totalmente lontano da tali immagini: ci presenta Gesรน crocifisso, nel massimo della sua sofferenza, in agonia; altro che gloria, fasto e sottomissione!
[ads2]Ebbene, proprio in questa apparente contraddizione sta il senso piรน profondo della regalitร di Gesรน, che non a caso nel brano di Luca รจ piรน volte nominato come Re e possessore di un Regno.
Il fatto รจ che sempre, nei Vangeli, il tema della regalitร รจ legato a quello della croce; anzi, proprio la regalitร di Gesรน รจ lโoggetto del dibattito che sottostร a tutto il racconto della Passione, in modo evidente nel quarto vangelo, ma implicitamente pure nei tre sinottici. E cosรฌ anche nel terzo vangelo possiamo rintracciare un โpercorsoโ che ci guida alla comprensione della regalitร di Gesรน.
Si comincia con la proclamazione di un โanno di graziaโ del Signore, in cui sarร annunziato ai poveri un lieto messaggio, sarร offerta la libertร a prigionieri e oppressi e ridonata la vista ai ciechi (cfr. Luca 4, 14-19).
Si prosegue con il โprogrammaโ del Regno: le Beatitudini proclamate da Gesรน dopo la scelta dei dodici apostoli e il famoso โdiscorso della pianuraโ in Luca (o โdiscorso della montagnaโ in Matteo), una sorta di โmagna chartaโ in cui vengono esaltati valori e comportamenti che sono lโesatto opposto della logica dominante nel mondo.
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I membri del nuovo โregnoโ sono i poveri, gli affamati, i perseguitati, coloro che sanno amare i propri nemici, non giudicano, non condannano; ma al contrario perdonano, producono buoni frutti e mettono in pratica gli insegnamenti del Nazareno.
Comโรจ noto, รจ Gesรน stesso che in prima persona vive il โprogrammaโ del Regno e tutta la sua esistenza terrena รจ contrassegnata da attenzione agli ultimi, ricerca degli esclusi e dei peccatori, gesti di perdono, guarigioni esteriori e interiori, servizio (โIo sto in mezzo a voi come colui che serveโ Luca 22,27).
E come รจ vissuto, cosรฌ Gesรน รจ morto: ha cercato per tutta la vita emarginati e peccatori ed ora muore tra due ladroni; ha predicato lโamore ai nemici e ora perdona ai suoi crocefissori; ma soprattutto รจ venuto a โservireโ, cioรจ a preoccuparsi sempre prima e piรน degli altri che di se stesso. E questo รจ molto evidente in un frase piรน volte ripetuta nel brano di Luca: โHa salvato gli altri, ora salvi se stesso, se costui รจ il Messia!โ Lo dicono i capi del popolo, lo ripetono i soldati romani, lo chiede il malfattore crocefisso accanto a Lui. Ma Gesรน non risponde nulla e non fa nulla.
Se avesse salvato se stesso, liberandosi dalla croce, avrebbe strabiliato tutti, โcostringendoliโ a riconoscere la sua regalitร . Ma quella di Gesรน non รจ la regalitร dei forti e dei potenti, bensรฌ
del Salvatore ed Egli non avrebbe potuto salvare gli uomini, se non avesse condiviso fino in fondo, fino alla morte, la loro condizione!
Per gli uomini peccatori Gesรน ha dato la sua vita fino allโultimo istante e ha mostrato come affrontare la morte: con dolore, certo, ma anche con una smisurata fiducia nel Padre. La maggior parte di coloro che erano ai piedi della croce non capirono nulla di tutto questo, ma uno sรฌ: lโaltro malfattore crocifisso accanto a Lui, il โbuon ladroneโ di cui parla solo Luca; il brigante che, di fronte allโInnocente crocifisso ingiustamente, riconosce la sua colpa (โnoi riceviamo il giusto per le nostre azioniโ v.41) e soprattutto intuisce la regalitร di Gesรน: โGesรน, ricordati di me quando entrerai nel tuo regnoโ (v.42).
Solo allora Gesรน risponde, mostrando che la sua โsalvezzaโ รจ ben diversa da quella auspicata dai capi del popolo e dai soldati: โIn veritร ti dico, oggi sarai con me nel paradisoโ (v.43). Questa รจ la salvezza vera, portata da Gesรน, emblema del suo โregno universale ed eterno: regno di santitร e grazia, di giustizia, amore e paceโ (prefazio): il perdono e lโaccoglienza del peccatore, chiamato ad essere in comunione con Lui per sempre.
Ileana Mortari – Sito Web
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Vangelo della Domenica di Nostro Signore Gesรน Cristo, Re dell’Universo
- Colore liturgico: bianco
- ย 2 Sam 5, 1-3; Sal 121; Col 1, 12-20; Lc 23, 35-43
Lc 23, 35-43
Dal Vangelo secondo Luca
[ads2]35Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: ยซHa salvato altri! Salvi se stesso, se รจ lui il Cristo di Dio, lโelettoยป. 36Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dellโaceto 37e dicevano: ยซSe tu sei il re dei Giudei, salva te stessoยป. 38Sopra di lui cโera anche una scritta: ยซCostui รจ il re dei Giudeiยป. 39Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: ยซNon sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!ยป. 40Lโaltro invece lo rimproverava dicendo: ยซNon hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? 41Noi, giustamente, perchรฉ riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di maleยป. 42E disse: ยซGesรน, ricรฒrdati di me quando entrerai nel tuo regnoยป. 43Gli rispose: ยซIn veritร io ti dico: oggi con me sarai nel paradisoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 20 – 26 Novembre 2016
- Tempo Ordinario XXXIV, Colore verde
- Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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