Commento al Vangelo del 20 Maggio 2018 โ€“ p. Roberto Mela scj

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Il Vento infuocato

Battesimo di sangue e fuoco

ยซSono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse giร  acceso. Ho un battesimo nel quale sarรฒ battezzato, e come sono angosciato finchรฉ non sia compiutoยป (Lc 12,50). La risposta di Gesรน a Pietro ha trovato compimento. Il battesimo si รจ compiuto nellโ€™immersione realizzata volontariamente da Gesรน nel dolore e nella violenza del mondo.

Il bagno, perรฒ, in realtร  รจ nel suo stesso sangue, sparso nella flagellazione e nella morte in croce. Il suo sangue, la sua vita donata, la sua pro-esistenza, che era stata la cifra di tutta la sua vita sulla terra, intride il mantello del cavaliere chiamato Fedele e Veritiero (cf. Ap 19,11), il Verbo di Dio (cf. Ap 19,13). ยซSul mantello e sul femore egli porta scritto un nome: Re dei re e Signore dei Signoriยป (Ap 19,16). Colui che cavalca un cavallo bianco (cf. Ap 19,11, appartenente cioรจ al mondo divino e della risurrezione) รจ intriso del suo stesso sangue, non di quello dei suoi nemici, le nazioni, che pur sconfigge con piena vittoria.

Il battesimo รจ compiuto, il fuoco sulla terra โ€œรจ stato gettatoโ€ con lโ€™incarnazione e il mistero pasquale di morte e risurrezione. Ora รจ il momento del fuoco definitivo, ecclesiale, il sigillo della pasqua di Gesรน: lโ€™effusione dello Spirito.

โ€œCompimento-insiemeโ€

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Allโ€™inizio della prima scena del libro degli Atti (At 1,15โ€“8,3), incentrata su Gerusalemme e dedicata alla comunitร  con i dodici apostoli, viene narrata la morte di Giuda e la ricostituzione del gruppo dei Dodici (1,15-26), a cui segue il racconto della Pentecoste, il discorso di Pietro a Gerusalemme e il primo sommario (At 2,1-47).

Il racconto dellโ€™evento della Pentecoste โ€“ โ€œcinquantesimo/pentekostฤ“โ€, sottinteso โ€œgiornoโ€ โ€“ รจ strutturato letterariamente in due scene:

1) Prima scena (2,1-4): La discesa dello Spirito (v. 1 Le circostanze; vv. 2-3 Come del vento e del fuoco; v. 4 Lo Spirito fa parlare);

2) Seconda scena (2,5-13): La constatazione del miracolo delle lingue (v. 5 Le circostanze; vv. 6-8 Stupore della folla; vv. 9-11 Un mondo riunito; 12-13 Reazioni).

ยซMentre stavano compiendosi (symplฤ“rousthai) i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto (tฤ“s analฤ“mpseลs autou), egli prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemmeยป (Lc 9,51), aveva scandito solennemente Luca, indicando la svolta decisa impressa da Gesรน alla sua vita pubblica con la decisione โ€œpietrificante il voltoโ€ (kai autos to prosลpon estฤ“risen) di dirigersi verso Gerusalemme, il luogo del dono totale di sรฉ.

Ora i giorni del dono pasquale giungono a compimento (symplฤ“rousthai), โ€œsi-raccolgono-in-pienezza-insiemeโ€. Un giorno โ€œraccoltoโ€, gravido di compimenti e di doni, un giorno โ€œunoโ€ (cf. Zc 14,7), un giorno che raccoglie in unitร  i semi sparsi del tempo, i semi delle vite piene e di quelle senza speranza. Un giorno di unitร  del creato, della storia, del cuore degli uomini.

Si โ€œcompie-insiemeโ€ il senso pieno primigenio della festa delle Settimane (ล ฤbuโ€˜รดt). Si compie in continuitร  trasfigurata (Rossi De Gasperis) la festa agricola del raccolto delle messi (cf. Lv 23,15-22), giร  riconfigurata dal giudaismo del tempo di Gesรน nel suo significato storico di commemorazione del dono della Torah/Istruzione fatto da YHWH al Sinai (cf. Es 19ss). Niente viene โ€œpersoโ€, niente โ€œsostituitoโ€, tutto viene โ€œinveratoโ€, โ€œcompiutoโ€, โ€œriportato al suo senso primigenio nella mente di YHWH/Il Padreโ€.

Il dono del nutrimento per la vita umana e quello della Torah per il sostentamento della vita teologale sono ripresi, riassunti e inverati nel dono dello Spirito di Gesรน risorto, lo Spirito del Figlio che rende figli. Non cโ€™รจ solo una logica di promessa-compimento-superamento a reggere il rapporto fra Antico e Nuovo Testamento. Un dialogo fitto di andirivieni illumina le due fasi del cammino di YHWH/Il Padre con la storia del suo popolo.

โ€œSi raccolgono/compiono in uno i giorniโ€, ma anche โ€œtutti erano insieme nello stesso luogo (ฤ“san pantes homou epi to auto)โ€: i dodici apostoli (con Mattia che โ€œera stato computato-insieme/sygkatepsisthฤ“โ€ agli Undici al posto di Giuda Iscariota), con ogni probabilitร  Maria la madre di Gesรน e altre donne (cf. At 1,14), i โ€œfratelliโ€ di Gesรน (At 1,15), le circa centoventi persone di cui si parla in At 1,15 nel racconto che prosegue letterariamente senza soluzione di continuitร  in 2,1 con la descrizione del giorno della festa di Pentecoste.

Tutto (mistero pasquale, giorno di Pentecoste, comunitร  di Gerusalemme) รจ portato a โ€œcompimento-insiemeโ€, mentre tutti erano in continuitร  (ฤ“san) insieme (homou) nello stesso luogo (epi to auto). Tutto converge in unitร , prima di esplodere in missionarietร  testimoniale.

Come un violento colpo di vento, lingue come di fuoco
Luca visibilizza alla perfezione spazio-temporalmente, in una scena episodica e drammatica tipica del suo stile narrativo, un fatto e una veritร  โ€œteologicaโ€ fondamentale nel cammino della Chiesa che deve portare la Parola ai confini della terra. Dal mondo di Dio, allโ€™improvviso โ€“ senza preparazione meritoria umana, se non la ยซpreghiera perseverante e concorde di tuttiยป i componenti della comunitร  (cf. At 1,14: houtoi pantes ฤ“san proskarterountes homothymadon tฤ“i proseuchฤ“i) โ€“ ci fu un rumore, come di un violento colpo di vento che โ€œriempรฌ/eplฤ“rลsenโ€ tutta la casa dove โ€œsi trovavano seduti /ฤ“san kathฤ“menoiโ€.

โ€œLingue come di fuoco/glลssai hลsei pyrosโ€ apparvero loro, ยซche si suddividevano e (una) si posรฒ/ekathisen su ciascuno di loroยป (tr. Marguerat).

Tuoni e lampi avvilupparono il dono della Torah al Sinai: ยซIl terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni e lampi, una nube densa sul monte e un suono fortissimo di corno: tutto il popolo che era nellโ€™accampamento fu scosso da tremoreยป (Es 19,16). Nella Pentecoste di Gerusalemme, su ciascuno dei membri โ€œsedutiโ€ della comunitร , personalmente, viene a โ€œsedersi/posarsiโ€ una lingua โ€œcome di fuocoโ€ proveniente dal mondo celeste, divino.

Tutti riempiti di Spirito Santo
Il vento รจ inarrestabile e riempie tutti gli spazi. Il fuoco accende, brucia, purifica, scalda, e anchโ€™esso รจ contenibile solo con difficoltร . Simboli potenti dellโ€™opera dello Spirito, che tutto invade, riempie, purifica e accende di ardore per la missione testimoniale. Il collegio dei Dodici รจ stato ricostituito, il popolo di Israele รจ ora nuovamente rappresentato nella completezza delle sue dodici tribรน. Ora esso puรฒ ricevere la potenza infuocata del frutto maturo della pasqua di Gesรน.

Il fuoco del suo Spirito di Figlio, morto e risorto โ€œper tuttiโ€, per amore indiscriminato, riempie, a partire dal suo costato, il popolo rinnovato di Israele, il popolo messianico. La comunitร  avverte chiaramente di essere riempita di potenza nuova, non autogenerata ma ricevuta in dono dallโ€™alto, dal YHWH/Il Padre. Gente timorosa e vinta, raccolta insieme spaventata per farsi forza a vicenda, รจ ora riempita di un soffio potente che rianima, trasforma, infuoca.

Lingue diverse di un mondo unito

Lo Spirito โ€œlinguacciutoโ€ purifica e infuoca le โ€œlingueโ€ dei discepoli, i Dodici e tutta la comunitร  riunita in un cuor solo. Non li infiamma per una glossolalia sgrammaticata, incomprensibile agli altri se non tradotta da un interprete (cf. 1Cor 15,1ss), ma per un annuncio chiaro, potente, convinto e comprensibile a tutti nella propria lingua e cultura.

Lo Spirito Santo, lo Spirito di Gesรน venuto a portare il lieto annuncio ai poveri, a proclamare lโ€™anno di grazia del Signore a tutti, specialmente ai poveri e agli oppressi (cf. Lc 4,18-19), rafforza potentemente la capacitร  linguistica della comunitร  primitiva, di modo che ogni popolo possa sentire lโ€™annuncio sintetico, il kerygma, nella propria lingua e nella propria cultura.

Tre o quattro lingue sono sufficienti a riunire in una comunitร  linguistica coesa un mondo disperso ai quattro venti, da est a sud, da nord a ovest e a sud di nuovo. Culture diverse sentono nella propria lingua le grandi opere di Dio operate nella pasqua di Gesรน. Il prodigio non รจ linguistico, ma teologico. Non รจ miracolo di locuzione, ma di comprensione.

I popoli erano stati dispersi con una prima benedizione da parte di YHWH giร  al momento della pretenziosa erezione della torre di Babele (Gen 11,1-11). Lโ€™imperialismo culturale idolatra, onnivoro e omologante, di Babilonia era stato disperso da YHWH in una provvidenziale diversitร  linguistica e culturale, rispettosa della diversitร  della genti. Certo questo avvenne con il risultato negativo di una incomprensione reciproca (cf. Gen 11,7). Nella Pentecoste di Gerusalemme la benedizione si compie ora in modo compiuto: diversitร  rispettosa delle culture e delle lingue e unitร  nel contenuto della grazia attuata in modo grandioso da Dio in Gesรน (โ€œmegaleia tou theouโ€).

Il miracolo non consiste nella molteplicitร  di linguaggi, ma nellโ€™universalitร  di comprensione dellโ€™unico kerygma. La sinfonia dellโ€™annuncio tocca potentemente i cuori. Solo lo Spirito Santo puรฒ far sperimentare la decisivitร  della pasqua di Gesรน per la vita personale di ognuno e delle comunitร  come tali.

La missione testimoniale che ne nascerร  non sarร  propaganda pubblicitaria, marketing riuscito perchรฉ accorto, studiato e ben pianificato, ma trasmissione contagiosa di una vita trasformata dal kerygma fatto carne di vita.

A Pentecoste viene donata una Torah rinnovata, compiuta. I profeti avevano annunciato la Legge nel cuore (cf. Ger 31,31-34), lo Spirito di Dio dentro le persone (cf. Ez 36,27).

La Torah viene ora sussunta e resa persona, il Figlio di Dio, Gesรน morto e risorto presente nella comunitร  e nei cuori delle persone.

La Torah rinnovata รจ ora Gesรน morto e risorto presente nel suo Spirito di Figlio che rende figli.

La Torah รจ โ€œfiltrataโ€ dal cuore di Gesรน e si presenta col volto rinnovato della vita filiale. Lo Spirito non soffia infuocato perchรฉ i discepoli osservino piรน scrupolosamente la Torah scritta e orale, ma perchรฉ vivano da figli.

La Pentecoste-โ€œcinquantesimo (giorno)โ€ รจ compiuta-insieme nel โ€œgiorno Unoโ€.

Unitร  sinfonica di cuori ardenti, dialoganti e testimoniali.

Lโ€™Anti-Babele รจ arrivata. รˆ possibile vivere โ€œda Dioโ€, insieme, nello stesso luogo.

Diversi, ma uniti.

Il giardino dellโ€™Eden (cf. Gen 2,15).

Lo Spirito della Veritร 

La terza delle โ€œcinque paroleโ€ di Gesรน sullo Spirito (cf. Gv 14,16.26; 15,26; 16,8.13-14) pronunciate nei suoi โ€œdiscorsi di addioโ€ (Gv 13โ€“16) รจ incentrata sulla sua qualitร  di โ€œtestimoneโ€: โ€œegli testimonierร  circa me/ekeinos martyrฤ“sei peri emouโ€.

Lo Spirito รจ ho paraklฤ“tos, lโ€™avvocato difensore โ€œchiamato in aiutoโ€ (<parakaleล) e a difesa nel processo che โ€œil mondoโ€ del male intenta ai discepoli di Gesรน. In tutto il Vangelo di Giovanni, Gesรน รจ presentato costantemente sotto processo da parte delle istanze religiose e politiche che respingono/โ€œodianoโ€ la sua parola. โ€œIl mondoโ€ costituito da queste forze lo โ€œodiaโ€ perchรฉ egli rivela una veritร  โ€“ se stesso e il Padre che lo ha inviato โ€“ e una logica di vita โ€“ lโ€™amore che proviene dal Padre e da lui stesso โ€“ diversa da quella proposta da loro.

In realtร , perรฒ, รจ Gesรน a processare e a condannare il male, il โ€œmondoโ€ nella sua accezione di insieme di forze โ€œdiabolicamente ostiliโ€ alla rivelazione che egli compie di sรฉ e del Padre. Come ha โ€œodiatoโ€ il Figlio, โ€œil mondoโ€ odierร  anche i suoi discepoli che perseguono il suo stesso stile di vita โ€œdivinoโ€, โ€œdallโ€™altoโ€, non derivante e appartenente (ek = da) alla โ€œterraโ€.

Lo Spirito Paraclito appoggerร  la sua mano destra sulla spalla destra dei suoi assistiti e renderร  testimonianza della veritร  della rivelazione di Gesรน, del suo amore proveniente dal Padre che sconfigge la mentalitร  legalista, lโ€™egoismo, il giudizio escludente e condannatorio, la violenza oppressiva a tutti i livelli.

La โ€œVeritร โ€ รจ la rivelazione del Padre attuata da Gesรน nella sua persona, nelle sue parole e nelle sue opere. Lo Spirito della Veritร  prenderร  dalle parole di Gesรน, lโ€™Inviato, e le โ€œsminuzzerร โ€, le attualizzerร  e le interiorizzerร  nel cuore dei discepoli, facendoli pervenire sempre progressivamente alla comprensione della pienezza del loro significato e facendo fruttificare in pienezza la loro feconditร  di discepoli.

Annuncerร  le cose future

La quinta โ€œparola di Gesรนโ€ (Gv 16,13-14) ribadisce che lo Spirito della Veritร  guiderร  i discepoli attraverso il territorio nuovo della testimonianza immergendoli nella pienezza/completezza della Veritร  (en tฤ“i alฤ“theiai pasฤ“i; en indica stato in luogo o modalitร /strumentalitร , non la dinamicitร  propria di eisโ€ฆ).

Lo Spirito guiderร  la Chiesa nel cammino della storia a interpretare in modo corretto la rivelazione di Gesรน, di modo che la presenza, lโ€™annunzio e lโ€™azione della comunitร  dei discepoli sia, nei tempi che cambiano, sempre in linea di continuitร  attualizzata con il lascito di Gesรน.

Le cose che i discepoli non possono portare nel momento triste dellโ€™addio sembrano essere la piena interiorizzazione della logica del mistero pasquale, la durissima legge del seme che deve morire se vuol produrre molto frutto e โ€œconservare/phylaxeiโ€ la propria vita per la vita eterna (cf. Gv 12,24-25).

Lo Spirito Paraclito non rivelerร  veritร  nuove rispetto alla rivelazione attuata da Gesรน, ma โ€œpescherร โ€ dal tesoro del suo lascito per annunciarle ai discepoli nel modo piรน adatto a vivere i tempi che la Chiesa si trova ad attraversare. La attualizzazione fedele e dinamica della rivelazione completa giร  attuata da Gesรน, attuata dallo Spirito della Veritร  conforterร , sosterrร  e difenderร  la Chiesa nella veridicitร  e genuinitร  della sua testimonianza nel โ€œmondoโ€ che la odia, perchรฉ prima ha โ€œodiatoโ€ Gesรน.

Lo Spirito della Veritร  โ€œannuncerร /anaggeleiโ€ le cose venture, interpretando le realtร  vissute dalla Chiesa alla luce della parola di Gesรน e del progetto del Padre. Cosรฌ avvenne per Daniele e il sogno del re Nabucodonosor. Dopo una notte agitata da un terribile sogno, il re ยซโ€ฆ ordinรฒ che fossero chiamati i maghi, gli indovini, gli incantatori e i Caldei a spiegargli i sogni/tou annageilaiโ€ฆ ta enupnia autou). Questi vennero e si presentarono al re. Egli disse loro: โ€œHo fatto un sogno e il mio animo si รจ tormentato per trovarne la spiegazione/tou gnลnai to enupnionโ€ยป (Dn 2,2-3Teod.). Il re chiede โ€œla spiegazione/vuole conoscere/anaggeilai/gnลnaiโ€ del sogno.

Rivelando il senso della storia alla luce del progetto di Dio, perchรฉ la Chiesa viva in fedeltร  dinamica la sua testimonianza, lo Spirito della veritร  โ€œguiderร  nella veritร  interaโ€ i discepoli di Gesรน, cioรจ โ€œannuncerร  le cose futureโ€, glorificando in tal modo il Padre. Lo Spirito farร  splendere in tutto il suo bagliore โ€œil peso/la gloria/gr. doxa/ebr. kฤbรดdโ€ del Padre portando allโ€™esterno ciรฒ che il cuore di Dio pensa ed รจ al suo interno.

Tutto questo farร  lo Spirito Paraclito, lo Spirito della Veritร . Pur essendo โ€œlo Spiritoโ€ un termine di genere neutro nella lingua greca (pneuma) e femminile in quella ebraica (rรปaโ€˜), Gesรน/Giovanni lo indica in tutte cinque le sue occorrenze nei โ€œdiscorsi di addioโ€ (Gv 13โ€“16) con il pronome maschile ekeinos=egli (Gv 14,26; 15,26; 16,8.13.14). Lo Spirito รจ una realtร  personale, relazionale, una persona-relazione, che unisce nellโ€™amore il Padre โ€“ sorgente di ogni Rivelazione โ€“ e il Figlio โ€“ lโ€™Inviato del Padre e suo unico e perfetto Rivelatore (cf. Gv 1,18).

Il vento infuocato riempie i cuori dei discepoli di Gesรน.

Lo Spirito della Veritร , lo Spirito del Figlio anima e โ€œriempieโ€ la Chiesa della sua testimonianza.

I popoli sono riuniti in unitร .

รˆ possibile vivere insieme โ€œda Dioโ€.

Commento a cura di padre Roberto Mela scj โ€“ Fonte del commento: Settimana News

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

DOMENICA di PENTECOSTE (Messa del giorno)

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 20 Maggio 2018 anche qui.

Gv 15,26-27; 16,12-15
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:

ยซQuando verrร  il Parร clito, che io vi manderรฒ dal Padre, lo Spirito della veritร  che procede dal Padre, egli darร  testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perchรฉ siete con me fin dal principio.

Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrร  lui, lo Spirito della veritร , vi guiderร  a tutta la veritร , perchรฉ non parlerร  da se stesso, ma dirร  tutto ciรฒ che avrร  udito e vi annuncerร  le cose future. Egli mi glorificherร , perchรฉ prenderร  da quel che รจ mio e ve lo annuncerร . Tutto quello che il Padre possiede รจ mio; per questo ho detto che prenderร  da quel che รจ mio e ve lo annuncerร ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 20 โ€“ 26 Maggio 2018
  • Tempo Pasquale Pentecoste
  • Colore Rosso
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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