
Una fiamma che apre le porte
Mi รจ capitato qualche volta (secondo alcuni molte volte..eheh) di ricevere chiamate o messaggi a sera tardi se non addirittura di notte, di qualche parrocchiano che mi avvisa che ho lasciato le porte della chiesa aperte. Al mattino e durante la giornata cโรจ un volontario che apre e chiude, ma alla sera tocca al parroco, cioรจ al sottoscritto, che deve fare i conti con la sua distrazione e la difficoltร di fare tante cose insieme.
A volte mi trovo a spegnere le luci e a tirare il catenaccio del portone appena finita la messa serale, ed รจ capitato di dover aspettare che qualche fedele della messa o qualcuno entrato in quel momento uscisse. Chiudere la porta della chiesa dal punto di vista pratico รจ utile, per evitare che di notte, approfittando che non ci sono persone in giro a controllare, un malintenzionato entri e faccia qualche furto o atto di vandalismo. Le chiese, specialmente quelle antiche come la nostra, sono un bene prezioso che va salvaguardato, eppure sbarrare la porta e renderle inaccessibili ha per me un forte impatto anche simbolico che mi fa pensare. Chiudere una chiesa non solo impedisce chi sta fuori di entrare, ma anche da dentro, a meno di non aprire i catenacci, impedisce di uscire. Se la chiesa-edificio รจ simbolo della Chiesa-comunitร dei cristiani, quando lโedificio รจ chiuso in quel momento รจ il contrario di quello che dovrebbe essere la comunitร dei cristiani secondo il disegno di Dio.
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Il brano del libro degli Atti degli Apostoli (libro che racconta i primi passi della Chiesa dopo la resurrezione di Gesรน) che ascoltiamo in questo giorno di Pentecoste, ci racconta quello che รจ accaduto il giorno in cui sui discepoli chiusi dentro il cenacolo รจ sceso lo Spirito Santo. Lโevangelista Luca (che oltre ad aver scritto il Vangelo, ha scritto anche questo racconto) ci dice subito che la prima comunitร dei discepoli รจ radunata tutta nello stesso luogo. Poco prima aveva detto che in quel luogo con gli Apostoli si trovava anche Maria, la madre di Gesรน, e altre donne e discepoli. Il giorno di Pentecoste (una festivitร ebraica di ringraziamento) la comunitร riunita dentro il Cenacolo รจ davanti ad un bivio: rimanere chiusa in posizione di difesa e conservazione o aprirsi al rischio della testimonianza, cosรฌ come Gesรน prima di morire e poi anche da risorto aveva loro detto. I primi discepoli e discepole hanno chiuso le porte per difendere la loro stessa vita e anche in difesa di quel che conoscono di Gesรน, con la preoccupazione e paura di vedere tutto โrubatoโ e disperso dalla violenza dei nemici di Gesรน. Cosa fare? Come muoversi? Lโevangelista ci racconta che tutto non dipende dal coraggio e dalla decisione dei discepoli, ma da un dono che viene dallโalto, da Dio. ร lo Spirito Santo che smuove la scena e apre le porte della comunitร stabilendo una comunicazione con il mondo, una comunicazione piena che da quel momento non si รจ piรน interrotta.
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Lโimmagine delle lingue di fiamme che si posano su ognuno personalmente dopo essersi divise da un unico fuoco, รจ molto efficace nel descrivere un dono di una indescrivibile potenza. Lo Spirito Santo, che per SantโAgostino รจ lโAmore tra Dio Padre e Dio Figlio (lโAmante e lโAmato), รจ bene descritto per me da questo fuoco, che รจ il fuoco dellโamore divino che accende lโamore umano, scalda il cuore, dona coraggio, illumina la strada, brucia ogni resistenza e ostacolo interiore. ร da questo momento che nasce la Chiesa, cosรฌ come anche noi continuamente oggi la cerchiamo di costruire. Ed รจ una Chiesa sempre aperta al mondo, senza porte e addirittura senza pareti, confini, recinti, barriere. I discepoli che parlano di Dio in tutti i modi possibili, con tutte le lingue del mondo, descrivono quello che la la Chiesa che anche oggi non smette di cercare di fare, cioรจ comunicare sempre piรน Dio ad ogni essere umano, in qualsiasi situazione umana di trovi, in qualsiasi territorio della sua vita abiti. Lo Spirito Santo, Amore di Dio nel cuore dei discepoli, scaccia la preoccupazione che qualcuno possa rubare e distruggere il Vangelo, e che quindi non serve chiudere le porte e mettere barriere per chi entra o esce. Tutti posso conoscere e hanno diritto di conoscere il Vangelo di Gesรน. Tutti i cristiani con il dono del Battesimo e attraverso la preghiera della comunitร , possono comunicare il Vangelo, perchรฉ raggiunto dallo Spirito di Dio.
In questo periodo la nostra comunitร parrocchiale sta rinnovando il suo Consiglio Pastorale. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale, รจ un organo fondamentale voluto dai vescovi per ogni parrocchia. Il Consiglio Pastorale ha il compito non facile di tenere le porte della comunitร aperte, in modo che ognuno si senta protagonista della vita parrocchiale. La comunitร cristiana non si manifesta solo tra le pareti della chiesa nei momenti di preghiera durante le celebrazioni, ma รจ fatta di tanti altri momenti e soprattutto tante persone che la fanno vivere, nelle attivitร di formazione e catechesi, nelle attivitร caritative, nella vita delle famiglie e nel dialogo con il territorio sociale. La lingua della comunitร non รจ solo quella della preghiera, ma anche quella della vita di tutti i giorni nelle case, nei luoghi di ritrovo e di lavoro, nei luoghi di sofferenza e di impegno sociale.
Quando lo Spirito Santo scende sui discepoli nel cenacolo tutti sono coinvolti in modi diversi ma in modo assolutamente unitario per portare la testimonianza di Gesรน. Ed รจ proprio per questo che il Consiglio Pastorale di una parrocchia deve essere il piรน possibile espressione di tutte le realtร che costruiscono la parrocchia. Non solo il parroco, ma anche catechisti e catechiste, volontari di ogni tipo, giovani e anziani e famiglie, sono tutti protagonisti della testimonianza del Vangelo. Il Consiglio Pastorale quindi cerca di rappresentare tutti per mantenere quello stile di unitร e comunione che sono fondamentali per Gesรน.
Le porte della chiesa-edificio si possono chiudere, e in certi orari la chiesa non รจ accessibile, ma la Chiesa-comunitร di persone dal giorno di Pentecoste di 2000 anni fa, invece ha le porte sempre spalancate.
Maria, la madre di Gesรน, che secondo la tradizione era presente quel giorno del dono dello Spirito, sicuramente ha aiutato gli apostoli con la sua testimonianza a non avere paura di questo compito di parlare di Dio e uscire verso il mondo. Lei ha ricevuto per prima il dono speciale dello Spirito che lโha fatta diventare madre di Cristo. Ora anche a noi, Maria, ci aiuta a pronunciare il nostro โeccomi sono la serva del Signoreโ, in modo da non spegnere la fiamma dโamore che Dio ci ha messo dentro, ma al contrario ravvivarla insieme per noi stessi, per la nostra parrocchia e per il mondo.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
DOMENICA di PENTECOSTE (Messa del giorno)
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 20 Maggio 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Rosso
- At 2, 1-11; Sal.103; Gal 5, 16-25; Gv 15, 26-27; 16, 12-15
Gv 15,26-27; 16,12-15
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซQuando verrร il Parร clito, che io vi manderรฒ dal Padre, lo Spirito della veritร che procede dal Padre, egli darร testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perchรฉ siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrร lui, lo Spirito della veritร , vi guiderร a tutta la veritร , perchรฉ non parlerร da se stesso, ma dirร tutto ciรฒ che avrร udito e vi annuncerร le cose future. Egli mi glorificherร , perchรฉ prenderร da quel che รจ mio e ve lo annuncerร . Tutto quello che il Padre possiede รจ mio; per questo ho detto che prenderร da quel che รจ mio e ve lo annuncerร ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 20 โ 26 Maggio 2018
- Tempo Pasquale Pentecoste
- Colore Rosso
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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