Lโamore va coltivato in Dio
Il brano evangelico di questa domenica sulle nozze di Cana ha molte porte di entrata a tanti aspetti della nostra vita spirituale. Il paradigma del matrimonio viene usato per spiegare lโarrivo della salvezza ed รจ il primo dei segni compiuti da Gesรน. Parliamo di segno non di miracolo. Il segno รจ qualcosa che rimanda a un significato; la parola miracolo invece รจ semplicemente una cosa che in se stessa avviene ed รจ straordinaria.
Il racconto di questo miracolo รจ quello di un segno paradigma del rapporto con Dio e viene mostrato attraverso la manifestazione di quel dato umano meraviglioso, bellissimo, gioioso che รจ la festa di nozze.
Gesรน inizia il suo ministero pubblico manifestandosi in un matrimonio.
ร la storia di un matrimonio umano in cui irrompe, per intercessione della Beata Vergine Maria, la potenza di Dio personificata in Gesรน Cristo, colui che aiuta i due coniugi ad arrivare a un buon esito del loro matrimonio. ร la storia di una cerimonia di nozze in cui finisce il vino. Il matrimonio รจ il paradigma delle relazioni affettive e delle relazioni umane, delle sponsalitร di ogni tipo che noi possiamo vivere: lโamore coniugale, amicale, paterno, materno, filiale.
E lโamore conosce sempre una crisi perchรฉ il vino, per noi creature finite, viene meno: questa รจ la condizione umana. Tutte le esperienze dโamore possono vivere un momento di deserto, di vuoto, di ariditร , magari non si sa piรน come andare avanti. Il vino rappresenta la gioia, la felicitร , la pienezza, lโallegria, lโebbrezza, il sapore, il colore. La crisi non arriva perchรฉ si รจ sbagliato matrimonio, ma รจ dalla crisi in poi che comincia il vero matrimonio. Dal momento dello scontro il rapporto di collaborazione inizia a diventare autentico.
Arriva anche un momento traumatico della paternitร , della maternitร : la rottura con il figlio, il giorno in cui non si riesce piรน a comunicare, non si sa piรน che fare. La vita umana รจ chiamata a fare qualcosa per cui lโuomo non basta: รจ una chiamata allโamore che chiede di andare oltre se stessi; bisogna superare lโangusto steccato delle proprie capacitร personali, la zona delle proprie possibilitร .
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Amare fino in fondo, amare veramente non รจ un atto per cui basta la buona volontร : essa puรฒ soltanto predisporre alla grazia. Lโamore โ caritร โ รจ una virtรน teologale, viene da Dio ed Egli lo dona. ร vero che nel cuore dellโuomo รจ scritto il solco dellโamore, e tante persone di ogni credo si aprono ad esso in maniera bellissima, ma โvincere il nullaโ lo fa soltanto il Creatore. Il Signore si manifesta in quel momento in cui si compie questo atto che sembra assurdo: riempire di acqua le anfore.
ยซQualunque cosa vi dica, fatelaยป (Gv 2,5), esorta Maria. ร molto importante arrivare al proprio limite per scoprire che Dio, in quel momento, ci chiede obbedienza, ci propone di agire secondo il suo ritmo, di seguire la sua ricetta, di non obbedire piรน alle nostre strategie e di passare alle sue. ร il consiglio della donna che ha risposto allโarcangelo Gabriele: ยซAvvenga in me secondo la tua parola, secondo quello che tu diciยป (Lc 1,38).
Nella vita tentiamo di salvare la nostra situazione ma, a un dato momento, scopriamo di non farcela. Quella รจ lโoccasione per mettersi nelle mani di Dio e obbedirgli, provarci almeno, di passare alla sua strategia.
Che il Signore ci conceda di vedere come Egli si manifesti nella nostra povertร e per mezzo della nostra povera, umile obbedienza. Curiosamente Gesรน cambia lโacqua in vino senza muoversi da dove sta: saranno i servi a fare il miracolo, saranno loro a riempire di acqua le anfore e a portarle al maestro di tavola. Il miracolo lo fa fare a noi. Lui ci spiega come agire e saranno le nostre mani a fare la cosa bella.
Che il Signore ci conceda di conoscerlo nellโobbedienza, la via per uscire dai nostri vuoti.
ALTRO COMMENTO
โVenuto a mancare il vino, la madre di Gesรน gli disse: ยซNon hanno vinoยปโ.
Tutti ci cercano per quello che abbiamo, ma chi ti vuole davvero bene non tiene da conto di ciรฒ che hai, ma di ciรฒ che ti manca. Lโamore vero รจ prendere a cuore la mancanza dellโaltro, perchรจ in quella mancanza si gioca il meglio e il peggio della vita. Sono infatti le nostre mancanze la causa prima dei nostri peccati, ma sono altresรฌ proprio le mancanze i punti di svolta dei grandi santi. Ritrovare il vino che manca non serve a riempire un vuoto, ma a cambiarne la sostanza.
Gesรน non crea il vino dal nulla, ma cambia lโacqua in vino, cioรจ prende ciรฒ che cโรจ e a partire da questo opera un cambiamento radicale. Quello che fino a ieri ti faceva peccare puรฒ cominciare ad essere il punto di forza della tua santitร . Assurdo! Ma questo รจ il miracolo: il Signore รจ lโunico che puรฒ prendere sul serio la mia mancanza e trasformarla in santificazione.
Da cosa ce ne accorgiamo? Dal fatto che cominciamo a sentire unโinspiegabile letizia che non trova altra ragione se non nella Grazia di Dio.