Il commento alle Letture di domenica 2 Settembre 2018, a cura di don Domenico Bruno.
Sicuramente tutti (spero!) risponderanno che è una persona. Allora pongo due riflessioni:
- Se Gesù per me è una persona, perché a volte non sento il bisogno di incontrarlo? Perché non desidero trascorrere più tempo con lui? Forse mi annoia? Forse è pericoloso?
- Se è una persona perché a volte lo tratto come un amuleto magico da tenere stretto perché tutto mi vada bene? Perché spesso lo tratto come una lampada di Aladino che al momento del bisogno vado a riprendere dalla cantina per strofinarla affinché i miei desideri si realizzino?
Molta gente si rappiorta al Signore come se fosse un orco cattivo dal quale, se non si obbedisce, bisogna aspettarsi tristi conseguenze. Allora la nostra fede (cioè fiducia in Qualcuno che mi vuol bene) diventa un religione, ovvero una serie di regole da eseguire e di cose da fare anche se non ne comprendo il significato.
È così che si diventa come i farisei che lavano l’esterno delle cose e non badano al contenuto, pensano a mantenere pulito il corpo e non si curano di purificare il proprio cuore (cf. Mc 7,1-8.14-15.21-23).
- Io cosa sto scegliendo? Amare o fare?
- Chi sto seguendo?
- Come mi sto custodendo?
- Come mi rapporto col creato? Che valore ha per me?
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XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Dt 4, 1-2. 6-8; Sal.14; Gc 1, 17-18. 21-27; Mc 7,1-8.14-15.21-23
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 7,1-8.14-15.21-23
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate
la tradizione degli uomini».
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 02 – 08 Settembre 2018
- Tempo Ordinario XXII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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