Anche noi, come i discepoli, siamo smarriti dietro a questo maestro che, con azioni e parole autorevoli e consapevoli, si dirige verso Gerusalemme.
Chi รจ questโuomo, questo rabbi? La domanda emerge piรน volte nei passi precedenti. Gli stessi discepoli e noi oggi siamo posti di fronte alla domanda cruciale della sequela: โVoi chi dite che io sia?โ. Pietro osa una dichiarazione di fede: โ Tu sei il Cristo di Dioโ, ma รจ subito messo di fronte allo scandalo, il Signore e Messia deve soffrire, morire e risuscitare il terzo giorno, e la sequela รจ un cammino della croce da assumere ogni giorno nel rinnegamento di sรฉ.
I discepoli, e noi con loro, sono incapaci di comprendere, ammutoliti; stupore e timore occupano il nostro cuore. La paura ci paralizza nellโassenza di una via sicura da intraprendere, non comprendiamo il mistero della croce e non possiamo fare nostro il cammino di Gesรน. Emerge in noi la tentazione di affermare noi stessi, le nostre certezze. Preoccupati di stabilire delle gerarchie per decidere chi sia il piรน grande, finiamo per escludere chi non sia come noi, fino a voler eliminare chi ci ostacoli, come nemico che ci minaccia. Anche lโautoritร che il Signore ci dร (cf. Lc 9,1) come discepoli puรฒ essere trasformata in forza mortifera che non porta vita, ma distruzione nelle vite, nelle vicende umane e comunitarie.
Gesรน, quasi incurante dellโincapacitร dei discepoli di comprendere e di seguirlo, con risolutezza, si dirige verso Gerusalemme. Letteralmente si legge: โRese duro il suo volto per andare a Gerusalemmeโ. Possiamo immaginare la determinazione di questโuomo mentre cammina e i discepoli smarriti che lo seguono. Marco dirร che in prossimitร di Gerusalemme essi erano impauriti (cf. Mc 10,32).
Ma non รจ la durezza umana di chi, forte delle sua convinzioni, non esita a eliminare gli ostacoli che si frappongono al conseguimento dei propri obiettivi. Questa sarร la comprensione che avranno Giacomo e Giovanni (cf. Lc 9,54), e Gesรน si volta e li rimprovera: โVoi non sapete di che spirito siete. Il Figlio dellโuomo non รจ venuto per far perire le anime, ma per salvarleโ. Ecco la rivelazione ultima e piรน autentica del cammino della croce, non cammino di morte, ma di vita per ogni essere umano.
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โRese duro il suo voltoโ, unโespressione simile รจ in Isaia 50,7, dove il servo sofferente, di fronte agli insulti e agli sputi di chi lo perseguita, rende la sua faccia come pietra, non per la propria determinazione, ma per lโaiuto e la difesa che vengono da Dio che lo assiste. La sua forza viene da Dio che gli ha dato una lingua da discepolo perchรฉ possa dare una parola allo sfiduciato, che ha fatto attento il suo orecchio. Solo lโascolto della parola del Signore puรฒ dare forza e determinazione al nostro cammino dietro a Gesรน. Se rimaniamo nella sua Parola conosceremo la veritร , e la veritร ci farร liberi (cf. Gv 8,31-32).
La sequela รจ possibile solo nella piena libertร da noi stessi, dalle pretese di veritร , dalle paure. Nella libertร possiamo camminare dietro a Gesรน sapendo che in questo cammino saremo minacciati dalle tentazioni, dal male dentro e fuori di noi, ma, come discepoli, camminiamo dietro a lui, fissiamo il nostro sguardo sul Crocifisso Risorto. Immergendoci nel mistero dโamore della croce-resurrezione possiamo sperare di avere una risposta al male, al mistero dโiniquitร che abita i nostri cuori, le nostre relazioni, i cammini comunitari umani e cristiani. Attraverso la croce sapremo forse scorgere al di lร del nemico, di chi ci ostacola, un fratello, una sorella per i quali Cristo รจ morto. Questa fede non viene da noi, ma solo dal Signore, ne siamo certi perchรฉ nellโora piรน buia delle tenebre che ci avvolgono, nei recessi nascosti del cuore sempre splende la luce del Tabor, della croce, del mattino di Pasqua. Continuiamo allora a camminare dietro a Gesรน, forti delle parole del servo: โColui che cammina nelle tenebre, senza avere luce, confidi nel nome del Signore, si affidi al suo Dioโ (Is 50,10).
fratel Nimal della comunitร monastica di Bose
Lc 9, 51-56
Dal Vangelo secondo Luca
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesรน prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandรฒ messaggeri davanti a sรฉ.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli lโingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perchรฉ era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.
Quando videro ciรฒ, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: ยซSignore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?ยป. Si voltรฒ e li rimproverรฒ. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.