Oggi la Chiesa celebra la simpatica memoria degli angelo custodi, invitandoci a spalancare lo sguardo interiore alla realtà invisibile che ci circonda…
Leggevo nei giorni scorsi che dell’infinito universo conosciamo solo il 4%. Del 96% rimanente non sappiamo assolutamente nulla, nemmeno che materia lo componga. Così accade nella realtà: solo una minima parte è soggetta ai nostri sensi e, nonostante i poderosi progressi della scienza e della tecnica, conosciamo ben poco del mistero della vita che ci abita. La Bibbia, ben consapevole di questa evidenza, cerca di dare delle risposte fissando lo sguardo al di là del visibile. Noi sappiamo che esiste una realtà invisibile che ci circonda: siamo composti da corpo e anima e in noi abita una parte immortale e invisibile.
Esistono anche delle creature che sono puri spiriti: gli angeli. Massicciamente presenti nella Scrittura, questi amici di Dio ci invitano a scoprire la nostra parte più autentica. A ciascuno di noi Dio assegna la protezione e il consiglio di un angelo che sempre ci accompagna. Ricorriamo a lui, allora: preghiamolo quotidianamente chiedendogli aiuto e compagnia. A me succede spesso di invocarlo; prima di incontrare una persona, prima di prendere una decisione, per chiedere un aiuto nella prova. Provateci!
Paolo Curtaz – qui il commento nel suo blog
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».