Commento al Vangelo del 2 gennaio 2018 – don Mauro Leonardi

Commento “Io non sono il Cristo”. L’autenticità di Giovanni è il miglior antidoto contro il potere religioso. Contro chi vorrebbe essere più realista del re e anteporre il proprio giudizio a quello del papa, a quello dello stesso Spirito Santo. Giovanni, “il più grande tra i nati di donna”, sa di dover cedere il passo. Non è lui ad indicare verità e valori. Egli indica Gesù e a Gesù porta gli altri.

Poesia

Tu chi sei Gesù?
Sei la vita? questo dici di essere: sono la vita. Ma io sto soffrendo Gesù.
Nella mia vita si soffre, Gesù.
Tanto.
E tu mi dici: Zippi, l’unico modo di farsi male serio con il dolore è fuggirlo.
È cambiargli nome, posto.
Se non è evitabile, va vissuto.
Il dolore bisogna viverlo.
Sono viva e l’unica cosa che è degna di me è vivere, l’unica soluzione è vivere.
L’unica soluzione è vivere.
Nulla di eccezionale, alzarsi, pantofole ai piedi, bagno, acqua, denti, crema, deodorante, vestiti, trucco, scarpe.
Vita.
Viva.
Il dolore non fa parte della vita ma è vita, come le pantofole.
Alcuni momenti della nostra vita sono dolore.
Dobbiamo viverli.
Io mi alzo e vengo da te perché davanti a te c’è più vita di quando vivo da sola.

Gv 1, 19-28
Dal Vangelo secondo Giovanni

Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.

Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù

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