LA VOSTRA LIBERAZIONE È VICINA
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 25. “Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti,
Nel nome del Signore, iniziamo il nuovo anno liturgico – ciclo delle letture anno C. Ci accompagnerà il vangelo di Luca. In questa prima domenica del periodo di Avvento, anziché un brano che ci introduca al mistero dell’Incarnazione, ci viene proposto di meditare sulla seconda venuta di Cristo, nel suo ritorno nella gloria alla fine dei tempi.
Consideriamo, infatti, che il ritorno di Cristo è il momento più importante a cui tutti dobbiamo prepararci, con un’attesa attiva e responsabile.
La sua venuta sarà accompagnata da manifestazioni che coinvolgono tutta la natura. È questo un linguaggio apocalittico, utilizzato quando nella Bibbia si parla del giudizio di Dio.
“Vi saranno”: dal punto di vista dell’evangelista Luca gli sconvolgimenti sono solo un’espressione esterna delle paure che attanagliano il cuore dell’uomo.
“Nel sole, nella luna e nelle stelle”: il sole e la luna sono l’orologio cosmico, che regola i cicli delle stagioni, l’alternanza giorno e notte. Dice il testo che non saranno distrutti, ma che ci saranno manifestazioni inquietanti.
“Il mare”: è il simbolo del caos e della morte. Cercherà di uscire dai confini che gli sono stati assegnati all’atto della creazione.
“In ansia”: l’umanità va incontro a momenti di grande paura, per queste manifestazioni così superiori alle forze umane.
26. mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Tutta la creazione verrà sconvolta, senza più alcun controllo né alcun ordine, provocando terrore e morte nell’umanità. La paura di morire attanaglia l’uomo e lo accompagna per tutto il suo percorso terreno, tanto più di fronte all’annuncio di dolore e di catastrofi che devono avvenire.
Noi cristiani abbiamo la speranza di essere salvati, perché il Padre che è nei Cieli non abbandona mai i suoi figli. Sappiamo che la nostra vita ha un approdo sicuro, che le nostre lacrime avranno una fine, che ci saranno cieli nuovi e terra nuova.
27. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
I segni premonitori prevengono la venuta del Signore, che viene chiamato con il titolo “Figlio dell’Uomo”; misterioso personaggio di cui parla il libro di Daniele: “Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco apparire, sulle nubi del cielo, uno, simile ad un figlio di uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui, che gli diede potere, gloria e regno” (Daniele 7,13-14).
“La nube”: la nube è richiamata ogni volta che c’è una teofania, cioè una manifestazione del Signore. È presente nella Trasfigurazione e nell’Ascensione. È il segno della presenza di Dio, che è celata per non abbagliare l’uomo con il suo splendore. Egli è con noi per aiutarci ad attraversare il deserto della vita. Il Cristo viene con potenza e gloria grande, che sottolineano la sua signoria, in tutta la sua magnificenza.
28. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
I destinatari del Vangelo di Luca sono i cristiani perseguitati all’interno della comunità giudaica, oltre che nella loro stessa famiglia. Luca li incoraggia e dona speranza, riferendo le parole del Signore circa la liberazione vicina.
“Risollevatevi”: il termine indica l’atto dell’uomo curvo sotto un grosso peso, che si erge diritto. È l’invito a superare angosce e paure e volgere lo sguardo al Signore salvatore.
“Alzate il capo”: è l’atteggiamento di chi riprende a vivere dopo l’umiliazione, è il Magnificat dell’uomo salvato “Chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato” (Luca 18,14).
“La vostra liberazione è vicina”: dopo la risurrezione di Gesù ogni male è sconfitto. Se partecipiamo alla sua passione, anche noi parteciperemo alla sua vittoria e saremo liberi.
34. State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso;
Gesù ci invita a non lasciarci prendere dal panico, né dalle cose da fare, né da divertimenti smodati.
Invece di lasciarci distrarre dalle preoccupazioni del mondo, dobbiamo guardare l’albero della croce di Cristo, che non è la fine di tutto, ma l’inizio della vita nuova del Signore Risorto. In Lui abbiamo la possibilità di risorgere dalle nostre croci quotidiane ed essere certi della vittoria futura.
35. come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Questo versetto ci richiama a tenere sempre desto il desiderio di Dio, ad attendere la sua venuta. Il laccio si riferisce alla trappola posta per catturare gli uccelli, che vi incappano all’improvviso, come improvviso è il lampo.
36. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo”.
Il richiamo di Gesù è quello di mantenere desta l’attenzione, il vegliare, stando sempre pronti a rispondere a tutto ciò che deve accadere. Il Signore non manca mai di sostenere chi a Lui ricorre con fiducia incrollabile nella sua Parola e nella sua Fedeltà.
“Vegliate in ogni momento pregando!”: tutta la nostra vita deve essere un Avvento, un’attesa vigilante del Signore che si manifesta ogni istante. La preghiera è la nostra forza, il respiro dell’anima, la calamita che ci attira invisibilmente verso il nostro Dio.
“La forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere”: nel rapporto con il Signore, Egli ci conferma il suo amore. Il saperci amati è il nostro “asso nella manica”, il coraggio di fronte alle prove e alle tentazioni.
“Comparire davanti al Figlio dell’uomo”: sappiamo di dover affrontare un giudizio di fronte al Signore, ma sappiamo che il Giudice è misericordioso. Lui per primo desidera la nostra salvezza e ce la dona a prezzo del suo sangue. Sta a noi accoglierla e abbandonarci a Lui, chiedendogli perdono.
Quando dobbiamo prepararci ad incontrare una persona importante, siamo concentrati su questo evento che cattura tutta la nostra attenzione e relativizziamo tutto il resto. Così dobbiamo fare con il Signore: l’incontro finale con Lui deve essere il senso del vivere per noi cristiani, consacrati a Lui fin dal Battesimo.
Dobbiamo levare il capo di fronte alle persecuzioni e alle prove della vita, perché, nel nome di Gesù, siamo già vincitori. Arriverà il momento in cui ogni affanno sarà risolto e saremo capaci di amare come Lui ha amato.
Viviamo l’Avvento senza lasciarci appesantire da tristezze e delusioni, da scoraggiamenti e affanni, perché siamo a servizio del Signore potente e glorioso, che vince sul peccato e sulla morte, anche sulla nostra morte. Essa sarà un passaggio verso la comunione completa con Dio e la visione beatifica della sua gloria.
Suor Emanuela Biasiolo
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
I DOMENICA DI AVVENTO – ANNO C
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- Colore liturgico: Viola
- Ger 33, 14-16; Sal.24; 1 Tes 3, 12-4,2; Lc 21, 25-38.34-36
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,25-28.34-36
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 02 – 08 Dicembre 2018
- Tempo di Avvento I,
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo C
- Anno: III
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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