Il commento alle Letture di domenica 2 aprile 2017 (audio e testo), quinta domenica di Quaresima, a cura di dom Luigi Gioia.
https://youtu.be/t12HxqgDt0E
File audio prelevato dal sito web di dom Luigi ed il testo del commento รจ presente nel libro โMi guida la Tua mano โ Omelie sui vangeli domenicali. Anno Aโ disponibile nelle seguenti librerie:
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Lโamore piรน forte della morte
Nel mezzo del Vangelo di oggi risuona una frase terribile, che forse piรน di ogni altra esprime lโessenza di ogni incredulitร , di ogni nostra chiusura del cuore nei confronti del Signore. Irrompe in un momento di grande dolore per Gesรน. Il suo amico Lazzaro รจ morto. Gesรน รจ nel dolore, piange, ma alcuni di loro dissero: ยซLui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva far sรฌ che costui non morisse?ยป. Sembra di sentire in queste parole lโeco di quelle di Satana nel deserto: Se sei il figlio di Dio, dรฌ che queste pietre diventino pane. O ancora quella degli scherni di coloro che assistettero allโagonia di Gesรน sulla croce: Ha salvato altri, salvi se stesso, se รจ lui il Cristo di Dio.
Anche di fronte a Gesรน che viene incontro al nostro dolore, che non lo guarda dal di fuori, ma lo condivide, che si commuove, che รจ turbato e piange con noi, anche in presenza della rivelazione del vero volto di Dio come di un Dio che geme con noi, non crediamo che faccia sul serio, dubitiamo del suo amore per noi, abbiamo lโardire di muovergli dei rimproveri. Non vediamo quello che Dio fa con noi in Gesรน โ vediamo solo quello che non fa o che crediamo non faccia per noi.
Questa frase mostra fino a che punto รจ compromessa la nostra concezione di Dio e dellโamore. ร a basso prezzo, crede cioรจ che si possa aiutare senza scomodarsi, si confonde con lโassistenzialismo, ma non sa diventare autentica โcom-passioneโ, โpatire insiemeโ, โpatire con amoreโ. Qui capiamo il nostro bisogno di conversione, scopriamo fino a che punto siamo prigionieri dei sepolcri della nostra incredulitร , della nostra durezza di cuore, della nostra incapacitร di riconoscere il Signore. Dio viene ad aprire i sepolcri della nostra durezza di cuore. Ci viene incontro non imponendosi a noi con delle prove di forza, non seducendoci con gesti strabilianti di magia o miracoli che lo metterebbero al di sopra di noi. Viene a noi come Dio in Gesรน forte solo della sua totale condivisione della nostra esperienza della morte.
Gesรน ha voluto sperimentare tutta la realtร della morte fino al punto da accettare di soffrire per la morte di un amico, di condividere le sofferenze, le lacrime e il tormentato cammino verso la speranza di Marta e di Maria. Ha voluto essere esposto al cattivo odore della morte, al disgregamento, allโineluttabile disfacimento che essa comporta: Signore, non possiamo rotolare via la pietra del sepolcro, perchรฉ giร la morte ha fatto il suo lavoro. Gesรน, coraggiosamente, si espone alla morte in tutte le sue dimensioni, va incontro a tutto il suo orrore e alla fine lโabbraccia lui stesso, muore anche lui, รจ anche lui rinchiuso in un sepolcro.
Si realizza in questo modo la profezia della prima lettura: Cosรฌ dice il Signore Dio: ยซEcco, io apro i vostri sepolcriยป. Mai perรฒ il profeta Ezechiele si sarebbe aspettato che il Signore non sarebbe venuto ad aprire i sepolcri dal di fuori, ma dal di dentro. Non sarebbe venuto ad aprirli con una prova di forza, ma con un gesto di condivisione e di compassione. Questo dobbiamo ricordare nel momento del dolore, del lutto, della prova, quando diciamo: โSignore, dove sei?โ. Il Signore sta piangendo con me, รจ nel dolore con me, muore con chi amo e soffre con me che resto nel lutto da solo. Attraverso questa sua compassione, il Signore semina in me i germi della fede e della speranza che sono, appunto, la resurrezione e la vita.
Infatti, la fede e la speranza sono giร resurrezione e vita.
Il sepolcro, in realtร , si apre nellโistante nel quale Gesรน conduce Marta a confessare: โSรฌ, o Signore, io credo. Io credo che tu sei il Cristo. Io credo che tu sei il figlio di Dio, colui che viene nel mondoโ. Cosa รจ infatti la resurrezione? Cosa รจ la vita? Cosa รจ lโapertura dei sepolcri? Non sono una cosa, ma una persona: Io -dice Gesรน- sono la resurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se muore, vivrร .
Ecco la nostra resurrezione. Ecco lโistante nel quale i sepolcri si spalancano, nel quale la vita, lo Spirito discende nei nostri cuori per abitarvi. ร lโistante nel quale diciamo con il cuore e con la vita: โCredo in te, Signoreโ. Questo atto di fede si erge contro ogni evidenza contraria, non vacilla anche di fronte allโineluttabilitร e alla brutalitร della morte, anche nella prova, anche nel dolore, anche nella confusione. Questo โCredo in te, Signoreโ vuol dire che lo riconosco con me nel mio dolore; riconosco che mi ama non perchรฉ mi risparmia il dolore e la morte, ma perchรฉ viene a portarli con me; lo riconosco, credo in lui perchรฉ viene a trasformare questo dolore, questa morte in via di ritorno al Padre, viene a trasformarli in un amore che non muore, in un amore che รจ piรน forte della morte.
Ecco dunque la nostra resurrezione: โCredo in te, o Signoreโ.
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V Domenica del Tempo di Quaresima
- Colore liturgico: Viola
- Ez 37, 12-14; Sal.129; Rm 8, 8-11; Gv 11, 1-45
Gv 11, 1-45
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, un certo Lazzaro di Betร nia, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugรฒ i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesรน: ยซSignore, ecco, colui che tu ami รจ malatoยป.
Allโudire questo, Gesรน disse: ยซQuesta malattia non porterร alla morte, ma รจ per la gloria di Dio, affinchรฉ per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificatoยป. Gesรน amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentรฌ che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: ยซAndiamo di nuovo in Giudea!ยป. I discepoli gli dissero: ยซRabbรฌ, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?ยป. Gesรน rispose: ยซNon sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perchรฉ vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perchรฉ la luce non รจ in luiยป.
Disse queste cose e poi soggiunse loro: ยซLazzaro, il nostro amico, sโรจ addormentato; ma io vado a svegliarloยป. Gli dissero allora i discepoli: ยซSignore, se si รจ addormentato, si salverร ยป. Gesรน aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesรน disse loro apertamente: ยซLazzaro รจ morto e io sono contento per voi di non essere stato lร , affinchรฉ voi crediate; ma andiamo da lui!ยป. Allora Tommaso, chiamato Dรฌdimo, disse agli altri discepoli: ยซAndiamo anche noi a morire con lui!ยป.
Quando Gesรน arrivรฒ, trovรฒ Lazzaro che giร da quattro giorni era nel sepolcro. Betร nia distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udรฌ che veniva Gesรน, gli andรฒ incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesรน: ยซSignore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederร ยป. Gesรน le disse: ยซTuo fratello risorgerร ยป. Gli rispose Marta: ยซSo che risorgerร nella risurrezione dellโultimo giornoยป. Gesรน le disse: ยซIo sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrร ; chiunque vive e crede in me, non morirร in eterno. Credi questo?ยป. Gli rispose: ยซSรฌ, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondoยป.
Dette queste parole, andรฒ a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: ยซIl Maestro รจ qui e ti chiamaยป. Udito questo, ella si alzรฒ subito e andรฒ da lui. Gesรน non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora lร dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.
Quando Maria giunse dove si trovava Gesรน, appena lo vide si gettรฒ ai suoi piedi dicendogli: ยซSignore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!ยป. Gesรน allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandรฒ: ยซDove lo avete posto?ยป. Gli dissero: ยซSignore, vieni a vedere!ยป. Gesรน scoppiรฒ in pianto. Dissero allora i Giudei: ยซGuarda come lo amava!ยป. Ma alcuni di loro dissero: ยซLui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sรฌ che costui non morisse?ยป.
Allora Gesรน, ancora una volta commosso profondamente, si recรฒ al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesรน: ยซTogliete la pietra!ยป. Gli rispose Marta, la sorella del morto: ยซSignore, manda giร cattivo odore: รจ lรฌ da quattro giorniยป. Le disse Gesรน: ยซNon ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?ยป. Tolsero dunque la pietra. Gesรน allora alzรฒ gli occhi e disse: ยซPadre, ti rendo grazie perchรฉ mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma lโho detto per la gente che mi sta attorno, perchรฉ credano che tu mi hai mandatoยป. Detto questo, gridรฒ a gran voce: ยซLazzaro, vieni fuori!ยป. Il morto uscรฌ, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesรน disse loro: ยซLiberร telo e lasciร telo andareยป.
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciรฒ che egli aveva compiuto, credettero in lui.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 02 โ 08 Aprile 2017
- Tempo di Quaresima V, Colore โ Viola
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 5
Fonte: LaSacraBibbia.net
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