Il commento al Vangelo di domenica 19 aprile 2015 a cura di mons. Francesco Alfano, Arcivescovo di Sorrento Castellammare di Stabia.
Questo il suo contributo:
Testimoni del Vangelo nel mondo – Commento al Vangelo
[ads2] “Gesù Risorto affida ai suoi discepoli la missione di portare il Vangelo in tutto il mondo. li ha preparati prima con la condivisione totale della vita e dell’annuncio del Regno, ma non hanno retto lo scandalo della croce. Ora che si mostra nel cenacolo, li aiuta aprendo la loro mente, riempiendo il cuore di gioia, condividendo di nuovo la mensa perché possano sperimentare la forza della Sua presenza che non verrà meno mai più e soprattutto li aiuta rimandandoli alle Scritture. Sarà la luce della Parola che li guiderà in questa missione per nulla facile: lo sappiamo bene anche noi, mandati anche noi, come loro, in un mondo che oggi più di allora ha bisogno di un annuncio di speranza, di una parola di vita, del Vangelo che può essere ancora per tanti, e speriamo per tutti, la Buona Notizia. Quello che colpisce tra le indicazioni del Maestro, oramai il Vivente, è che li manda come testimoni, presso testimoni, li manda a predicare la conversione, una vita che deve rinnovarsi e cambiare, e ad annunciare il perdono dei peccati, ma con un punto di partenza preciso: dovranno cominciare da Gerusalemme, la Città Santa che raduna il popolo e che è, per gli ebrei, quasi la madre di tutti i popoli, dove si vive quotidianamente l’incontro con Dio e con gli altri; la città dalle mille contraddizioni, dell’ordinarietà e degli eventi eccezionali che il popolo ha vissuto, custodisce e tramanda. Da dove cominceremo noi la nostra missione, se non dalle nostre città, dai luoghi dove abitiamo, piccoli paesi o grandi città? Sì, l’annuncio del Vangelo parte dalla città, dalle esperienze quotidiane, dalle circostanze nelle quali ci imbattiamo giorno dopo giorni, parte dalle strade, dal commercio, dalla politica, dallo svago. Non c’è luogo che non possa essere punto di partenza per testimoniare il Vangelo. Ne saremo capaci? Se i discepoli avessero dovuto fare i conti con le loro disposizioni d’animo e con le loro doti, non sarebbero partiti. Pieni dello Spirito sono partiti, non da incoscienti, ma da credenti. Lo faremo anche noi? Lo invochiamo in questi giorni santi della Pasqua, lo crediamo per questo mondo che attende il Vangelo e ci impegniamo a metterci in cammino”.
III Domenica del Tempo di Pasqua
Lc 24, 35-48
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.