UN COMANDAMENTO NUOVO
V DOMENICA DI PASQUA – ANNO C โ GIOVANNI 13,31-35
31.ย ย ย Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesรน disse: โOra il Figlio dell’uomo รจ stato glorificato, e Dio รจ stato glorificato in lui.
Il brano di questa domenica รจ ambientato nel cenacolo, dove Gesรน rivela che sta per essere tradito e invita Giuda a fare presto ciรฒ che ha in mente di fare. Aveva appena lavato i piedi ai suoi amici intimi ed ora proprio uno di loro si appresta a tradirlo.
ร difficile comprendere come faccia Gesรน ad esultare nel momento in cui soffre per il tradimento. Eppure la sua รจ unโespressione di esultanza perchรฉ โoraโ รจ giunto il momento della glorificazione, si sta compiendo il motivo della sua venuta sulla terra e finalmente si realizza il piano di salvezza del Padre.
โFiglio dellโuomoโ: Gesรน parla in terza persona e lo fa quando vuole rivelare che la sua missione lo porta alla sofferenza e allโestremo dono. Nel linguaggio apocalittico giudaico il Figlio dell’uomo รจ un personaggio celeste che si manifesterร alla fine dei tempi (cfr. Daniele 7,13-14). Lโevangelista Giovanni utilizza il termine per indicare che la condizione di Gesรน รจ superiore a quella umana, nonostante si parli dellโumiliazione e del dolore della croce. La gloria passa attraverso il piรน totale annientamento.
โร stato glorificatoโ: lโespressione viene dal termine ebraico kabod che significa โpeso, importanza, stima e onoreโ. Non cโentra con il termine greco doxa che significa opinione, parere. Il senso รจ che Dio manifesta in Cristo la sua potenza sopra gli eventi, la storia, la natura. Il momento della passione e dellโumiliazione รจ la massima manifestazione della grandezza e del dominio di Dio.
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Gesรน, che dร la propria vita, esprime quanto รจ grande lโamore infinito del Padre per lโumanitร . Gesรน risponde allโodio con lโamore; ama anche colui che lo tradisce, ama anche chi lo crocifigge. Egli sa che il cuore umano รจ bisognoso di amore: il piรน incallito delinquente si guarisce solo inondandolo di amore. Cosรฌ Gesรน fa con ciascuno di noi.
32.ย ย ย Se Dio รจ stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherร da parte sua e lo glorificherร subito.
Ritorna anche in questo versetto il concetto di gloria. Il contesto riguarda lโunitร dโamore tra il Padre e il Figlio. Gesรน, con la sua morte, manifesta la gloria del Padre. Il Padre esalta il suo Figlio perchรฉ si รจ abbassato al punto da scegliere la croce, infame supplizio, per esprimere lโamore: Non poteva abbassarsi piรน di cosรฌ il nostro Signore! Non รจ tanto la croce che esalta Cristo, quanto il motivo per cui Egli abbraccia la croce. Lโincarnazione, la passione e la morte, invece di esprimere lโumiliazione, rivelano quanto รจ grande lโamore di Dio, in Cristo Gesรน.
33.ย ย ย Figlioli, ancora per poco sono con voi.
Gesรน rivolge la sua attenzione sui discepoli, ai quali rivela lโimminente epilogo della sua vita. Inizia il suo discorso di addio, che contiene anche il suo testamento. ร un commiato che contiene anche la promessa del ritorno e della comunione piena con il Maestro tanto amato.
โFiglioliโ: il termine รจ affettuoso, รจ un diminutivo che indica familiaritร .
โAncora per poco sono con voiโ: mancano poche ore prima che Gesรน venga deposto sotto terra, come il chicco di grano, che muore per portare frutto. Con lโassenza di Gesรน i discepoli si sentiranno soli e sperimenteranno il vuoto. Solo allora capiranno quanto รจ stata preziosa la Parola che Egli ha lasciato loro. Anche noi comprendiamo il valore di chi ci sta accanto solo quando ci viene a mancare. Cerchiamo di accorgercene prima, e di rendere grazie, e di essere riconoscenti.
34.ย ย ย ย ย Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, cosรฌ amatevi anche voi gli uni gli altri.
Nel discorso di addio ai discepoli, Gesรน affida il suo testamento: รจ lโamore reciproco tra loro che deve rivelare quanto รจ grande lโamore di cui sono stati oggetto da parte di Cristo.
La parte del versetto, omessa dalla liturgia, riporta le parole di Gesรน: โVoi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venireโ. Nel tempo che intercorre prima del ritorno di Gesรน, i discepoli devono impegnarsi nellโamore vicendevole.
โComandamentoโ: il termine โcomandamentoโ viene da โcomandareโ che significa โco-mandare
= mandare insieme. Dio ci manda insieme verso la felicitร . Lโunico divieto che ci dร รจ quello che conduce alla morte. Il termine โcomandamentoโ richiama la legge data a Mosรจ. Gesรน รจ il nuovo Mosรจ che dร la nuova legge, non piรน impressa su tavole di pietra, ma scolpita nel cuore: la legge dellโamore.
โComeโ: in ebraico รจ tradotto con kathos, che significa โdal momento cheโ. Dal momento che Gesรน li ha amati, i discepoli devono amarsi tra di loro. Noi cristiani dobbiamo distinguerci, non perchรฉ amiamo gli altri (lo fanno tanti uomini e tante donne di buona volontร nel mondo), ma perchรฉ amiamo gli altri โcomeโ Gesรน. Siccome Lui ha amato noi, anche noi amiamo gli altri.
35.ย ย ย Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altriโ.
La carta di identitร con la quale si puรฒ riconoscere un discepolo di Cristo รจ lโamore verso il prossimo, รจ lโamore vicendevole. Per capire se una persona รจ veramente conquistata da Cristo รจ necessario osservare come si comporta con gli altri, quanto รจ grande la sua dedizione gratuita. Se laviamo i piedi come li ha lavati lui ai discepoli; se perdoniamo quanti ci fanno del male; se doniamo noi stessi senza attendere nessun ricambio; se guardiamo lโaltro con gli occhi di Dio; se siamo pazienti nelle prove; se trasformiamo le nostre piccole โmortiโ e i nostri fallimenti in un autentico motivo di gloria; se ci associamo a Cristo che soffre sulla croce per noi, manifesteremo lโAmore di Dio e saremo veri discepoli del Maestro. Egli ci ha amato fino alle estreme conseguenze. Diamogli gloria vivendo di Lui e come Lui. Mostriamo Dio che vive in noi, non a parole, ma con i fatti, con tanti gesti di amore.
Suor Emanuela Biasiolo