Commento al Vangelo del 19 Maggio 2019 – Piccole Suore della Sacra Famiglia

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UN COMANDAMENTO NUOVO

V DOMENICA DI PASQUA – ANNO C โ€“ GIOVANNI 13,31-35

31.ย ย ย  Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesรน disse: โ€œOra il Figlio dell’uomo รจ stato glorificato, e Dio รจ stato glorificato in lui.

Il brano di questa domenica รจ ambientato nel cenacolo, dove Gesรน rivela che sta per essere tradito e invita Giuda a fare presto ciรฒ che ha in mente di fare. Aveva appena lavato i piedi ai suoi amici intimi ed ora proprio uno di loro si appresta a tradirlo.

รˆ difficile comprendere come faccia Gesรน ad esultare nel momento in cui soffre per il tradimento. Eppure la sua รจ unโ€™espressione di esultanza perchรฉ โ€œoraโ€ รจ giunto il momento della glorificazione, si sta compiendo il motivo della sua venuta sulla terra e finalmente si realizza il piano di salvezza del Padre.

โ€œFiglio dellโ€™uomoโ€: Gesรน parla in terza persona e lo fa quando vuole rivelare che la sua missione lo porta alla sofferenza e allโ€™estremo dono. Nel linguaggio apocalittico giudaico il Figlio dell’uomo รจ un personaggio celeste che si manifesterร  alla fine dei tempi (cfr. Daniele 7,13-14). Lโ€™evangelista Giovanni utilizza il termine per indicare che la condizione di Gesรน รจ superiore a quella umana, nonostante si parli dellโ€™umiliazione e del dolore della croce. La gloria passa attraverso il piรน totale annientamento.

โ€œรˆ stato glorificatoโ€: lโ€™espressione viene dal termine ebraico kabod che significa โ€œpeso, importanza, stima e onoreโ€. Non cโ€™entra con il termine greco doxa che significa opinione, parere. Il senso รจ che Dio manifesta in Cristo la sua potenza sopra gli eventi, la storia, la natura. Il momento della passione e dellโ€™umiliazione รจ la massima manifestazione della grandezza e del dominio di Dio.

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Gesรน, che dร  la propria vita, esprime quanto รจ grande lโ€™amore infinito del Padre per lโ€™umanitร . Gesรน risponde allโ€™odio con lโ€™amore; ama anche colui che lo tradisce, ama anche chi lo crocifigge. Egli sa che il cuore umano รจ bisognoso di amore: il piรน incallito delinquente si guarisce solo inondandolo di amore. Cosรฌ Gesรน fa con ciascuno di noi.

32.ย ย ย  Se Dio รจ stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherร  da parte sua e lo glorificherร  subito.

Ritorna anche in questo versetto il concetto di gloria. Il contesto riguarda lโ€™unitร  dโ€™amore tra il Padre e il Figlio. Gesรน, con la sua morte, manifesta la gloria del Padre. Il Padre esalta il suo Figlio perchรฉ si รจ abbassato al punto da scegliere la croce, infame supplizio, per esprimere lโ€™amore: Non poteva abbassarsi piรน di cosรฌ il nostro Signore! Non รจ tanto la croce che esalta Cristo, quanto il motivo per cui Egli abbraccia la croce. Lโ€™incarnazione, la passione e la morte, invece di esprimere lโ€™umiliazione, rivelano quanto รจ grande lโ€™amore di Dio, in Cristo Gesรน.

33.ย ย ย  Figlioli, ancora per poco sono con voi.

Gesรน rivolge la sua attenzione sui discepoli, ai quali rivela lโ€™imminente epilogo della sua vita. Inizia il suo discorso di addio, che contiene anche il suo testamento. รˆ un commiato che contiene anche la promessa del ritorno e della comunione piena con il Maestro tanto amato.

โ€œFiglioliโ€: il termine รจ affettuoso, รจ un diminutivo che indica familiaritร .

โ€œAncora per poco sono con voiโ€: mancano poche ore prima che Gesรน venga deposto sotto terra, come il chicco di grano, che muore per portare frutto. Con lโ€™assenza di Gesรน i discepoli si sentiranno soli e sperimenteranno il vuoto. Solo allora capiranno quanto รจ stata preziosa la Parola che Egli ha lasciato loro. Anche noi comprendiamo il valore di chi ci sta accanto solo quando ci viene a mancare. Cerchiamo di accorgercene prima, e di rendere grazie, e di essere riconoscenti.

34.ย ย ย ย ย  Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, cosรฌ amatevi anche voi gli uni gli altri.

Nel discorso di addio ai discepoli, Gesรน affida il suo testamento: รจ lโ€™amore reciproco tra loro che deve rivelare quanto รจ grande lโ€™amore di cui sono stati oggetto da parte di Cristo.

La parte del versetto, omessa dalla liturgia, riporta le parole di Gesรน: โ€œVoi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venireโ€. Nel tempo che intercorre prima del ritorno di Gesรน, i discepoli devono impegnarsi nellโ€™amore vicendevole.

โ€œComandamentoโ€: il termine โ€œcomandamentoโ€ viene da โ€œcomandareโ€ che significa โ€œco-mandare

= mandare insieme. Dio ci manda insieme verso la felicitร . Lโ€™unico divieto che ci dร  รจ quello che conduce alla morte. Il termine โ€œcomandamentoโ€ richiama la legge data a Mosรจ. Gesรน รจ il nuovo Mosรจ che dร  la nuova legge, non piรน impressa su tavole di pietra, ma scolpita nel cuore: la legge dellโ€™amore.

โ€œComeโ€: in ebraico รจ tradotto con kathos, che significa โ€œdal momento cheโ€. Dal momento che Gesรน li ha amati, i discepoli devono amarsi tra di loro. Noi cristiani dobbiamo distinguerci, non perchรฉ amiamo gli altri (lo fanno tanti uomini e tante donne di buona volontร  nel mondo), ma perchรฉ amiamo gli altri โ€œcomeโ€ Gesรน. Siccome Lui ha amato noi, anche noi amiamo gli altri.

35.ย ย ย  Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altriโ€.

La carta di identitร  con la quale si puรฒ riconoscere un discepolo di Cristo รจ lโ€™amore verso il prossimo, รจ lโ€™amore vicendevole. Per capire se una persona รจ veramente conquistata da Cristo รจ necessario osservare come si comporta con gli altri, quanto รจ grande la sua dedizione gratuita. Se laviamo i piedi come li ha lavati lui ai discepoli; se perdoniamo quanti ci fanno del male; se doniamo noi stessi senza attendere nessun ricambio; se guardiamo lโ€™altro con gli occhi di Dio; se siamo pazienti nelle prove; se trasformiamo le nostre piccole โ€œmortiโ€ e i nostri fallimenti in un autentico motivo di gloria; se ci associamo a Cristo che soffre sulla croce per noi, manifesteremo lโ€™Amore di Dio e saremo veri discepoli del Maestro. Egli ci ha amato fino alle estreme conseguenze. Diamogli gloria vivendo di Lui e come Lui. Mostriamo Dio che vive in noi, non a parole, ma con i fatti, con tanti gesti di amore.

Suor Emanuela Biasiolo