Il salmo di oggi è una meraviglia. È una preghiera, ma non solo, è anche una professione di fede in un Dio che sa amare con la tenerezza di un padre, che sa accogliere gli uomini con la misericordia di una madre, che è tutto proteso a volere il bene dell’uomo, di quell’uomo che, invece, con tutta facilità si rifugia nel peccato, pensando di trovarvi libertà e pace. Quanti inganni nei nostri cuori! Questo salmo ci può aiutare tutti i giorni: “Benedici il Signore anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici!”. La bontà del Signore ci fa poi desiderare di imitarlo, di essere come lui. Dio stesso lo desidera. È una gioia per lui ed è un dono immenso per noi il fatto che il suo amore possa muoversi dentro di noi e portar frutto!
Già il comando trasmesso a Mosè diceva: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo”. E il modo per vivere la santità di Dio veniva indicato con il dedicarsi a vivere l’amore verso i fratelli. L’amore, dice Mosè, non è accontentare il prossimo, ma aiutarlo ad essere obbediente a Dio. Amore è aiutarlo a prendere le distanze dal peccato, cioè dalla disobbedienza a Dio; dice infatti: “Rimprovera apertamente il tuo prossimo”.
Questo insegnamento di Mosè è ripreso e ampliato da Gesù in maniera sublime. Proprio nella pagina che udiamo oggi egli ci propone tre semplici, ma forti esempi di santità. Vivere l’amore di Dio significa non reagire al male con altro male, ma reagire sempre, e poi ancora sempre, all’amore che riceviamo da Dio. Uno ti dà uno schiaffo? Se reagisci istintivamente, tu alzi la mano, e così impari da lui. In quel momento tu diventi come non vorresti mai diventare, ti fai cattivo e violento. Quando ricevi lo schiaffo da un uomo, pensa che invece il tuo Dio continua ad accarezzarti. Reagisci alla tenerezza di Dio, e offri al fratello il sorriso con la guancia che non è stata offesa dalla sua mano.
Qualcuno vuole impadronirsi delle tue ricchezze? Fagli vedere che sei distaccato dalle cose della terra, che esse non occupano il tuo cuore tanto da dominarlo. Prendi l’occasione per dare testimonianza a Gesù, che, da ricco che era, si è fatto povero per noi. Fa’ vedere che il Signore ti ha reso più generoso di quanto si possa pensare. E quando qualcuno s’aspetta da te un atto di generosità, come il portargli il bagaglio per un chilometro, tu non deluderlo, nemmeno se pretende senza motivo. Anzi, fagli vedere che la sua richiesta è piccola, e tu invece puoi raddoppiare! Noi diremmo che un comportamento così è da santi, che non è normale. Proprio da santi: Gesù ci vuole santi, o non ci vuole. Cosa se ne fa nel suo regno di qualcuno che non ha la santità come traguardo?
Amare i nemici e pregare per i persecutori, che ci sono spesso, è la continuazione del suo insegnamento. Perché insegna così? Perché questo è l’esempio che ogni giorno riceviamo dal Padre. Il Padre infatti manda sole e pioggia senza far differenza tra il campo del giusto e quello dell’ingiusto. Ogni giorno godiamo di quest’amore del Padre. Ogni giorno, se non siamo superficiali e sbadati, impariamo questo modo di fare. Noi, che vogliamo essere veri figli del Padre, dobbiamo portare nel mondo questa vita nuova. Il mondo comincerà a cambiare, e diventerà come vorremmo fosse. Chi comincia? Lasciamo cominciare gli altri? Allora non comincerà mai nessuno e il mondo continuerà a peggiorare. I figli di Dio devono essere figli di Dio, perché se si accontentano di essere uguali ai figli del mondo, saranno figli del mondo. E Gesù conclude: “Siate perfetti come è perfetto il Padre v ostro celeste”. Essere perfetti è lo stesso che essere santi, perché significa vivere la perfezione dell’amore. Adamo era stato tentato dal pensiero di voler essere come Dio, ma pensava ad un Dio inesistente, un Dio che fa ciò che vuole e non un Dio che ama. Gesù ci riporta questo desiderio, voler essere come Dio, ma come quel Dio che egli ci fa conoscere, Dio Padre, Dio amore, Dio attento alla sofferenza dei suoi figli.
Gli apostoli hanno continuato gli insegnamenti di Mosè e di Gesù. Oggi sentiamo San Paolo che ci ricorda la nostra dignità: siamo tempio di Dio. Se siamo tempio di Dio, in noi non abita lo spirito di egoismo e nemmeno quello della vendetta o dell’inimicizia, ma sempre e soltanto lo Spirito santo dell’amore e della pace. Il tempio di Dio è santo: se questo tempio siamo noi, la santità la si deve vedere e gustare, far vedere e far gustare a chi ci avvicina. Oggi proviamo a chiederci: ho vissuto ancora la santità dell’amore? Sono stato capace di amare qualcuno per amore di Dio? Di reagire alla bontà di Dio invece che alla pretesa del fratello? Vediamo di accumulare qualche esperienza di santità, per la gioia del nostro Padre che dai cieli si china a cercare chi gli somiglia!
A cura della Casa di Preghiera S.Maria Assunta – Tavodo -Via della Pieve, 3 – 38078 SAN LORENZO DORSINO – TN
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VII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: verde
- Lv 19,1-2.17-18; Sal.102; 1Cor 3,16-23; Mt 5,38-48
Mt 5,38-48
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete?
Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 19 – 25 Febbraio 2017
- Tempo Ordinario VII, Colore verde
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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