Per essere pane di vita, Gesù stesso rivela pienamente la sua identità e dignità di figlio che nulla fa da sé stesso ma tutto riceve dal Padre: così noi siamo chiamati ad abbracciare la filiazione divina, a tornare al cospetto di Dio riconosciuto come Padre buono che ha provveduto a noi dall’eternità e ci ha promesso e preparato la vita eterna.
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Poesia
Muovi, o Dio, le mie gambe.
Portami da lui.
Attirami Dio.
Parlami, o Dio.
Imparerò.
Imparo solo da te.
Crederò.
Credo solo in te.
Mandami, o Dio.
Lo vedrò.
I miei occhi cercano solo lui.
Attirare.
Venire.
Vedere.
Credere.
Mangiare.
Vivere in eterno.
Il mio programma di vita sei tu.
Vita mia.
Non c’è forza che possa portarmi a te.
Attirami tu.
Non c’è pane che possa sfamarmi.
Saziami tu.
Non c’è parola che possa capire.
Credo in te.
Non c’è manna che possa tenermi in vita.
Scendi tu a darmi la vita.
Pane di vita.
Pane dal cielo.
Pane eterno.
Pane di carne.
La tua.
Che desiderio.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Gv 6, 44-51
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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