la messa oltre la messa
Nulla รจ eterno, nulla dura per sempre.
Possiamo darci da fare per allungare la vita, la salute, la sicurezza delle nostre cose, di quello che costruiamo e progettiamo, ma poi ci sono esperienze che ci ricordano davvero quando siamo precari e โfinitiโ, e quanto fragile รจ la vita umana e quello che lโuomo costruisce.
In questi giorni il crollo del ponte Morandi a Genova, insieme al dolore e alla rabbia, ha fatto emergere quel sentimento profondo di precarietร che tende a renderci insicuri nellโanimo. Un ponte di cemento armato, pensato e costruito per durare molto a lungo, in un attimo si sgretola e la vita di molte persone viene inghiottita e distrutta. E la vita di singoli e famiglie, pensata per durare e nel corso del viaggio della vita, viene interrotta improvvisamente, assurdamente. Siamo colpiti da questa tragedia perchรฉ davvero la parola โeternitร โ che viene ripetuta molte volte in questo passo del Vangelo e anche nella liturgia sembra lontana dalla nostra esperienza.
Gesรน nel suo lungo discorso sul โpane di vitaโ, iniziato con il gesto concreto della moltiplicazione dei pani e dei pesci (allโinizio del capitolo 6 del Vangelo di Giovanni), arriva al vertice del suo insegnamento e la Chiesa ha visto in questo discorso il significato profondo dellโEucarestia. Gli altri tre evangelisti raccontano gli eventi dellโUltima Cena, dalle cui parole รจ nata la Liturgia della Messa, mentre Giovanni non ce la racconta ma ci dร il senso vero, il come viverla durante e dopo i riti.
- Pubblicitร -
Gesรน parla di โmangiare la sua carne e bere il suo sangueโ per avere la vita eterna. I Giudei, nemici storici del Maestro, ancora una volta non comprendono e pongono una domanda superficiale (โCome puรฒ costui darci la sua carne da mangiare?โ). Da li parte lโapprofondimento di Gesรน per loro e per noi suoi discepoli di oggi che viviamo la Messa con il rischio continuo di viverla anche noi in modo superficiale.
โChi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in luiโ dice Gesรน, insistendo su questa unione โfisicaโ tra Cristo e noi, una unione reale e non solo di facciata. Mangiare la sua carne e bere il suo sangue, celebrato nellโEucarestia con il pane e il vino, significa far si che la nostra vita concreta, quello che siamo, le relazioni umane, i progetti che pensiamo e realizziamo, siano uniti a Cristo in modo reale e totale.
La Messa ridotta a un rito รจ una messa che non diventa vita, non diventa carne e sangue. La Celebrazione Eucaristica รจ fatta di riti antichi e rinnovati e talvolta forse non tutti comprensibili e non sempre vissuti con piena consapevolezza. Eppure in questa Celebrazione la Chiesa da sempre incontra โfisicamenteโ Gesรน perchรฉ questa โunione fisicaโ si prolunghi oltre i riti e oltre i tempi piรน o meno lunghi della Celebrazione.
E abbiamo davvero bisogno che la Messa vada oltre la Messa, nel senso di oltre la Celebrazione, perchรฉ lโeternitร di Cristo ci aiuti ad affrontare le nostre precarietร , le nostre non-eternitร che ci fanno faticare e soffrire e rischiano di chiuderci in noi stessi.
Gesรน per rafforzare il suo discorso diventa assai provocatorio con i suoi contemporanei che vedevano lโesperienza dellโEsodo come fondamentale punto di riferimento. Infatti arriva a dire che il pane dato nel deserto da Dio al popolo affamato (la manna) non era il vero pane vivo, infatti chi lโha mangiato alla fine รจ morto ancor prima di arrivare alla Terra Promessa: una sorta di fallimento! Il vero pane che dร vita eterna รจ proprio Lui stesso, al quale siamo chiamati ad unirci profondamente. LโEucarestia domenicale รจ quindi davvero necessaria per ogni cristiano, perchรฉ senza quel pane di vita condiviso tra i fratelli, rischia di morire di fame non tanto fisicamente, ma spiritualmente. E se moriamo nello spirito, allora si che tutto quello che ci succede e tutte le esperienze di non-eternitร che sperimentiamo ci schiacciano definitivamente.
La Messa vera dunque va oltre la Messa, perchรฉ diventa esperienza di vita nella vita di tutti i giorni, nelle esperienze quotidiane. La Messa vera, celebrata con la comunitร , diventa eterna non perchรฉ dura a lungo ma perchรฉ ci fa sperimentare Cristo in noi sempre, in ogni istante. E cosรฌ anche ne sperimentiamo continuamente che nulla รจ eterno di quello che รจ nostro, lโamore di Cristo che abita in noi ci fa sperimentare la forza della sua eternitร .
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 19 Agosto 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Verde
- Prv 9, 1-6; Sal. 33; Ef 5, 15-20; Gv 6, 51-58
Gv 6, 51-58
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesรน disse alla folla: ยซIo sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrร in eterno e il pane che io darรฒ รจ la mia carne per la vita del mondoยป.
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: ยซCome puรฒ costui darci la sua carne da mangiare?ยป.
Gesรน disse loro: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dellโuomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterรฒ nellโultimo giorno. Perchรฉ la mia carne รจ vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, cosรฌ anche colui che mangia me vivrร per me.
Questo รจ il pane disceso dal cielo; non รจ come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrร in eternoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 19 โ 25 Agosto 2018
- Tempo Ordinario XIX
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO