Il commento al Vangelo di domenica 18 novembre 2018 โ a cura di p. Giancarlo Paris.
Per alcune settimane abbiamo accompagnato Gesรน nel suo viaggio dalla Galilea a Gerusalemme e abbiamo accolto gli insegnamenti che con pazienza Egli offriva ai suoi apostoli sul valore del servizio e del dono di sรฉ come cammino per diventare grandi. Giunto a Gerusalemme Gesรน ha trascorso alcuni giorni insegnando nel tempio e ritirandosi di notte sul monte degli ulivi con i suoi discepoli. Nel tempio abbiamo accompagnato il dialogo con uno scriba sul comandamento piรน importante e lโinsegnamento che Gesรน dร circa il gesto umile e nascosto della vedova che offre a Dio tutta la sua vita.
Oggi siamo con Gesรน e i discepoli sul monte degli ulivi. Il suo insegnamento nel tempio รจ giunto al termine; Gesรน comprende che si avvicina il tempo in cui verrร consegnato ai pagani per essere condannato a morte e poi risorgere. Mentre contempla la cittร di Gerusalemme e il grande tempio che la sovrasta, rivolge ai discepoli il suo ultimo discorso, che riguarda โgli ultimi giorniโ, cioรจ la fine del tempo e della storia umana.
Per fare questo Gesรน si ispira alle immagini usati dai profeti. Alla fine il sole e la luna e gli altri corpi celesti smetteranno il compito che era stato loro assegnato dal Creatore, quello cioรจ di segnare il ritmo quotidiano del tempo. La fine del mondo rimanda al suo inizio e a colui che gli ha dato la vita. Al centro di tutti i segni che manifestano la fine cโรจ un evento: la venuta del โfiglio dellโuomoโ con potere e gloria. Quando Gesรน parla di sรฉ nel vangelo usa sempre questa espressione (figlio dellโuomo): essa indica allo stesso tempo la sua umile condizione di uomo e la sua missione divina, quella di portare a compimento lโalleanza dโamore tra Dio e lโumanitร . Alla sua venuta il Figlio dellโuomo radunerร gli eletti, cioรจ riconoscerร coloro che hanno accolto lโalleanza di Dio. Come ascoltiamo nella prima lettura di Daniele, la venuta finale di Dio sarร un tempo di giudizio e discernimento: vita eterna per gli uni, vergogna e infamia per altri.
Come il progetto della creazione รจ cominciato dal cuore di Dio, cosรฌ esso cammina verso una fine e un compimento, che sarร lโincontro con il Figlio di Dio. La creazione, la vita del mondo e la storia dellโumanitร hanno avuto inizio per volere di Dio; esse camminano verso una fine, sono orientate verso una conclusione che indica il loro significato. Il Figlio dellโuomo, la storia umana di Gesรน, ciรฒ che ha fatto e ha insegnato, rivelano a noi credenti il senso della nostra vita e di tutto ciรฒ che esiste nel mondo. Ci dicono da dove veniamo, verso dove andiamo, chi siamo chiamati ad essere. Per questo Gesรน dice: โi cieli e la terra passeranno, ma le mie parole non passerannoโ.
Le parole di Gesรน ci rivelano che la nostra vita รจ un cammino verso lโincontro con lui. Ciรฒ che indica il senso (la direzione) del cammino di tutta lโumanitร , che in un certo modo โanticipaโ la fine, รจ ciรฒ che Gesรน ha fatto. Nella seconda lettura la lettera agli Ebrei ci dice che Gesรน ha offerto un unico sacrificio per i peccati e si รจ seduto alla destra di Dio (รจ il senso della sua morte e risurrezione). Gesรน ha donato amore dove cโera odio, luce dove cโera oscuritร , unione dove cโera divisione. A partire da Gesรน, ogni volta che qualcuno fa questo con i suoi gesti concreti, sta mostrando la direzione verso cui il mondo cammina, prepara la venuta del Figlio dellโuomo, anticipa il compimento della storia.
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Gesรน esorta i suoi discepoli a riconoscere i segni che parlano della sua venuta finale, come riconoscono i segni della natura che annunciano lโestate. E dice anche che gli eventi di cui parla avverranno prima che passi la sua generazione. La morte e risurrezione di Gesรน sono il compimento della storia anticipato dentro la storia stessa, in un certo senso come il suo centro. Noi, come la generazione di Gesรน, vediamo e accogliamo questo โcentro della storiaโ nellโEucaristia, nella quale Gesรน dona la sua vita per noi e ci invita a fare la stessa cosa per gli altri. Tutti noi battezzati celebrando lโeucarestia riceviamo questo dono e questa consegna. In questo cammino facciamo esperienza della nostra debolezza e dei nostri limiti. E a volte nasce la domanda: รจ possibile vivere realmente come ha vissuto Gesรน? ร possibile attraversare la nostra storia nella speranza di incontrare alla fine il Figlio dellโuomo? Gesรน ci dice che non solo รจ possibile, ma รจ anche il modo per comprendere il vero significato di tutto ciรฒ che esiste.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Dn 12, 1-3; Sal.15; Eb 10, 11-14. 18; Mc 13, 24-32
Mc 13, 24-32
Dal Vangelo secondo Marco
24In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerร ,
la luna non darร piรน la sua luce,
25le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
26Allora vedranno il Figlio dellโuomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. 27Egli manderร gli angeli e radunerร i suoi eletti dai quattro venti, dallโestremitร della terra fino allโestremitร del cielo.
28Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che lโestate รจ vicina. 29Cosรฌ anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli รจ vicino, รจ alle porte.
30In veritร io vi dico: non passerร questa generazione prima che tutto questo avvenga. 31Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
32Quanto perรฒ a quel giorno o a quellโora, nessuno lo sa, nรฉ gli angeli nel cielo nรฉ il Figlio, eccetto il Padre.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 18 โ 24 Novembre 2018
- Tempo Ordinario XXXIII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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