Commento al Vangelo del 18 novembre 2018 โ€“ Azione Cattolica

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Con un linguaggio dai toni accesi, per molti versi tipico della letteratura cosiddetta โ€œapocalitticaโ€ che Gesรน conosce e utilizza, il Signore ci raggiunge โ€“ quasi alla fine dellโ€™anno liturgico โ€“ per esortarci a quella vigilanza che, in modo piรน prolungato, sarร  oggetto di meditazione nelle liturgie di Avvento.

Non cโ€™รจ qui la premura di incutere paura negli ascoltatori di allora e nei lettori di oggi, quanto la volontร  di annunciare la manifestazione della signoria di Dio su tutta la creazione (da cui il riferimento agli elementi cosmici). Gesรน esorta non alla paura (dalla quale, al contrario, รจ venuto a liberare gli uomini) ma alla fiducia: nel tenere nascosti il giorno e lโ€™ora, infatti, non cโ€™รจ una volontร  di minaccia. Il Padre รจ colui che ha creato il mondo, che lo custodisce, che ne desidera la pace.

In lui non si tratta tanto di scoprire โ€œlaโ€ fine, quasi che il mondo fosse uno dei tanti prodotti a scadenza; piuttosto nel Padre noi conosciamo โ€œilโ€ fine, il senso in cui la storia รจ incamminata. Sappiamo che questo senso รจ la salvezza, offerta a tutti gli uomini. E, nella misura in cui noi prendiamo coscienza di questa direzione verso la quale tendere, il โ€œquandoโ€ puรฒ persino passare in secondo piano: nelle parole di Gesรน cโ€™รจ un modo per sottolineare la signoria del Padre, ma anche un modo per invitarci a custodire una fiducia, anche quando i tempi di Dio non collimano con le attese umane.

Per custodire la fiducia, il Signore ci invita a nutrirci della sua Parola, lโ€™unica realtร  che egli stesso definisce capace di reggere la sfida del tempo, di unโ€™attesa che puรฒ divenire snervante o inquieta. Dio parla: si rende presente e ci fa udire la sua voce. La Scrittura รจ il punto di riferimento imprescindibile per udire questa Parola. In questa domenica con tutta la Chiesa siamo anche chiamati a metterci in ascolto della voce โ€“ spesso del grido โ€“ dei piรน poveri: sono anchโ€™essi segno della presenza del Signore il quale, forse, chiede alla sua Chiesa di divenire voce di chi non ha voce, di portare la parola di chi non รจ ascoltato da nessuno: viviamo insieme la โ€œGiornata mondiale dei poveriโ€ e diveniamo strumenti di misericordia.

Nelle tue mani, o Padre, cโ€™รจ lโ€™amore per ogni tua creatura: tu ci hai plasmato, tu ci custodisci. Aiutaci a riconoscerti presente e operante nelle nostre vite. Rendici attenti alla tua Parola come al grido dei poveri. Venga il tuo Regno!

Fonte

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XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ Anno B

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Mc 13, 24-32
Dal Vangelo secondo Marco

24In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerร ,
la luna non darร  piรน la sua luce,
25le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
26Allora vedranno il Figlio dellโ€™uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. 27Egli manderร  gli angeli e radunerร  i suoi eletti dai quattro venti, dallโ€™estremitร  della terra fino allโ€™estremitร  del cielo.
28Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che lโ€™estate รจ vicina. 29Cosรฌ anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli รจ vicino, รจ alle porte.
30In veritร  io vi dico: non passerร  questa generazione prima che tutto questo avvenga. 31Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
32Quanto perรฒ a quel giorno o a quellโ€™ora, nessuno lo sa, nรฉ gli angeli nel cielo nรฉ il Figlio, eccetto il Padre.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 18 โ€“ 24 Novembre 2018
  • Tempo Ordinario XXXIII
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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