Con un linguaggio dai toni accesi, per molti versi tipico della letteratura cosiddetta โapocalitticaโ che Gesรน conosce e utilizza, il Signore ci raggiunge โ quasi alla fine dellโanno liturgico โ per esortarci a quella vigilanza che, in modo piรน prolungato, sarร oggetto di meditazione nelle liturgie di Avvento.
Non cโรจ qui la premura di incutere paura negli ascoltatori di allora e nei lettori di oggi, quanto la volontร di annunciare la manifestazione della signoria di Dio su tutta la creazione (da cui il riferimento agli elementi cosmici). Gesรน esorta non alla paura (dalla quale, al contrario, รจ venuto a liberare gli uomini) ma alla fiducia: nel tenere nascosti il giorno e lโora, infatti, non cโรจ una volontร di minaccia. Il Padre รจ colui che ha creato il mondo, che lo custodisce, che ne desidera la pace.
In lui non si tratta tanto di scoprire โlaโ fine, quasi che il mondo fosse uno dei tanti prodotti a scadenza; piuttosto nel Padre noi conosciamo โilโ fine, il senso in cui la storia รจ incamminata. Sappiamo che questo senso รจ la salvezza, offerta a tutti gli uomini. E, nella misura in cui noi prendiamo coscienza di questa direzione verso la quale tendere, il โquandoโ puรฒ persino passare in secondo piano: nelle parole di Gesรน cโรจ un modo per sottolineare la signoria del Padre, ma anche un modo per invitarci a custodire una fiducia, anche quando i tempi di Dio non collimano con le attese umane.
Per custodire la fiducia, il Signore ci invita a nutrirci della sua Parola, lโunica realtร che egli stesso definisce capace di reggere la sfida del tempo, di unโattesa che puรฒ divenire snervante o inquieta. Dio parla: si rende presente e ci fa udire la sua voce. La Scrittura รจ il punto di riferimento imprescindibile per udire questa Parola. In questa domenica con tutta la Chiesa siamo anche chiamati a metterci in ascolto della voce โ spesso del grido โ dei piรน poveri: sono anchโessi segno della presenza del Signore il quale, forse, chiede alla sua Chiesa di divenire voce di chi non ha voce, di portare la parola di chi non รจ ascoltato da nessuno: viviamo insieme la โGiornata mondiale dei poveriโ e diveniamo strumenti di misericordia.
Nelle tue mani, o Padre, cโรจ lโamore per ogni tua creatura: tu ci hai plasmato, tu ci custodisci. Aiutaci a riconoscerti presente e operante nelle nostre vite. Rendici attenti alla tua Parola come al grido dei poveri. Venga il tuo Regno!
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XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Dn 12, 1-3; Sal.15; Eb 10, 11-14. 18; Mc 13, 24-32
Mc 13, 24-32
Dal Vangelo secondo Marco
24In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerร ,
la luna non darร piรน la sua luce,
25le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
26Allora vedranno il Figlio dellโuomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. 27Egli manderร gli angeli e radunerร i suoi eletti dai quattro venti, dallโestremitร della terra fino allโestremitร del cielo.
28Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che lโestate รจ vicina. 29Cosรฌ anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli รจ vicino, รจ alle porte.
30In veritร io vi dico: non passerร questa generazione prima che tutto questo avvenga. 31Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
32Quanto perรฒ a quel giorno o a quellโora, nessuno lo sa, nรฉ gli angeli nel cielo nรฉ il Figlio, eccetto il Padre.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 18 โ 24 Novembre 2018
- Tempo Ordinario XXXIII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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