Commento al Vangelo del 18 marzo 2018 โ€“ p. Roberto Mela scj

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Attirerรฒ tutti a me

Tutti attirati a te! Tutti stretti al tuo cuore dโ€™amore, centro di attrazione del mondo. Tu ci attiri con legami di bontร , con vincoli dโ€™amore (cf. Os 11,4a) e noi camminiamo su questo raggio di luce ambrata per venire a te. Ci avviciniamo al monte Moria del dono generoso di te stesso. Desideriamo di arrivare presto al traguardo del cammino quaresimale.

Noi attirati al tuo cuore, tu che poni in noi te stesso, la Parola viva. Unโ€™alleanza nuova, profonda, infrangibile, eterna. Pasqua รจ essere con te. Quaresima รจ lasciarsi โ€œmarcireโ€ nel terreno quotidiano che ci chiede il dono, ci chiede il perderci per ritrovarci.

Guida il nostro cammino, daโ€™ forza alla nostra debolezza. Prendici nella tua โ€œoraโ€ e donaci tutto il peso dโ€™amore del Padre, la sua gloria infuocata dal bacio dello Spirito. Attiraci a te, trascinaci con te, corriamo! Introducici, o re, nelle tue stanze: gioiremo e ci rallegreremo con te, ricorderemo il tuo amore piรน del vino. A ragione di te ci si innamora! (cf. Ct 1,4).

Consolazione

Fa bene al cuore e rianima la speranza raccogliere le promesse di vita di YHWH al suo popolo giร  colpito da una prima deportazione (597 a.C.) e poi da quella disastrosa del 587 a.C. Il libretto dei vari oracoli pronunciati dal profeta Geremia, assemblato probabilmente dai suoi discepoli, sarร  intitolato dalla tradizione successiva โ€œIl libro della consolazioneโ€ (Ger 30,1 โ€“ 33,26). Esso raccoglie vari annunci di salvezza, assieme al ricordo della โ€œpunizioneโ€ inflitta da YHWH al suo popolo incredulo. Il libretto fa percepire ancora il fiato sul collo dellโ€™assedio di Gerusalemme (587 a.C.).

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Con lโ€™aiuto di uno specialista (V. Lopasso), possiamo delineare la struttura dellโ€™insieme dei capitoli del โ€œLibro della consolazioneโ€, un testo fondamentale della speranza di Israele, ricco di promesse e di contenuti teologici fondamentali.

1) โ€œIl ritorno in patria e la nuova alleanzaโ€ (30,4โ€“31,40): Introduzione (30,1-3) e Il ritorno in patria (30,4โ€“31,22: Liberazione dalla calamitร , 30,4-7; Il nuovo servizio, 30,8-9; Il rimpatrio, 30,10-11; La guarigione delle piaghe, 30,12-17; La restaurazione del popolo nel paese, 30,18-21; Giudizio degli empi e salvezza del resto, 30,22โ€“31,3; Il ripristino delle condizioni di vita nel paese, 31,4-6; Il rimpatrio di Israele, 31,7-9; La gioia del ritorno, 31,10-14; la fine dellโ€™esilio, 31,15-22; La santitร  del tempio e di Gerusalemme, 31,23-26; Ripopolamento del paese e responsabilitร  nel peccato, 31,27-30; La nuova alleanza, 31,31-34; Lโ€™attaccamento di YHWH a Israele, 31,35-37; La consacrazione di Gerusalemme, 31,38-40);

2) โ€œLa restaurazione del paeseโ€ (32,1โ€“33,26, testo interamente in prosa): Geremia sotto custodia, 32,1-5; La compera del campo, 32,6-15; La preghiera del profeta, 32,16-25; Prima risposta di YHWH, 32,26-44 (tre oracoli: vv. 26-35.36-41.42-44;); Seconda risposta di YHWH 33,1-13 (tre oracoli: vv. 1-3.4-9.10-11.12-13); Lโ€™alleanza di Davide con i sacerdoti leviti, 33,14-26 (quattro oracoli: vv. 14-16.17-18.19-22.23-26).

Una nuova alleanza

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Per sette volte in questi capitoli si ripete il ritornello โ€œcambierรฒ la sorte/weลกabtรฎ โ€™et ลกebรปtโ€ (30,3.18; 31,23;32.รฌ,44; 33,7.11.26; cf. 29,14). In Ger 29,10-14 viene fatta da YHWH la promessa fondamentale che regge i capitoli successivi: dopo settantโ€™anni di esilio, egli ricondurrร  il suo popolo nel proprio paese da tutti i luoghi in cui รจ disperso e rinnoverร  la sorte della gente e anche quella della stessa Gerusalemme.

Egli stesso preannuncia che proprio il popolo lo cercherร  con tutto il cuore, ed egli esaudirร  il loro grido: ยซโ€ฆal periodo di afflizione e di castigo succederร , una volta compiuto il giudizio, unโ€™epoca di felicitร , di prosperitร  e di salvezza. Pertanto il profeta vede il castigo non come lโ€™ultima parola sul popolo, ma come il presupposto necessario per Egli possa, predisposto adeguatamente, instituire per lui un futuro nuovo e ristabilire la stessa relazione precedente, ma su basi completamente nuove (31,3-34; 32,36-41)ยป (V. Lopasso, corsivo mio).

Su queste basi di promesse praticamente unilaterali di YHWH, accompagnate dalla conferma del principio molto innovativo della responsabilitร  personale, e non collettiva, del male commesso e delle punizioni ad esso collegate (cf. 31,29-30), si staglia lโ€™oracolo contenente la promessa di una โ€œnuova alleanzaโ€.

In un primo oracolo (vv. 31-32), YHWH annuncia la โ€œstipulazione/krt (= scrivere)โ€ di una โ€œnuova alleanza/berรฎt hฤƒdฤลกฤhโ€, unโ€™โ€œalleanza eterna/berรฎt โ€˜รดlฤmโ€. Essa sarร  totalmente diversa nei suoi fondamenti da quella sinaitica stipulata ai tempi dei loro padri, in pratica con Mosรจ (cf. Es 19,1ss).

Prima di quella, YHWH ne aveva stipulata una stabile e inamovibile come i monti e i colli, piena di โ€œaffetto/แธฅasdรฎโ€, โ€œunโ€™alleanza di pace/ berรฎt ลกelรดmรฎโ€, fondata su โ€œYHWH che usa misericordia /meraแธฅฤƒmฤ“k YHWHโ€ (cf. Is 54,9-10). Il segno visibile di rimembranza dellโ€™alleanza di YHWH (la โ€œmiaโ€ alleanza, โ€œlโ€™alleanza eternaโ€), era lโ€™arcobaleno, lโ€™arco di guerra deposto e trasformato in arco di pace (cf. Gen 9,12-16).

Alleanza unica ed eterna ex parte Dei

Ex parte Dei, da parte di YHWH, lโ€™alleanza รจ unica, eterna, immutata nei contenuti: la comunione dโ€™amore con gli uomini e, in particolare, con il suo popolo prescelto come testimone. Non ci sono tante e diverse alleanze e lโ€™alleanza nuova stipulata nel Figlio Gesรน sulla croce e anticipata nellโ€™Ultima Cena (cf. ad es. Lc 22,20 e par.) non abolisce/annulla/abroga/sostituisce lโ€™alleanza noachica e sinaitica!

Ex parte hominum, da parte degli uomini, ci saranno infedeltร  e invalidazioni di fatto, per cui YHWH rinnoverร  con varie stipulazioni lโ€™unica ed eterna alleanza, approfondendone lโ€™unico ed eterno contenuto fondamentale ma rinnovando le basi della sua stabilitร  e feconditร .

YHWH promette attraverso Geremia la stipulazione di unโ€™alleanza nuova, diversa da quella sinaitica โ€œinfranta/spezzata/hฤ“pฤ“rรปโ€ (Ger 31,32) e invalidata dalla pervicace infedeltร  del popolo lungo la storia. Sigillo della liberazione dalla schiavitรน in Egitto attuata da YHWH quando โ€œafferrรฒ per manoโ€ il suo popolo, la stipulazione dellโ€™alleanza al Sinai ribadiva ex parte YHWH lโ€™inamovibilitร  e lโ€™irrevocabilitร  della sua decisione pattizia.

Stipulazioni varie dellโ€™alleanza infranta ex parte hominum

Israele ha infranto lโ€™alleanza sinaitica ยซbenchรฉ io fossi loro Signoreยป (CEI)/ยซmentre io avevo autoritร  su di loroยป (V. Lopasso)/, ยซe io allora esercitai il mio dominio [punitivo] su di loroยป (P. Bovati)/ weฤƒnลkรฎ bฤโ€˜altรฎ bฤm (v. 32). YHWH era il โ€œsignore/padrone/maritoโ€: essi si ribellarono benchรฉ YHWH fosse tale (CEI, Lopasso). P. Bovati interpreta lโ€™espressione in senso punitivo: ยซe allora io esercitai il mio dominio su di loro [punitivo, con lโ€™esilio]ยป. Entrambe le traduzioni sono possibili e comprensibili; intrigante e forse piรน aderente allโ€™insieme dei capitoli che menzionano anche il castigo la traduzione di Bovati.

Basi rinnovate dellโ€™alleanza nuova

In un secondo oracolo (vv. 33-34) YHWH annuncia le basi rinnovate della nuova stipulazione dellโ€™eterna alleanza che lo lega a Israele (e tendenzialmente a tutti gli uomini).

La stipulazione rinnovata sarร  (come sempre) di sua iniziativa. Partirร  da un perdono previo e gratuito e dalla promessa, ex parte YHWH, di ยซnon ricordare piรนยป il peccato del popolo (v. 34).

Il โ€œdimenticare /ลกฤkaแธฅโ€ da parte del popolo รจ il suo โ€œpeccato originaleโ€. Il โ€œdimenticare/non ricordare piรนโ€ da parte di YHWH รจ invece la possibilitร  imprescindibile della stipulazione rinnovata dellโ€™alleanza, che permette al popolo di ripartire con fiducia nel suo cammino di testimone prescelto di Dio nel mondo.

La Torah scritta sul cuore

Il perdono รจ il primo passo โ€“ positivo in un ambiente di negativitร  โ€“ per il ristabilimento di un rapporto pienamente positivo tra YHWH e il suo popolo. Lโ€™โ€œIstruzione/Tรดrฤhโ€ data da YHWH a Israele per mezzo di Mosรจ sul Sinai era espressione pedagogica, parziale e progressiva della sua volontร  di bene, perchรฉ il popolo rimanesse in vita e nella libertร  dopo aver ottenuto la liberazione dalla schiavitรน dellโ€™Egitto, simbolo di ogni male e peccato possibile.

Per quanto santa, giusta e buona nei suoi precetti (cf. la concessio di Paolo in Rm 7,12) e spirituale (cf. Rm 7,14) in quanto proveniente in ultima istanza da Dio attraverso la promulgazione angelica (cf. Gal 3,19), la Torah rimaneva impotente a far realizzare ciรฒ che indicava e richiedeva come giusta esigenza (cf. Rm 8,1-4). Rimaneva indicazione esterna di una volontร  buona da parte di Dio amante dellโ€™uomo, ma incapace di trasformare il cuore delle persone e di dare la vita. La legge puรฒ custodire la vita, non darla. Altrimenti Cristo รจ morto invano (cf. Gal 2,21; 3,21-22).

YHWH promette ora che โ€œdarร  in dono/nฤtattรฎ โ€ (qatal, passato in qualitร  di futuro profetico che vede giร  realizzata la promessa?/wenฤtattรฎ; (correzione di alcuni manoscritti: weqataltรฎ con significato di azione non finita, futura) la sua istruzione/tรดrฤtรฎ โ€œdentro di loro/nel loro intimo/ beqirbฤmโ€ e โ€œsul loro cuore la scriverร /โ€˜al libbฤm โ€™ektฤƒbennฤhโ€.

La Torah/Istruzione รจ stata donata/edothฤ“ per mezzo di Mosรจ, la grazia e la veritร  vennero per mezzo di Gesรน Cristo (Gv 1,17). Una grazia grandissima ยซal posto/antiยป di unโ€™altra grazia (diversamente da quanto tradotto dalla CEI: ยซgrazia su graziaยป), che viene sussunta nellโ€™ultimo dono di Dio Padre fatto nel suo Figlio. Una grazia che non sostituisce, ma ingloba e sussume il dono dato in precedenza. Una grazia fatta persona, unโ€™istruzione che combacia con lโ€™Unigenito che rivela pienamente la volontร  del Padre e dona il suo Spirito per metterla in pratica in una vita filiale (cf. Rm 8,3-4).

Il Figlio fu donato perรฒ non perchรฉ mettessimo in pratica in modo perfetto una legge/istruzione, ma per vivere una vita di Figli, realtร  che ingloba e supera in profonditร  ogni dono precedente del Padre, compresa la Torah.

Tutti mi conosceranno

Il perdono concesso e la Torah donata nellโ€™intimo dellโ€™uomo e scritta sul cuore โ€“ cioรจ sulla sede della coscienza, dellโ€™intelligenza e della volontร  โ€“ faranno di Israele il popolo di YHWH rinnovato in unโ€™appartenenza totale e unica al suo Dio (cf. la โ€œformula di riconoscimentoโ€ del v. 33). Da quel momento, dal piรน piccolo al piรน grande, โ€œtutti mi conosceranno/kรปllฤm yฤ“deโ€˜รป โ€™รดtรฎโ€. Tutti avranno una conoscenza esperienziale, di intimitร  perfino sponsale, spontanea e personale, che non abbisogna di prolungate istruzioni catechistiche ed esortazioni sacerdotali (cf. Sal 4,7; 100,3; Is 52,6). ยซTutti mi conoscerannoยป. Una nuova alleanza che inizia giร  col ritorno di Israele dallโ€™esilio (cf. F. Rossi De Gasperis), per poi vedere in Gesรน lโ€™inizio del suo compimento, in una continuitร  trasfigurata col cammino e la grazia dellโ€™alleanza del Primo Testamento.

รˆ giunta lโ€™ora

Alcuni greci โ€“ probabilmente pagani โ€œproselitiโ€ o โ€œtimorati di Dioโ€ โ€“ saliti a Gerusalemme per โ€œcompiere la prostrazione/proskyneinโ€, cioรจ per celebrare la festa di Pasqua (la terza e ultima per Gesรน), esprimono il loro deciso desiderio di โ€œvedere Gesรนโ€ agli apostoli Filippo (e questi ad Andrea) che comprendevano il greco, dal momento che provenivano da Betsaida, nella tetrarchia di Filippo abitata da popolazioni miste. Involontariamente essi intuiscono che lui รจ la vera Pasquaโ€ฆ Il desiderio universalistico di vedere YHWH salendo a Gerusalemme da cui esce la Torah (cf. Is 2,1-5), per apprenderla e avere luce per camminare nella vita, trova il suo esaudimento ultimo in Gesรน.

Le โ€œgentiโ€ โ€“ varie delle quali passando previamente attraverso una simpatia vissuta per la spiritualitร  e la vita propugnata dallโ€™ebraismo โ€“ potranno vedere Gesรน, โ€œconoscerlo pienamenteโ€ (cf. Ger 31,34) nella sua โ€œoraโ€. Preannunciata fin dal โ€œsegnoโ€ prodigioso operato a Cana (cf. Gv 2,4), non anticipabile dalla violenza omicida degli uomini (cf. Gv 4,21.23; 5,25.28; 7,30; 8,20), ma dipendente dalla pienezza totale dellโ€™amore di Gesรน (cf. Gv 13,1), scatta ora la pienezza del momento del dono totale di Gesรน in croce, segno paradossale che dice tutto il peso dโ€™amore del Padre, la sua gloria (kฤbรดd, in ebraico). Preannunciata e inizialmente realizzata nel passato, giunge e rimane per sempre /elฤ“lythen, perfetto greco) nel momento in cui Gesรน accetta volontariamente e per amore il calice che il Padre gli โ€œdonaโ€ (cf. Gv 18,11).

Il chicco che muore

Gesรน non risponde direttamente alla richiesta decisa (โ€œvogliamo/thelomenโ€) dei โ€œgreciโ€. Risponde a loro e a tutti quelli che leggono e ascoltano la testimonianza veritiera del testimone (cf. Gv 21,24) parlando della sua โ€œoraโ€, che lo mostrerร  definitivamente al โ€œmondoโ€ intero.

Lโ€™ora della morte (in croce), che Gesรน prevede ormai ragionevolmente non lontana, sarร  quella in cui โ€œsarร  innalzatoโ€ (dal Padre, piรน che dagli uomini), ma di fatto paradossalmente โ€œcadendoโ€ sulla terra come un chicco di grano, che attende lโ€™aratura del contadino per marcire/morire sotto terra e cosรฌ portare molto frutto assecondando in pieno la propria natura.

Cosรฌ รจ del discepolo di Gesรน, il โ€œpastore bello/buonoโ€ (cf. Gv 10,14), che liberamente โ€œdepone/tithฤ“sinโ€ (Gv 10,11.14) la propria vita, per poi riprenderla in piena potestร  (cf. Gv 10,11-18; cf. anche il gesto, analettico e prolettico allo stesso tempo, di Gesรน, che, per lavare i piedi ai suoi โ€œdepone/tithฤ“sinโ€ le vesti (simbolo antropologico della sua persona/vita) (Gv 13,4; cf. 10,11.14.17.18) per poi โ€œriprenderle/riceverle/elabenโ€ (Gv 13,12; cf. Gv 10,17 palin labล; 10,18 palin labein) per โ€œpotere/exousiaโ€ proprio.

Chi vuol essere discepolo di Gesรน, suo โ€œamicoโ€ (cf. Gv 15,15), โ€œserveโ€ il suo signore che gli ha rivelato tutto il piano dโ€™amore suo e del Padre, non nascondendogli nulla.

Chi โ€œperdeโ€ la propria vita โ€œdeponendolaโ€ a favore dei fratelli mentre vive in questo mondo, giร  la custodisce nel profondo della โ€œvita eternaโ€ giร  iniziata.

Il discepolo โ€œserveโ€ seguendo Gesรน, condividendo i movimenti del suo cuore che lo incoraggia a โ€œdeporreโ€ la vita per amore degli uomini. Da quel momento il discepolo inizia giร  a partecipare alla โ€œgloria onerosaโ€ di Gesรน, il Figlio rivelatore del Padre.

Ora di gloria turbata

Per dare molto frutto, il chicco di grano marcisce secondo la sua natura. Per dare molto frutto, Gesรน decide di โ€œporreโ€ la sua vita: รจ questa la natura del Figlio. In tal modo rende gloria al Padre nel momento stesso in cui invoca da lui la glorificazione del nome (cioรจ della sua persona) di Padre e la ottiene (cf. v. 28). Gesรน prega di poter essere messo in grado di mostrare allโ€™esterno tutto โ€œil peso/la gloria /kฤbรดdโ€ del nome/persona del Padre, che รจ tutto amore per gli uomini (cf. Gv 3,16-17).

Gesรน ammette con sinceritร  che il suo animo โ€œรจ turbato/tetaraktaiโ€ (v. 27; cf. Sal 6,4s; 42,45.11) di fronte al mistero tremendo della morte (analessi del suo โ€œturbamento/etaraxen heutonโ€ di fronte al sepolcro/morte dellโ€™amico Lazzaro).

Il turbamento non รจ negato; quella che viene rifiutata รจ la fuga. ยซA causa di questo/dia touto sono venuto, per/eis (finale, M. Nicolaci) questโ€™ora!ยป. Gesรน cita il grido โ€œsalvami/sลson meโ€ innalzato dal salmista (Sal 6,5). Ma non chiede al Padre di esser salvato dallโ€™ora ma di esserlo nellโ€™ora.

Lโ€™evangelista Giovanni, con una scenografia acustica, esteriorizza lโ€™approvazione โ€œteologicaโ€ del Padre, che si compiace della scelta decisa del suo Figlio.

Attirerรฒ tutti a me

Lโ€™unione di cuore e di volontร  fra Gesรน, il Figlio Unigenito, lโ€™Amato e il Padre รจ una potenza unitiva dโ€™amore di una forza tale da โ€œgettare fuori fin dโ€™ora/nynโ€ฆ ekblฤ“thฤ“setai exลโ€ il presunto โ€œprincipe/capo del mondoโ€. Lโ€™avversario, il Divisore รจ principe solo del mondo del male opposto a Dio. Ma lโ€™amore oblativo di Gesรน lo vince sul suo stesso campo di battaglia: il cuore dellโ€™uomo.

ยซSe/quando io/kagล (un condizionale desiderato) sarรฒ innalzato/hypsลthล da terra (sulla croce), attirerรฒ/helkysล tutti a meยป. รˆ unโ€™โ€œattrazioneโ€ che solo il Padre puรฒ imprimere per poter โ€œandareโ€ da Gesรน: ยซNessuno puรฒ venire a me, se non lo attira/helkysฤ“i il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterรฒ nellโ€™ultimo giornoยป (Gv 6,44).

I discepoli da soli non riescono a โ€œtrarre/attirare/helkysaiโ€ fuori dal mare/male tutti i pesci/gli uomini fatti trovare loro da Gesรน nella pesca miracolosa/missione universale postpasquale (Gv 21,6). Solo su comando di Gesรน, Pietro da solo riesce ad attirare/trarre/heilkysen a lui il contributo della Chiesa alla missione che giร  ha portato frutto nelle mani di Gesรน, il โ€œcuoco postpasqualeโ€ (cf. Gv 21,9-10).

Li attirerรฒ sopra il monte dei balsami (cf. Ct 8,14).

รˆ il balsamo dellโ€™amore nuziale dello sposo che si dona sulla croce.

Il balsamo della โ€œconoscenzaโ€, della comunione filiale.

Il balsamo che sigilla la โ€œnuova alleanzaโ€ nel sangue del Figlio, nella sua vita donata (cf. Lc 22,20).

Inizia il compimento.

Continuitร  trasfigurata.

Commento a cura di padre Roberto Mela scj โ€“ Fonte del commento: Settimana News

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della Quinta Domenica di Quaresima โ€“ Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 18 Marzo 2018 anche qui.

Gv 12, 20-23
Dal Vangelo secondo Giovanni
20Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa cโ€™erano anche alcuni Greci. 21Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsร ida di Galilea, e gli domandarono: ยซSignore, vogliamo vedere Gesรนยป. 22Filippo andรฒ a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesรน. 23Gesรน rispose loro: ยซรˆ venuta lโ€™ora che il Figlio dellโ€™uomo sia glorificato.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 18 โ€“ 24 Marzo 2018
  • Tempo di Quaresima V
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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