CHARLES DE FOUCAULD:
COMMENTI AL VANGELO DI MARCO
V DOMENICA DI QUARESIMA
MEDITAZIONE NUM. 476
Gv 12, 20-33
«Padre mio, salvami da quest’ora! … Padre mio, glorifica il tuo nome».
Come sei buono, mio Dio, a insegnarci a pregare… Come ci aiuti a vivere una vita d’amore di Dio, insegnandoci a parlare a Dio, custodendo la nostra anima nei suoi rapporti con lui! … Come sei buono a continuare con questa lezione la tua opera «di accendere sulla terra il fuoco» dell’amore di Dio! E come sei buono a darci questa lezione con un’applicazione così quotidiana, questo principio che ci dirigerà non solamente ogni giorno, ma in ogni ora…
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Preghiamo Dio, come Gesù ce lo insegna… Ci mostra due modi di pregare, entrambi perfetti, entrambi divini, poiché ci dona lui stesso l’esempio di tutti e due. Uno è quello del Getsemani, consiste nell’esprimere prima di tutto a Dio in una parola il proprio bisogno, la propria pena («togli da me questo calice») e nell’aggiungere poi come complemento, come correttivo se si può dire, questo supplemento indispensabile: «Tuttavia, non la mia volontà, ma la tua» … La seconda preghiera è quella del Pater: «Sia santificato il tuo nome», non si dice altra cosa, non si chiede altra cosa, questa comprende tutto, così come Nostro Signore ha assicurato dicendo: «Cercate soltanto il regno di Dio, il resto vi sarà dato in sovrappiù» … La preghiera attuale contiene, sembra, l’esempio delle due preghiere…
Nostro Signore comincia con il dire, come al Getsemani: «Liberami» … e poi si riprende, per così dire, benché la sua preghiera fosse la perfezione stessa, e al posto di aggiungere «non la mia volontà, ma la tua», passa al secondo modo di pregare che comprende tutto, riassume tutto, contiene tutto e si accontenta di fare questo secondo tipo di preghiera, dicendo «Padre, glorifica il tuo nome!» … I due generi di preghiera sono ugualmente perfetti: facciamo sia l’uno, sia l’altro, secondo quanto lo Spirito Santo ci ispira… Tutte e due si assomigliano in quanto consistono in pochissime parole («pregate con poche parole»), (non che occorra pregare poco tempo; bisogna pregare a lungo, ma non facendo grandi discorsi, ripetendo spesso le stesse parole brevi e semplici che esprimono la nostra domanda), e in quanto racchiudono entrambe una dichiarazione di conformità alla volontà di Dio.
Traduzione a cura delle Discepole del Vangelo .
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della Quinta Domenica di Quaresima – Anno B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 18 Marzo 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Viola
- Ger 31, 31-34; Sal.50; Eb 5, 7-9; Gv 12, 20-23
Gv 12, 20-23
Dal Vangelo secondo Giovanni
20Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. 21Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». 22Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. 23Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 18 – 24 Marzo 2018
- Tempo di Quaresima V
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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