Collocazione del brano
Le letture domenicali della quaresima si aprono ogni anno con i testi della tentazione di Gesù nel deserto (I domenica) e della trasfigurazione (II domenica) che ci presentano alcuni degli elementi portanti di questo tempo liturgico.
Nella prima domenica il brano delle tentazioni, che nell’evangelista Marco è brevissimo, è strettamente collegato all’episodio del battesimo, che lo precede immediatamente. Per comprendere meglio questo testo dobbiamo quindi tenere conto dei versetti che lo precedono e del clima quaresimale in cui lo stiamo leggendo.
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Lectio
In quel tempo 12lo Spirito sospinse Gesù nel deserto
Con un chiaro riferimento al testo precedente del battesimo, Marco sottolinea che è lo Spirito a spingere Gesù nel deserto. Il deserto è un luogo carico di significati e ricordi, a volte contraddittori. E’ il luogo della prova, dell’intimità con Dio, del pericolo, del tradimento…
Lo Spirito spinge Gesù, e il credente, nel deserto dove ciascuno si confronta con se stesso e con la missione che Dio gli ha affidato. E’ una permanenza segnata dalla tentazione.
13e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Il tempo di quaranta giorni è simbolico, ritorna spesso nell’Antico Testamento in riferimento al popolo d’Israele ma anche a personaggi come Mosé ed Elia. Tempo della prova, ossia tempo che prepara cambiamento, un passo avanti. E’ un tempo segnato da Satana. La presenza del tentatore si prolunga per tutto il tempo (a differenza di Matteo e Luca che la collocano al termine dei quaranta giorni): ciò indica che tutta la vicenda di Gesù, come Messia, è sottoposta alla tentazione, intesa sia come prova dolorosa (come nella vicenda di Giobbe) sia come istigazione al peccato.
L’evangelista Marco non parla del digiuno di Gesù e neppure indica quali siano le tentazioni a cui è sottoposto, ponendo l’accendo sulla situazione: Gesù qui come in tutto l’esercizio della sua missione messianica incontra delle resistenze, si misura con degli avversari. La tentazione in Marco ha un chiaro riferimento cristologico: Gesù deve scegliere quale tipo di messia vuole essere.
La presenza delle bestie selvatiche o degli angeli ha favorito nell’interpretazione dei Padri il parallelismo
Cristo/Adamo e fa riferimento anche alla realtà escatologica della pace messianica tra uomini, bestie e le creature celesti. Gesù quindi non solo supera la tentazione ma inaugura il tempo finale: anticipatamente egli vince il potere dell’avversario come farà anche nella sua Pasqua.
Gesù è il nuovo Adamo che ha reso possibile il periodo del paradiso; possiamo leggere in questo testo anche l’esortazione a quanti si accostano al battesimo: come Gesù il battezzato incontrerà qualcuno che vuole distoglierlo dalla sua scelta di fedeltà a Dio.
La resistenza alla tentazione infine ha anche il significato di segnalare il potere di Gesù che sconfigge satana (doma il forte 3,27) e fa conoscere la signoria (basileia) di Dio.
14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio,
Dopo l’esperienza del deserto Gesù è pronto ad iniziare la sua missione e a predicare il vangelo di Dio che verrà continuata dalla prima comunità cristiana; possiamo cogliere in sottofondo un riferimento al testo di Is 52,7 che parla del messaggero di pace che annuncia la buona novella. Ma con una precisazione: in Gesù
abbiamo qualcosa di più, in quanto la sua persona e la sua opera hanno un rapporto molto stretto con il regno di Dio.
15e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
il tempo (kairos) è giunto al suo termine alla pienezza, ossia è giunto il momento fissato da Dio per l’avvento della sua signoria (regno – basileia), che si è fatta vicina. Gli esegeti discutono se questa affermazione sia da intendere in senso escatologico: è iniziato il tempo in cui si instaura il regno che avrà la sua compiuta realizzazione alla fine dei tempi; oppure in senso attuale: siamo già nel tempo ultimo.
Infatti Marco non usa il termine kronos per parlare di questo tempo, ma appunto kairos, il tempo propizio, della salvezza; nello stesso tempo non si può affermare che il tempo della Chiesa, della comunità che crede in Gesù, sia equivalente al regno di Dio o si identifichi con esso.
L’invito alla conversione sarà ripreso, nel testo di Marco, anche dei dodici (6,12) e il termine scelto metanoia ha un riferimento profetico. Indica non un semplice cambio di opinione, ma un mutamento radicale della vita, imposto dalla presenza del regno di Dio, e la richiesta più impegnativa è quella della fede. E’ interessante notare che convertirsi è sempre preso in assoluto. Credere al vangelo è un tema proprio del vangelo di Marco che si traduce in un rapporto personale e di fiducia del credente con Gesù.
Meditiamo
- Ho mai vissuto un’esperienza “di deserto” prima di intraprendere un’attività importante?
- Quali sono state le mie tentazioni, quali le mie consolazioni?
- Cosa significa per me convertirsi e credere al Vangelo?
Preghiamo
(Orazione propria della I domenica di Quaresima anno B)
Dio paziente e misericordioso, che rinnovi nei secoli la tua alleanza con tutte le generazioni, disponi i nostri cuori all’ascolto della tua parola, perché in questo tempo che tu ci offri si compia in noi la vera conversione. Per il nostro Signore Gesù Cristo…
A cura delle Monache dell’Ordine dei Predicatori (domenicane) del Monastero Matris Domini
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della Prima Domenica di Quaresima – Anno B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 18 Febbraio 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Viola
- Gn 9, 8-15; Sal. 24; 1 Pt 3, 18-22; Mc 1, 12-15
Mc 1, 12-15
Dal Vangelo secondo Marco
12E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto 13e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. 14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 18 – 24 Febbraio 2018
- Tempo di Quaresima I
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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