Commento al Vangelo del 17 settembre 2017 โ€“ P. Marko Ivan Rupnik โ€“ Congregazione per il Clero

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XXIV Domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno A 

La domenica scorsa abbiamo visto che la correzione fraterna รจ difatti la rivelazione di Cristo, perchรฉ non si tratta tanto di correggere il fratello quanto di essere noi giร  liberi da ogni rancore e da ogni rabbia โ€“ dunque giร  in uno stato di perdono โ€“ per poi cercare di convincere il fratello che quello che ha fatto รจ male. In questa operazione si rivela attraverso di noi una relazione libera verso il peccatore, una vita che giร  ha sperimentato il perdono su di sรฉ. Tanto che, per coloro che ascoltano Cristo deve essere immediatamente chiaro che si parla del perdono, e che dunque non si tratta di andare ancora tutto ferito e arrabbiato allโ€™incontro con chi ha fatto il torto. Pietro sentendo il discorso di Cristo gli pone la questione diretta se quindi bisogna perdonare sempre, cioรจ 7 volte al giorno, comprendendo bene che il discorso di Cristo superava le scuole rabbiniche dove si era stabilita la regola del perdono per tre volte al giorno.

Cristo per rispondergli narra una parabola che si divide in tre scene.

Nella prima il re condona un debito immenso, cosรฌ esagerato che certamente non puรฒ significare un debito qualsiasi, ma alludere piuttosto a un significato piรน profondo. Si tratta di diecimila talenti. Il talento era una unitร  di misura e dunque anche una misura di valore equivalente alla quantitร  di metallo prezioso, tipo lโ€™oro. Gli ebrei hanno assunto il talento dai babilonesi ed era poco piรน di 30 kili. Al tempo di Cristo e nel Nuovo Testamento un talento corrispondeva a quasi 60 kg. Basti pensare che i possedimenti di Erode Antipa, come testimonia Giuseppe Flavio, erano in tutto 200 talenti. Perciรฒ 10 mila talenti significa quasi 600 tonnellate di oro, e qui allora probabilmente non si sta parlando del patrimonio posseduto ma praticamente alla vita stessa. Benchรจ si tratti di una somma assolutamente esagerata il re, vedendo la supplica del debitore, condona tutto.

Nella seconda scena il debitore condonato trova un suo debitore, che gli deve 100 denari โ€“ piรน o meno la paga di tre mesi di lavoro โ€“ che di fronte a quello che gli รจ stato condonato sono meno di una briciola e, ciรฒ nonostante, non sente la supplica del suo debitore che รจ identica a quella che lui ha fatto al re. A questo punto รจ giร  molto chiaro che il condono che lui ha ricevuto da parte del re non รจ stato vissuto nella sua veritร  di perdono, ma lo sguardo di questโ€™uomo rimane assolutamente rivolto a sรฉ e legge ancora tutto in funzione di sรฉ. Ancora non ha colto che la sua vita รจ un dono e che ha vissuto un miracolo perchรฉ nel rapporto verso questo debitore piccolo e povero non traspare che lui ha ricevuto una grazia nella vita, che ha vissuto un miracolo e che la sua vita รจ veramente un dono.

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La terza scena vede gli amici che di fronte a che sta succedendo vanno dal re e gli raccontano lโ€™accaduto. A questo punto il re consegna alla prigione la stessa persona cui aveva perdonato il debito chiamandolo: โ€œServo malvagioโ€ฆ Non dovevi anche tu aver pietร  del tuo compagno, cosรฌ come io ho avuto pietร  di te?โ€

Finisce in prigione in cui rimane infatti il suo io visto che non รจ stato trasferito nel dono ricevuto.

Ciรฒ che esce da queste tre scene รจ una indissolubile dinamica tra il perdono verso gli altri e il rapporto di gratitudine verso Dio. Il rapporto con Dio si manifesta nel perdono agli altri, il perdono รจ il luogo della rivelazione di Dio attraverso di noi e allo stesso tempo รจ anche il giudizio su di noi in quanto non perdonare significa che il Padre non riconosce in noi le membra e la somiglianza del suo Figlio il quale รจ la totale rivelazione dellโ€™amore di Dio come perdono anche nel momento cruciale della passione pasquale. Addirittura come si prospetta nella preghiera del Padre nostro il perdono di Dio ha una relazione oggettiva con il nostro perdono ai nostri debitori. Dunque il perdono รจ il posto privilegiato dove il cristiano rende presente Cristo nel mondo. Tramite il perdono lโ€™umanitร  acquista quel volto della misericordia del Padre che le donne e gli uomini nella storia chiedono sempre, in ogni tempo e in ogni luogo.

P. Marko Ivan Rupnik โ€“ Fonte

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XXIV Domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno A

Mt 18, 21-35
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Pietro si avvicinรฒ a Gesรน e gli disse: ยซSignore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrรฒ perdonargli? Fino a sette volte?ยป. E Gesรน gli rispose: ยซNon ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli รจ simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poichรฉ costui non era in grado di restituire, il padrone ordinรฒ che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e cosรฌ saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: โ€œAbbi pazienza con me e ti restituirรฒ ogni cosaโ€. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciรฒ andare e gli condonรฒ il debito.
Appena uscito, quel servo trovรฒ uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: โ€œRestituisci quello che devi!โ€. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: โ€œAbbi pazienza con me e ti restituirรฒโ€. Ma egli non volle, andรฒ e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto lโ€™accaduto. Allora il padrone fece chiamare quellโ€™uomo e gli disse: โ€œServo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perchรฉ tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietร  del tuo compagno, cosรฌ come io ho avuto pietร  di te?โ€. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finchรฉ non avesse restituito tutto il dovuto.
Cosรฌ anche il Padre mio celeste farร  con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratelloยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 17 โ€“ 23 Settembre 2017
  • Tempo Ordinario XXIV
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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