COME UN GRANELLO DI SENAPE
In quel tempo, Gesรน 26. diceva [alla folla]: โCosรฌ รจ il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno;
Nel Vangelo di questa domenica sono compendiate due piccole parabole: la prima racconta la storia del seme che cresce; la seconda prende spunto dal piccolo granello di senape che diventa un grande arbusto.
Secondo gli studiosi il capitolo quattro di Marco raccoglie narrazioni fatte da Gesรน in un periodo difficile del suo ministero. Dopo un primo entusiasmo, infatti, le folle si diradano, aumenta lโincomprensione da parte delle autoritร e rimane solo il piccolo gruppo di discepoli, tanto che Gesรน dice: โPerchรฉ questa generazione chiede un segno? In veritร , vi dico: non sarร dato alcun segno a questa generazioneโ (Marco 8,12).
Per incoraggiare la sua comunitร , Marco ricorda le parole di Gesรน e assicura che lโannuncio ha sempre dei frutti, basta avere perseveranza coraggio e fiducia. I tempi di Dio sono diversi da quelli degli uomini, ma si giungerร sicuramente a risultati imprevisti e insperati.
Nel brano odierno viene sviluppato il tema del โregno di Dioโ, termine che si trova nellโAntico Testamento e significa la signoria di Dio sullโuniverso. In particolare, lโespressione si riferisce al popolo di Israele, con cui ha fatto alleanza e che รจ sua proprietร particolare: โVoi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santaโ (Esodo 19,6). In seguito il concetto si รจ allargato alla Chiesa e al mondo, ad identificare una realtร soprannaturale, annunciata da Gesรน e confermata con i miracoli: โSe io scaccerรฒ i demoni per virtรน dello Spirito di Dio, รจ certo giunto a voi il regno di Dioโ (Matteo 12,28). La realizzazione porta allโuomo il dono della salvezza, cioรจ la liberazione dal peccato, dal dominio di satana, nella partecipazione alla vita stessa di Dio. Il regno si realizza in parte nella storia degli uomini, si sviluppa con lโazione della Chiesa, si manifesta in modo pieno e definitivo oltre il tempo, quando Cristo tornerร glorioso e โconsegnerร il regno a Dio Padreโ (1 Cor 15,24).
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Nel primo racconto meditiamo sulla piccolezza, sul nascondimento, su una realtร che emerge dopo lo svuotamento. ร il miracolo della vita che si perpetua nonostante lโindifferenza di chi passa e va, quando lโautunno non rivela nulla di quello che accade sotto le zolle. Bisognerร attendere mesi e mesi per vedere i frutti dellโannientamento del seme. ร un richiamo alla paziente attesa del ritmo della vita. Non possiamo tirare lโerba perchรฉ cresca piรน in fretta, non possiamo costringere una persona a capire cose che solo con lโesperienza potrร maturare dentro di sรฉ. Cosรฌ fa Dio con noi: attende pazientemente che raggiungiamo quella consapevolezza che ci permette di aderire a Lui.
โCosรฌ รจ il regno di Dioโ: il regno di Dio รจ una realtร piccola che si espande senza che noi facciamo nulla. Il contadino semina, ma poi, la crescita non dipende piรน da lui: sarebbe stoltezza andare a scavare per vedere quanto il seme si sta sviluppando.
Noi cristiani abbiamo la certezza della venuta del Regno di Dio e in vista di questo operiamo per gettare il seme della Parola nel solco del cuore degli uomini. Lo facciamo con lโannuncio e con la testimonianza silenziosa, consapevoli che la feconditร non dipende da noi.
โCome un uomo che getta il semeโ: lโagricoltore esperto conosce il processo della crescita. Sa che senza la sua semina il terreno non produrrร nessun raccolto. Vede giร la messe pronta per il raccolto, anche quando gli estranei colgono solo un terreno brullo. Attende con pazienza il risultato del suo impegno, che รจ nelle mani del Creatore, lโUnico padrone.
- dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo
La parabola di Gesรน ci esorta a confidare, anche nel buio della notte. Ci insegna che non รจ lโazione indaffarata che egli vuole da noi, ma lโabbandono fiducioso alla potenza del Padre, che opera sempre, soprattutto lร dove noi non siamo in grado di fare nulla. Il bene ha in sรฉ una forza inarrestabile che porterร certamente frutto.
Il Vangelo ha unโefficacia sicura che non coincide con lโefficienza, che viene tanto declamata oggigiorno. Il credente sta tranquillo perchรฉ sa che la salvezza viene da Dio, lโUnico Signore di tutto e di tutti. โNon abbiate paura e vedrete la salvezza che il Signore oggi opera per voi. Il Signore combatterร per voi, e voi starete tranquilliโ (Esodo 14,14): sono le parole che Mosรจ dice al popolo che si trova coi nemici alle calcagna e il mare davanti.
La Parola esorta sempre allโabbandono in Dio: โNella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nellโabbandono confidente sta la vostra forzaโ (Isaia 30,15).
Le inquietudini sono segno di sfiducia, provocano agitazione e non approdano a nulla: โMa gli empi sono come il mare agitato, quando non si puรฒ calmare e le sue acque caccian fuori fango e pantano. Non vโรจ pace per gli empi, dice il mio Dioโ (Isaia 57, 20-21).
โDorma o vegli, di notte o di giornoโ: lโuomo ha bisogno del riposo prima di affrontare la fatica del giorno. In questo piccolo versetto รจ nascosto il contrasto tra la morte e la vita, tra il sonno e la veglia, tra lโinattivitร fiduciosa in Dio e lโoperositร ansiosa.
โIl seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non saโ: non sono le opere dellโuomo che producono il raccolto, ma la potenza insita nel seme. ร un prodigio incomprensibile allโuomo, tanto รจ grande. ร Gesรน stesso il seme che Dio getta nel campo della storia. Ha bisogno della passivitร della terra feconda del nostro cuore accogliente, della pazienza che attende con fiducia e speranza la realizzazione delle promesse.
ร velata la straordinarietร della risurrezione: come il contadino si stupisce nel vedere germinare la pianta dal terreno, cosรฌ sono piene di stupore le donne nel trovare la tomba vuota. Come dal seme sepolto nella terra scaturisce la vita, cosรฌ dal sepolcro si erge vittorioso il Risorto.
- Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga;
Gesรน con questi dettagli spiega che la crescita avviene gradualmente, con il trascorrere del tempo.
โSpontaneamenteโ: il termine greco significa โper impulso proprio, per azione spontaneaโ. Il seme non fa uno sforzo per crescere. Si sgonfia, sembra morire, invece produce vita, ma senza concorrere volontariamente a tutto il processo. Possiede una virtรน intrinseca.
โPrima uno steloโ: lo stelo si confonde con lโerba, ma lโocchio esperto lo sa distinguere.
โPoi una spigaโ: vedendo la spiga giร si spera nel frutto, anche se ci vuole ancora tempo perchรฉ maturi e dia il grano buono.
โPoi grano pieno nella spigaโ: si parla del frutto maturo che cresce senza concorso umano.
- e quando il frutto รจ maturo, subito egli manda la falce, perchรฉ รจ arrivata la mietituraโ.
Finalmente la messe รจ matura ed รจ giunto il tempo del raccolto. Il contadino miete con gioia il raccolto, atteso con pazienza, senza affrettarne lโora.
Ricordiamoci anche noi oggi che la storia รจ in mano a Dio. Egli la conduce con pazienza ad un fine di salvezza, vincendo il male e le potenze umane.
- Diceva: ยซA che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo?
Gesรน cerca lโimmagine piรน adatta per descrivere la grandezza del regno di Dio e lo fa ponendo una domanda retorica, per suscitare lโattenzione dellโuditorio.
- ร come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, รจ il piรน piccolo di tutti i semi che sono sul terreno;
Inizia il secondo racconto di questo brano. Gesรน prende ad esempio il seme di senape: รจ molto piccolo, ma cresce in breve tempo, al punto da diventare un arbusto grande. Per questo lo paragona al regno di Dio: realtร piccola, ma che si espande rapidamente.
Mentre gli uomini cercano di emergere a qualsiasi costo, Gesรน addita la piccolezza quale caratteristica sua personale: Egli รจ venuto a dare la vita per tutti. Lui, il primo, si รจ fatto lโultimo; Lui, il piรน grande, si รจ fatto il piรน piccolo.
Cosรฌ noi, suoi discepoli, siamo chiamati a scegliere la logica di Gesรน: abbassarsi per innalzarsi, nascondersi per emergere, essere piccoli per diventare grandi, patire per risorgere. La grandezza di Dio, infatti,รจ lโAmore, che si fa piccolo per donarsi.
Anche la Parola di Dio sembra una piccola cosa, ma quando รจ seminata diventa feconda e puรฒ svilupparsi in modo prodigioso. Questa fede ci consente di operare senza timore, certi che il risultato non รจ nelle nostre mani, ma รจ sicuro perchรฉ รจ nelle Mani di Dio.
- ma, quando viene seminato, cresce e diventa piรน grande di tutte le piante dellโorto e fa rami cosรฌ grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombraยป.
Questo versetto allude allโalbero citato nel libro di Daniele, simbolo del regno universale di Dio: โIo stavo guardando ed ecco un albero di grande altezza in mezzo alla terra. Quellโalbero era grande, robusto, la sua cima giungeva al cielo e si poteva vedere fin dallโestremitร della terra. I suoi rami erano belli e i suoi frutti abbondanti e vi era in esso da mangiare per tutti. Le bestie della terra si riparavano alla sua ombra e gli uccelli del cielo facevano il nido fra i suoi rami; di lui si nutriva ogni viventeโ. (Daniele 4:6-9).
โFa rami cosรฌ grandiโ: simili alla pianta di senape che ospita gli uccelli, che si nutrono dei suoi semi, cosรฌ i bracci dellโalbero della croce abbracciano il mondo intero.
Gesรน ci parla della vita che trionfa dove tutto sembra secco e sterile. Cosรฌ avviene quando Cristo risorge dal sepolcro. ร la vittoria della vita! Cosรฌ Gesรน risorge anche oggi quando, attraverso noi, puรฒ continuare ad amare e a salvare il mondo, anche dove sembra che tutto sia perduto.
โGli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombraโ: secondo alcune interpretazioni gli uccelli del cielo sono i pagani che si avvicinano al Regno. Ma gli alberi siamo anche noi quando accogliamo chi ha bisogno, chi รจ senza speranza, chi รจ scartato dalla societร : โSe tu hai aiutato anche uno solo a stare un poโ meglio, la tua vita si รจ realizzataโ (Papa Francesco).
- Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano
Gesรน semina con semplicitร la Parola, la quale viene accolta secondo la capacitร di comprensione dellโuditorio. Chi non comprende รจ perchรฉ prevenuto suoi confronti. Utilizzando tanti e vari esempi Gesรน riesce a far comprendere meglio il suo messaggio: lโamore eterno del Padre per ciascuno di noi.
- Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni
Le parabole possono essere comprese solo se la persona che le ascolta si fa coinvolgere. Il Vangelo ci presenta la folla che rimane colpita dal messaggio di Gesรน, mentre ciรฒ non avviene per le autoritร religiose, che lo ascoltano solo per coglierlo in flagrante.
Quando Gesรน parla induce gli ascoltatori a cambiare il loro modo di pensare. Va sempre controcorrente, annuncia una novitร , un cambiamento del modo di vivere, di sentire, di giudicare e di operare. Parte dalla concretezza della realtร , la osserva con attenzione e la rielabora, cosรฌ da essere vicino al vissuto della gente. La folla lo capisce perchรฉ vive le realtร della vita e riceve da Gesรน il segreto per capire il senso delle cose, degli eventi, il fine ultimo dellโuomo.
Anche a noi รจ dato di capire nella misura in cui siamo aperti a lasciarci cambiare il cuore da ciรฒ che ascoltiamo.
โIn privato, ai suoi discepoliโ: i discepoli hanno desiderio di capire piรน in profonditร la Parola che Gesรน annuncia, hanno bisogno di superare i loro dubbi; pertanto Egli, in disparte, spiega loro il senso del suo messaggio.
Se meditiamo a lungo la Parola, il Signore rivela cose che non capiremmo ad una lettura superficiale.
Forti di questa Parola, discepoli e discepole, poveri e illetterati, hanno evangelizzato il mondo. Conserviamo sempre la speranza, sogniamo messi abbondanti quando nessuno vede neanche un filo dโerba. Ricordiamoci che Dio รจ sempre allโopera, nel profondo del cuore di ogni uomo, nonostante gli sbagli, i peccati, i dubbi, le violenze, le guerre. In una societร malata perchรฉ ha dimenticato il Signore, vedremo sbocciare i fiori di un nuovo giardino, spuntare le spighe di un nuovo raccolto, splendere lโalba di un nuovo giorno. Sรฌ, perchรฉ Dio รจ novitร , รจ positivitร , รจ Vita, รจ Amore.
Non temiamo se siamo pochi e deboli: dobbiamo agire spinti dalla potenza di Dio che sbriciola le forze del mondo con la debolezza dellโamore. Egli attende solo che abbiamo fiducia nella sua potenza, che puรฒ fare cose grandi nella debole piccolezza del nostro niente, consegnata senza riserve a Lui.
Suor Emanuela Biasiolo
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Ez 17, 22-24; Sal 91; 2 Cor 5, 6-10; Mc 4, 26-34
Mc 4, 26-34
Dal Vangelo secondo Marco
26Diceva: ยซCosรฌ รจ il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; 27dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. 28Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; 29e quando il frutto รจ maturo, subito egli manda la falce, perchรฉ รจ arrivata la mietituraยป.
30Diceva: ยซA che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? 31ร come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, รจ il piรน piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; 32ma, quando viene seminato, cresce e diventa piรน grande di tutte le piante dellโorto e fa rami cosรฌ grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombraยป.
33Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. 34Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 17 โ 23 Giugno 2018
- Tempo Ordinario XI
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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