Commento al Vangelo del 17 Giugno 2018 – Ileana Mortari (Teologa)

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Il regno di Dio

Le due parabole del vangelo odierno costituiscono, insieme ad una precedente (vv.3-20), le โ€œparabole del semeโ€, in pratica il discorso in parabole del vangelo marciano.

La parabola รจ un elemento tipico del discorso di Gesรน: non รจ un discorso immediato, da interpretare alla lettera; si serve di paragoni e similitudini e, poichรฉ Dio rispetta la libertร  degli uomini, ha la prerogativa di risultare luminosa per chi ha il cuore aperto al mistero di Dio; mentre rimane enigmatica e oscura per chi non รจ interessato al Signore e ha lโ€™animo ingombro da altre attrattive.

Nella fattispecie le tre parabole di Marco si riferiscono al Regno di Dio, tematica fondamentale del Nuovo Testamento, che รจ il caso di illustrare (per quanto รจ possibile nello spazio di sole due pagine!), inserendo a tempo debito il riferimento alle due parabole della odierna pericope evangelica.

Sulla scorta di Giovanni Barberis, mi pare utile e chiara la seguente illustrazione del tema in oggetto.

La regalitร  di Dio nei confronti di Israele si manifesta in modo radicalmente diverso rispetto alle varie forme di potere degli uomini. Dio non รจ un despota, ma esprime la sua signoria nel prendersi cura del popolo, nel proteggerlo dai nemici, nel riunirlo come fa il pastore con il suo greggeโ€ฆ..Lo stesso re di Israele non governa per autoritร  propria, ma in nome di Dio.

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Con il crollo della monarchia, e grazie alla predicazione dei profeti, la grande speranza della nazione giudaica si rivolge al Messia attraverso il quale si instaurerร  definitivamente la sovranitร  di Dio. Allora il regno di Dio abbraccerร  tutte le nazioni.

Gesรน di Nazaret sarร  questo Messia e farร  del regno, realtร  essenzialmente soprannaturale,

lโ€™oggetto principale della sua predicazione.> Basti pensare che la formula โ€œregno di Dioโ€ o โ€œregno dei cieliโ€ ricorre piรน di 160 volte nel Nuovo Testamento.

Ma il Nazareno va ben oltre quel messianismo politico-nazionalista che dominava allโ€™epoca, quando ci si aspettava un Messia che avrebbe liberato Israele dai Romani e ristabilito il regno di Davide: il regno di cui Egli parla designa piuttosto unโ€™azione, cioรจ la signoria di Dio nel pieno del suo concreto esercizio, la sua regalitร  efficace e benefica, il Suo amore misericordioso e universale, il Suo intervento salvifico e risolutore, che stabilirร  definitivamente giustizia, pace, bontร  e armonia sulla terra.

Tale signoria-attivitร  di Dio cresce tra gli uomini, si estende misteriosamente, silenziosamente, ma con sicurezza: รจ quanto emerge dalle due parabole del vangelo odierno.

La prima parla di un seme che cresce da solo. Eโ€™ verosimile che un contadino non faccia niente per accudire a tale seme? Forse no; ma la ragione รจ che Marco vuole porre lโ€™accento su ciรฒ che avviene โ€œautomร teโ€= spontaneamente, da parte della terra: una crescita che ha del prodigioso; del resto proprio questo sgorgare della pianta dal seme ha sempre stupito lโ€™uomo; fuor di metafora, Marco ci dice una cosa bellissima: indipendentemente dalle sciocchezze che fanno gli uomini, il Regno di Dio โ€“ cioรจ la Sua azione benefica – cresce e lo ritroviamo in tutti quegli elementi positivi di bontร , altruismo, giustizia, generositร , servizio, abnegazione, amore, lealtร โ€ฆโ€ฆ..che avvengono dentro e anche fuori la Chiesa. Questo perchรฉ il Regno di Dio, pur se richiede la collaborazione dellโ€™uomo, รจ anzitutto grazia e dono, che vanno accolti e, nonostante gli attacchi del male, esso giungerร  sicuramente al compimento per la forza irresistibile e misteriosa che lo sostiene.

Anche la seconda parabola parla di un regno che cresce, ma facendo risaltare ancora di piรน il contrasto tra umili e nascosti inizi (il granello di senape รจ il piรน piccolo di tutti i semi del terreno) e lโ€™effetto prodigioso della crescita (diventa la pianta piรน grande e ricca di rami dellโ€™orto). Fuor di metafora: nonostante gli umili inizi dellโ€™azione di Dio nella persona e nellโ€™opera di Gesรน, la sua manifestazione finale condurrร  tutta la storia umana nella piena giustizia, pace e libertร .

Lโ€™intervento divino si rivela e si attua nella storia attraverso la parola, lโ€™azione e la persona di Gesรน. Allora accogliere il Regno รจ accogliere Gesรน e la sua azione: vittoria sui demoni, guarigioni di ammalati, resurrezione dei morti, perdono dei peccati e misericordia verso tutti gli uomini, che โ€“ grazie al Messia โ€“ potranno addirittura partecipare alla vita stessa di Dio.

Cโ€™รจ perรฒ un passo nel 1ยฐ vangelo che chiarisce ulteriormente il rapporto tra lโ€™uomo e Dio:

ยซNon chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerร  nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontร  del Padre mio, che รจ nei cieliยป (Mt 7,21). Fare la volontร  di Dio viene solitamente inteso come un doversi espropriare del proprio libero arbitrio, per eseguire โ€œmacchinalmenteโ€ quanto comanda il Signore Dio.

Ma non รจ cosรฌ.

Unโ€™interessante riflessione di Joseph Ratzinger (alle pagg.176-7 di โ€œGesรน di Nazaretโ€) puรฒ aiutarci a capire correttamente la pagina evangelica: <โ€œRegno di Dioโ€ significa โ€œsignoria di Dioโ€ e ciรฒ significa che la sua volontร  รจ assunta come criterio. Eโ€™ questa volontร  che crea giustiziaโ€ฆ..Ecco perchรฉ Salomone chiede a Dio โ€œun cuore docileโ€ per essere in grado di rendere giustizia e distinguere il bene dal male; โ€œun cuore docileโ€ proprio perchรฉ sia Dio e non lui a regnare, perchรฉ, se non si รจ in perfetta sintonia con Dio, non si puรฒ esercitare la vera giustiziaโ€ฆโ€ฆCosรฌ il regno di Dio viene attraverso il โ€œcuore docileโ€. Allora la preghiera piรน importante che si puรฒ fare perchรฉ venga il regno di Dio รจ: โ€œFacci tuoi, Signore! Vivi in noi! Faโ€™ che โ€œDio sia tutto in tuttiโ€ (cfr. 1ยฐCor.15,26-28)>

A questo punto possiamo affermare che โ€œRegno di Dioโ€ รจ anche lโ€™insieme degli uomini, pensieri e azioni in cui regna la volontร  di Dio. E questa volontร  consiste in: bene, amore, giustizia, libertร , fratellanza, solidarietร  universale. Purtroppo รจ sotto gli occhi di tutti quanto nel corso della storia il male sia diffuso e sembri prevalere sul bene; il regno di Dio spesso รจ davvero nascosto o allโ€™apparenza sconfitto. Il fatto รจ che la manifestazione piena del Regno รจ rimandata oltre il tempo, quando il Cristo glorioso vincerร  definitivamente il male e la morte e โ€œconsegnerร  il Regno a Dio Padreโ€ (1ยฐ Cor.15,24). Allora la signoria di Dio sarร  definitiva e universale e gli uomini saranno pienamente ed eternamente salvi.

Certamente si potrebbe continuare a citare ed esaminare un gran numero di altri passi evangelici, che lascio al vostro studio; comunque 4 di essi sono spiegati nel mio sito www.chiediloallateologa.it in risposta ad una domanda sul โ€œRegno di Dioโ€ (cliccare il link โ€œLe vostre domandeโ€).

Ileana Mortari – Sito Web

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X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO B

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Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3, 20-35

In quel tempo Gesรน entrรฒ in una casa e di nuovo si radunรฒ una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: “รˆ fuori di sรฉ”.
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: “Costui รจ posseduto da Beelzebรนl e scaccia i demรฒni per mezzo del capo dei demรฒni”. Ma egli li chiamรฒ e con parabole diceva loro: “Come puรฒ Satana scacciare Satana? Se un regno รจ diviso in se stesso, quel regno non potrร  restare in piedi; se una casa รจ divisa in se stessa, quella casa non potrร  restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed รจ diviso, non puรฒ restare in piedi, ma รจ finito. Nessuno puรฒ entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrร  saccheggiargli la casa. In veritร  io vi dico: tutto sarร  perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrร  bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarร  perdonato in eterno: รจ reo di colpa eterna”. Poichรฉ dicevano: “รˆ posseduto da uno spirito impuro”.
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: “Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano”. Ma egli rispose loro: “Chi รจ mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perchรฉ chi fa la volontร  di Dio, costui per me รจ fratello, sorella e madre”.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

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