Matteo riporta 8 beatitudini: Luca 4 con i 4 contrari; in Matteo Gesù sale sul monte, in Luca Gesù scende al piano; in Matteo Gesù usa la terza persona, in Luca usa la seconda plurale, personalizzata.
«Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente. Ed egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete, perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».
Geremia dice: “Beato l’uomo che confida nel Signore… è come pianta lungo l’acqua… Ma, Guai all’uomo che confida nell’uomo, si dissecca come cardo nel deserto.
Il significato del “beati!” va in relazione al “Rallegratevi ed esultate”. Significa una gioia interiore che riempie l’anima, che trabocca fuori in un impeto incontenibile. Potremo dire: “Fortunati voi! Date libero sfogo alla vostra felicità! Perché vostro è il regno di Dio”.
Notiamo che nella Chiesa per diventare canonizzati, scritti nel libro dei santi, il primo passo è “beati”. Il Beato Giuseppe Allamano… era ricolmo di gioia che travasa su chi lo invoca e cerca di imitarlo.
Gesù è mite, e pacificatore e misericordioso e paga di persona e sa piangere, noi cristiani dobbiamo diventare come Lui: poveri (usando tutte le cose terrene come mezzo per salire in cielo), desiderosi di giustizia (quella di Dio), piangere con chi piange, essere perseguitati dal mondo (perché non siamo del mondo).
Gesù non obbliga nessuno a seguirlo contro voglia e nemmeno costringe ad accogliere la sua Parola. I Suoi insegnamenti sono proposte: “se vuoi”. A noi quindi la scelta. La scelta che poi deve essere coerente con la nostra vita. È comodo rifugiarsi nella propria ipocrisia, come maschera che nasconde il profondo dell’anima. La Parola di Dio poi ci invita ad essere chiari e veri sempre e non solo quando ci fa comodo.
L’uomo cerca la felicità senza i confini del mondo; Gesù insegna la felicità che va oltre il mondo. Dobbiamo riconoscere che i veri valori non sono quelli che il mondo apprezza, ma quelli evangelici di unione con Cristo, di amore, di coraggio nelle difficoltà, di speranza nelle situazioni difficili, e di generosità e perdono quando siamo colpiti dall’ingiustizia (Albert Vanhoye).
C’è l’esempio di quando fra Leone chiese a S. Francesco: “padre, io ti prego dalla parte di Dio che tu mi dica dove è perfetta letizia”, e san Francesco così gli rispose: “quando noi saremo a Santa Maria degli Angeli, così bagnati per la pioggia e infangati di loto e afflitti di fame, e picchieremo la porta del luogo e il portinaio verrà adirato… e non ci aprirà… allora se noi tanta ingiustizia e tanto rifiuto sosterremo pazientemente… scrivi che qui è perfetta letizia”.
San Paolo precisa: “perciò mi compiaccio nelle mie infermità… Quando sono debole (di fronte al mondo), è allora che sono forte” (davanti a Dio). (2 Cor 12,10).
In questo senso, riportato da san Luca, Maria SS. dice: “Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote…” (Lc 1,46).
La Vergine Maria apparsa a Lourdes alla piccola pastorella Bernadetta, e a Fatima ai tre pastorelli interceda per noi perché diventiamo sempre più, veri cristiani delle beatitudini.
[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
SESTA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO
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Lc 6, 17. 20-26 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne. Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti». C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.Fonte: La Sacra Bibbia
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