CHARLES DE FOUCAULD
SANTA TRINITÀ – ANNO C
GV 16, 12-15
Mio Dio, ti adoro… Oh! com’è dolce la vita al cenacolo in questi giorni! Oh! com’è nascosta in te! Non è più a Nazareth ed è ancora Nazareth: è a Gerusalemme ed è Nazareth!… Oh! com’è nascosta in te, Gesù, la vita della santa Vergine e quella di santa Maddalena!…
Non è più nascosta in te, visibile sotto la tua forma mortale, ma in te visibile sotto l’apparenza dell’ostia consacrata… Come esse vivono di questo pane! Com’è vera per loro la tua parola: «Colui che mangia me vive di me». Come vivono di te!… Come la santa Eucaristia è la loro vita ormai!
Vivono d’essa ricevendola, adorandola nella loro anima, attendendola; vivono di essa adorandola posta davanti a loro… Quali giornate passano in adorazione davanti a ciò che sanno così bene essere il loro Gesù! Quali momenti passano ricevendo nella loro bocca, nella loro anima, questo beneamato appassionatamente caro!…
Oh! Come sono sprofondate, perdute nella santa ostia posta davanti a loro o nel loro seno! Come il mondo intero è scomparso per loro! Ci sono solo loro e la santa ostia: il resto è un a visione, un sogno, è avvolto da una fitta nebbia: ma l’ostia sfavilla, brilla, illumina; essa sola è visibile ai loro occhi; esse si smarriscono, si perdono in questa vista, in questa contemplazione: sono come in una nuvola, di fronte alla santa ostia, e separate dal resto del mondo…
Così la loro vita è nascosta in Dio, così nascosta che esse vivono, benché in mezzo agli uomini, assolutamente sole con lui… d’altronde cercano tutte e due la solitudine, anche materiale… e se in alcune ore sono al cenacolo con i dodici, ordinariamente esse sono sole, sole insieme a Gesù, nascoste in Lui, perdute in Lui! O madri mie! prendetemi con voi e fate che il mio amore, illuminandosi al vostro, faccia per me, come per voi, una muraglia tra il mondo e me, e che, come voi, viva ovunque in una Nazareth, ovunque nascosto in Gesù, ovunque di una vita nascosta, perduta, sprofondata in Gesù.
«La nostra vita è nascosta in Dio con Gesù», dirà san Paolo. Oh! com’è vero per voi! Fate, madri mie, che sia vero anche per me, che viva con voi nascosto in Gesù-ostia, e vero per tutti gli uomini, per Gesù, in Lui e con Lui.
Traduzione a cura delle Discepole del Vangelo. Fonte