Commento al Vangelo del 16 Dicembre 2018 โ€“ Monastero Matris Domini

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Domenica scorsa abbiamo letto i primi sei versetti del capitolo 3 di Luca, capitolo dedicato per metร  alla predicazione di Giovanni Battista. Come si รจ visto, i versetti 1-6 erano introduttivi, inquadravano la predicazione di Giovanni nella situazione politica e religiosa della Palestina e la connotavano dal punto di vista delle profezie care al popolo di Israele.

I versetti 7-18 invece fanno parlare Giovanni direttamente, ci danno un assaggio della sua predicazione. I primi versetti (7-9), che non vengono letti nella liturgia di questa domenica, ci presentano un Giovanni Battista molto duro. Alle folle che vengono a farsi battezzare dice che sono delle vipere, li minaccia dicendo loro che non basta essere stirpe di Abramo per salvarsi e che ogni albero che non darร  frutto, sarร  tagliato e gettato nel fuoco.

A queste parole cosรฌ forti allora la folla chiede โ€œChe cosa dobbiamo fare?โ€ ed รจ proprio con questa domanda che comincia il vangelo di questa domenica. Giovanni Battista ha un programma di vita per tutti, una via di conversione per le folle, per i pubblicani e i soldati (versetti 10-14). Segue poi la presentazione che il Battista fa di Gesรน: egli impartirร  un battesimo di Spirito santo e fuoco.

Lโ€™attivitร  di Giovanni Battista finisce presto, ai vv. 19-21 Luca ci dice che Erode lo fece imprigionare poichรฉ lโ€™aveva rimproverato per la sua relazione con la cognata. Ai versetti 21-22 vi รจ perรฒ un flash-back, cioรจ il racconto del battesimo di Gesรน insieme a tutto il โ€œpopoloโ€.

Lectio

10Le folle lo interrogavano: โ€œChe cosa dobbiamo fare?โ€.

Come si รจ accennato poco fa, la folla, che ben disposta era andata da Giovanni Battista a ricevere il suo battesimo di conversione, si sente dire delle parole di minaccia e viene esortata a โ€œfare frutti degni di conversioneโ€. Allora i convenuti chiedono al Battista di spiegarsi meglio, cosa devono fare per dare buoni frutti?

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11Rispondeva loro: โ€œChi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettantoโ€.

La risposta di Giovanni ha uno schema ternario, vale quindi come struttura esemplare. Vale per tutti i tempi e per tutte le persone. La prima risposta prende spunto da una situazione molto pratica, coloro che erano venuti al Giordano da Giovanni avevano intrapreso un viaggio molto lungo, avevano bisogno di cibo e dovevano dormire allโ€™aperto. Chi aveva due tuniche e del cibo veniva esortato a condividerlo con i compagni di viaggio. Per Giovanni era importante lโ€™amore del prossimo, giร  in queste situazioni molto concrete.

12 Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: โ€œMaestro, che cosa dobbiamo fare?โ€. 13Ed egli disse loro: โ€œNon esigete nulla di piรน di quanto vi รจ stato fissatoโ€. 14Lo interrogavano anche alcuni soldati: โ€œE noi, che cosa dobbiamo fare?โ€. Rispose loro: โ€œNon maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre pagheโ€.

Gli altri due insegnamenti riguardano delle categorie molto disprezzate allโ€™epoca di Gesรน: i pubblicani e i soldati, entrambi collaboratori dei romani. A costoro Giovanni Battista suggerisce delle cose molto semplici: di continuare pure il loro lavoro, senza perรฒ essere prepotenti e senza approfittare della loro posizione. Quindi la conversione non riguarda tanto il mestiere che uno esercita, ma il cuore, lโ€™orientamento a Dio, il desiderio di incontrare il Signore.

15Poichรฉ il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo,

Il popolo per Luca era ben disposto nei confronti di Gesรน ed era in fervida attesa del Messia. Per rafforzare le sue affermazioni lโ€™evangelista dice poi in modo iperbolico che tutti si chiedevano se Giovanni fosse il Cristo che doveva venire. Qui la tensione dellโ€™attesa diventa sempre piรน alta. Giovanni deve smorzare questa tensione.

16Giovanni rispose a tutti dicendo: โ€œIo vi battezzo con acqua; ma viene colui che รจ piรน forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerร  in Spirito Santo e fuoco.

Giovanni ci parla della sua idea di Messia. Nemmeno lui aveva le idee chiare su chi fosse e cosa avrebbe fatto. Egli pensava a un essere divino, (รจ piรน forte di me) forse a Dio stesso (non sono degno di sciogliergli i sandali: incombenza destinata agli schiavi). Una cosa รจ sicura: il battesimo del Messia sarร  totalmente diverso da quello di Giovanni: sarร  un battesimo di Spirito Santo e fuoco. Il riferimento รจ escatologico: il battesimo porterร  il dono dello Spirito che cambia il cuore dal di dentro (cf. Ez 36,25) oppure darร  un giudizio di condanna, mediante il fuoco devastatore.

Questa idea dello Spirito Santo e fuoco vedrร  un evoluzione. Negli Atti degli Apostoli (At 2,3) il dono dello Spirito Santo si effonderร  proprio sotto forma di lingue di fuoco. Il battesimo di fuoco di Gesรน completa quello di acqua inaugurato da Giovanni.

17Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerร  la paglia con un fuoco inestinguibileโ€.

Questo senso di giudizio continua nel versetto 17: colui che รจ piรน forte viene a distinguere chi ha dato buon frutto e chi non lโ€™ha dato, torna ancora lโ€™idea del fuoco: brucerร  la paglia.

18Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

Il verbo evangelizzare qui non significa annunciare il Vangelo, bensรฌ dare delle buone notizie. Giovanni รจ il precursore ed รจ mandato a preparare le strade a Gesรน, dร  una notizia che rallegra il popolo di Dio che sta aspettando il Messia.

Meditatio

  • Quali sono le cose che Giovanni ti direbbe di fare per dare buoni frutti di conversione?
  • Qual รจ lโ€™idea di Messia presentata da Giovanni? Gesรน sarร  davvero cosรฌ?
  • Qual รจ la buona notizia che Giovanni ci porta in questa domenica?

Preghiamo

(Orazione colletta della 3a domenica di Avvento)

O Dio, fonte della vita e della gioia, rinnovaci con la potenza del tuo Spirito, perchรฉ corriamo sulla via dei tuoi comandamenti e portiamo a tutti gli uomini il lieto annunzio del Salvatore, Gesรน Cristo tuo Figlio. Egli รจ Dioโ€ฆ

A cura delle Monache dellโ€™Ordine dei Predicatori (domenicane) del Monastero Matris Domini

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

III DOMENICA DI AVVENTO โ€“ ANNO C

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 16 dicembre 2018 anche qui.

Lc 3,10-18

In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: ยซChe cosa dobbiamo fare?ยป. Rispondeva loro: ยซChi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettantoยป.
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: ยซMaestro, che cosa dobbiamo fare?ยป. Ed egli disse loro: ยซNon esigete nulla di piรน di quanto vi รจ stato fissatoยป.
Lo interrogavano anche alcuni soldati: ยซE noi, che cosa dobbiamo fare?ยป. Rispose loro: ยซNon maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre pagheยป.
Poichรฉ il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: ยซIo vi battezzo con acqua; ma viene colui che รจ piรน forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerร  in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerร  la paglia con un fuoco inestinguibileยป.

Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

  • 09 โ€“ 15 Dicembre 2018
  • Tempo di Avvento II
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo C
  • Anno: III
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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