Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme.
Certe volte dimentichiamo quale è la missione del Cristiano – e io aggiungerei di ogni uomo e donna – ci perdiamo in tantissimi ragionamenti per spiegare i dogmi della fede e l’importanza di essere partecipativi all’interno delle funzioni religiose o liturgie – di cui adesso facciamo a meno se non in maniera virtuale o televisiva – dimenticando i fondamenti della bellezza di Gesù e del suo messaggio:
– predicare: non è mettersi sul pulpito e parlare di Dio. No! Riguarda la parola e la sua comunione con i gesti … dire con la vita ciò che la parola non può esaurire.. che possiamo cambiare il nostro modo di vedere la vita, che possiamo convertire (cambiare, trasformare, ritornare) i soliti meccanismi con cui affrontiamo la vita che ci nuocciono e trovarne altri che ci avvantaggiano: nelle relazioni, nel lavoro, nei confronti di Gesù e Maria; uscire dai moralismi opprimenti o giudicanti per non far sentire nessuno sbagliato ma ognuno figlio; convertire il nostro modo di vedere Dio: un Dio umano, troppo umano, tanto umano da non far più paura ma tenerezza e tanto vicino da stare “in mezzo” ad ogni evento che ci riguarda. Convertire il nostro sguardo sull’uomo per non essere più antagonisti ma collaboratori: la più grande conversione!
Perdono dei peccati: i nostri per primo; i miei, quelli degli altri.
– Perdonare lo sbaglio mio e degli altri è la più grande risorsa del cuore e della mente e dello spirito: risarcisce il nostro cuore dai cocci degli errori; ristabilisce i corridoi del bene reciproco; getta funi nel futuro; non ci paralizza in eventi ormai passati obnubilando le forme di domani. Il perdono è necessario per non perderci nei meandri della vendetta, del rancore, della gelosia, dell’invidia e dell’orgoglio: e così guardare tutto ma proprio tutto come una minaccia dimenticandoci che l’altro è la ricchezza che ristabilisce la concordia!
Tempo di pasqua, tempo per stupirci di essere uomini e donne amati. Buona giornata!
A cura di p. Antonio Salinaro su Facebook