Il lebbroso guarito che torna a ringraziare Gesรน non solo รจ per i giudei uno straniero, perchรฉ abitante della Samaria, ma per loro รจ anche un eretico, uguale a un pagano e dunque un nemico, perchรฉ i samaritani non riconoscevano la legittimitร del tempio di Gerusalemme e dei suoi sacerdoti.
Ma facciamo un passo indietro. Guardiamo anzitutto a questโuomo prima che alla sua appartenenza religiosa. Prima di essere un samaritano รจ anzitutto un uomo malato che soffre, e non di una malattia qualunque ma di lebbra. Una malattia che gli sfigura il volto e gli deforma il corpo, a causa della quale รจ escluso dalla comunitร umana. Non puรฒ avvicinarsi alle persone e gli รจ impedito di entrare in qualsiasi cittร . La sua non รจ una malattia solo invalidante ma escludente, รจ un appestato e per questo emarginato.
Questa condizione lo porta ad avere fede, cioรจ ad aggrapparsi alla parola del rabbi Gesรน che sta passando. Il malato ha bisogno di chi lo guarisca e poco gli importa che lui, samaritano, debba andare da un sacerdote del tempio di Gerusalemme per essere guarito. La sofferenza della malattia e lโumiliazione dellโesclusione sociale mettono questโuomo in una situazione di veritร : il bisogno radicale di guarire per tornare a vivere rivela lโassurditร delle lotte di religione, la vacuitร dei recinti confessionali, lโinsensatezza di ogni tipo di appartenenza che vive nella logica dellโesclusione di chi non รจ della tua etnia o del tuo gruppo, di chi confessa un altro credo o piรน semplicemente non la pensa come te. La malattia del corpo e dello spirito ha la forza di mettere a nudo ogni contrattazione al progetto e al desiderio di autentica vita umana voluta da Dio.
Tra il tempio di Gerusalemme dei giudei e quello sul monte Garizim dei samaritani si erige il vero tempio che รจ questโuomo che celebra il vero culto tornando con gratitudine da Gesรน che lo ha salvato: โCosรฌ infatti il Padre vuole che siano quello che lo adoranoโ (Gv 4,24).
Il vangelo di oggi e con esso i tanti passi dei vangeli nei quali Gesรน elogia il comportamento e la fede di samaritani, pagani e stranieri, ci annuncia che il destino della veritร evangelica รจ quello di essere sempre straniera sulla faccia della terra. Gesรน รจ nato ed รจ morto da straniero e con lui il suo vangelo. Questo significa che la veritร e la potenza salvifica del vangelo di Cristo non la si potrร mai esaurire in dottrine, appartenenze, confessioni e religioni. Il vangelo รจ pienamente contenuto nel cristianesimo e tuttavia lo deborda infinitamente.
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Il vangelo di oggi ci chiede di combattere la tentazione di dare alla salvezza di Cristo le dimensioni che essa ha assunto nelle nostre definizioni e nella nostra morale. La libertร di questo samaritano corrisponde alla libertร di Dio, quella libertร che ogni religione sarร sempre tentata di addomesticare con la certezza di avere Dio dalla propria parte. In realtร , ogni uomo che respira cerca a modo suo la salvezza e se anche i volti di Dio sono diversi, il desiderio di salvezza dellโuomo รจ uno solo. Lร dove cโรจ desiderio di salvezza cโรจ il vangelo. Anche se sei fuori dal recinto della Chiesa sarai comunque sempre dentro il cuore di Dio!
fratel Goffredo della comunitร monastica di Bose
Dal Vangelo secondo Luca
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesรน attraversava la Samarรฌa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: ยซGesรน, maestro, abbi pietร di noi!ยป. Appena li vide, Gesรน disse loro: ยซAndate a presentarvi ai sacerdotiยป. E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornรฒ indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrรฒ davanti a Gesรน, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesรน osservรฒ: ยซNon ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si รจ trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, allโinfuori di questo straniero?ยป. E gli disse: ยซรlzati e vaโ; la tua fede ti ha salvato!ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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