La liturgia ci fa ascoltare delle pagine difficili della Scrittura: Dn 12 e Mc 13. Il genere letterario che le accomuna รจ quello detto โapocalitticoโ. Non si tratta di profezie sulla fine del mondo, ma sulla constatazione credente della necessitร della fine di un mondo. Questa sottolineatura รจ capitale per non interpretare le parole di Gesรน come una previsione letterale della catastrofe finale.
Oggi, sempre con maggiore insistenza, sembra essere questa la tendenza anche allโinterno di alcune frange ecclesiali: tutto ciรฒ che avviene รจ segno della fine dei tempi. Solo Dio sa quando โsarร quel giorno e quellโoraโ; il credente, tuttavia, sa che lโora decisiva per la propria vita รจ quella che sta vivendo.
Gesรน insegna ai suoi discepoli la capacitร profetica di scorgere nel tempo presente la salvezza di Dio che giunge in un modo misterioso. Il linguaggio apocalittico preferisce iperboli, paradossi, elementi cosmici impressionanti (sole, stelle, e luna). Ma anche la menzione di guerre, angeli/soldati, scontri titanici tra il bene e il male sono nel tipico modo di esprimersi dellโapocalittica.La prima lettura, tratta da Daniele, ne รจ un ulteriore esempio.
Il racconto di Marco si apre con la capitale affermazione: โil tempo รจ compiuto, il regno di Dio รจ vicino! Convertitevi e credete al vangeloโ (1,15). Questo รจ il lieto annuncio del vangelo, spiegato con le parole di Paolo: โla salvezza รจ piรน vicina ora di quando diventammo credentiโ. La salvezza รจ vicina a noi, ci รจ stata donata e ancora oggi รจ davanti a noi. Il Cristo salva lโuomo e lo ama, senza bisogno che si rimandi la decisione dellโaccogliere la salvezza ad un indefinito domani.
Lโaccento alla guerra, alla battaglia, alla lotta futura รจ il modo apocalittico di descrivere la situazione presente. Anche oggi proviamo il dolore e lo sconvolgimento interiore e sociale davanti alla lotta tra il desiderio di un mondo sereno e innervato dโamore e la triste constatazione di quanto siamo lontani da ciรฒ. Quando il sole, che รจ sorto la mattina per illuminare e rendere chiari i passi dellโuomo, viene adombrato dalla violenza e dal sopruso, ci sembra di essere entrati in un buio esistenziale profondo. Lo scoraggiamento e la delusione per la tribolazione possono avere due soluzioni: affidarsi a Dio con fiducia da figli o disperarsi e aspettare che la salvezza sia portata da qualcun altro.
Il richiamo di Gesรน alla figura del figlio dellโUomo (titolo che lui si attribuisce spesso, evitando accuratamente altri titoli regali) rivela il segno vero della salvezza. โFiglio dellโuomoโ รจ lโuomo stesso, lโuomo per eccellenza, lโuomo chiamato a servire Dio e gli uomini. Lโincarnazione e la risurrezione sono il momento della gloria del figlio dellโuomo, sono lโevento capitale da contemplare per vedere la salvezza. โNon passerร questa generazione prima che tutto avvengaโ. Ecco lโaffermazione che ci conferma quanto quelle parole di Gesรน sono per ogni credente nel suo oggi, nella propria situazione vitale.
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Credere al vangelo, che รจ Gesรน nella sua parola e nella sua persona, richiede la necessitร di evitare in qualsiasi modo allarmismi moralistici e spiritualoidi. โImparate dalla pianta di ficoโ รจ lโavvertimento del Maestro per non cercare altrove la salvezza, ma nellโazione di Dio che si attua nella storia, anche quella piรน buia, tormentata, dolorante e ferita.
Fonte: Qumran
XXXIII Domenica del Tempo Ordinario โ Anno B
- Colore liturgico: verde
- Dn 12, 1-3; Sal.15; Eb 10, 11-14. 18; Mc 13, 24-32
Mc 13, 24-32
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซIn quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerร ,
la luna non darร piรน la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dellโuomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderร gli angeli e radunerร i suoi eletti dai quattro venti, dallโestremitร della terra fino allโestremitร del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che lโestate รจ vicina. Cosรฌ anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli รจ vicino, รจ alle porte.
In veritร io vi dico: non passerร questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto perรฒ a quel giorno o a quellโora, nessuno lo sa, nรฉ gli angeli nel cielo nรฉ il Figlio, eccetto il Padreยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net