CHE SETE HAI?
Gesù conosce la vita di questa donna samaritana con i suoi peccati; da Lui non si sente giudicata ma accettata, addirittura, si sente amata. Ha capito che quest’uomo che chiede a lei da bere è l’unico che può riempire il suo cuore e la sua vita infelice e insoddisfatta. Perciò è lei stessa che chiede a Gesù: “Signore, dammi quest’acqua”. L’incontro della samaritana con Gesù cambia la sua vita e si accorge di aver trovato il senso della propria esistenza.
Questo avvenimento di Gesù con la samaritana mi ricorda che la mia consacrazione è frutto proprio di un incontro personale con Gesù, che mi ha fatto sentire amata così come sono. La mia consacrazione è un dono di Dio, è una grazia. Questo dono non è merito mio, ma è frutto del suo sguardo misericordioso su di me.
Nel Centro Oratoriale “Crescere Insieme”, dal mese di settembre 2019, vivo un’esperienza bellissima perché accogliamo bambini dai 6 ai 15/16 anni, provenienti da famiglie disagiate. Com’è vera l’espressione della Samaritana che chiede a Gesù: “Signore dammi quest’acqua”. Si, perché questi nostri bambini hanno bisogno di essere, accolti, amati, accompagnati. L’impegno nostro è di aiutarli a comprendere che tutto può cambiare nella loro vita, se sanno riconoscere che l’unica fonte per dissetare la sete del bisogno è solo Lui, Gesù.
Quindi, stando a contatto con questa realtà, Gesù mi chiede di accogliere questi bambini con lo stesso sguardo che Lui ha rivolto a me, e alla Samaritana: uno sguardo di amore, di comprensione, di accettazione, di bontà, ma soprattutto uno sguardo di misericordia che non giudica perché loro sono oggetto dell’amore infinito di Dio; sono preziosi ai suoi occhi così come lo sono io.
Ringraziamo Suor Maria Sally delle Suore domenicane “Figlie del Santo Rosario di Pompei”, per il commento di oggi.
Trovi il Vangelo di oggi e il testo del commento anche su www.gmpompei.it