Commento al Vangelo del 15 Marzo 2020 โ€“ p. Fernando Armellini

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Padre Fernando Armellini, biblista Dehoniano, commenta il Vangelo di domenica 15 Marzo 2020.
Se sei interessato a tutti i sui commenti al Vangelo, puoi leggerli qui.

3a Domenica di Quaresima   anno A

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Per lunghi anni gli ebrei hanno fatto nel Sinai lโ€™esperienza della sete e dei miraggi, hanno scavato pozzi e sognato una terra dove lโ€™acqua scendesse dal cielo sotto forma di piogge e rugiade, dove sgorgassero sorgenti e scorressero valli.

Nomadi in un deserto desolato, hanno associato le lande assolate e aride alla morte e lโ€™acqua alla vita, alla bellezza, alle benedizioni di Dio; hanno pensato al Signore come a โ€œcolui che comanda alle acque del mare e le spande sulla terraโ€ (Am 5,8).

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Nella Bibbia lโ€™immagine dellโ€™acqua ricorre nei contesti piรน svariati. Lโ€™innamorato contempla lโ€™amata: โ€œFontana che irrora i giardini, pozzo dโ€™acque vive, ruscelli sgorganti dal Libanoโ€ (Ct 4,15); Dio assicura ai deportati un futuro prospero e felice con promesse legate allโ€™acqua: โ€œScaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerร  una palude, il suolo riarso si muterร  in sorgenti dโ€™acquaโ€ (Is 35,6-7; 41,18). Allontanarsi dal Signore significa fare scelte di morte, equivale a rimanere senzโ€™acqua: โ€œHanno abbandonato me sorgente di acqua viva per scavarsi cisterne screpolate che non tengono lโ€™acquaโ€ (Ger 2,13).

Le parole accorate del profeta che invita il suo popolo alla conversione โ€“ โ€œO voi tutti assetati venite allโ€™acquaโ€ (Is 55,1) โ€“ preludono a quelle pronunciate da Gesรน nella spianata del tempio: โ€œChi ha sete venga a me e beva chi crede in meโ€ (Gv 7,38).

รˆ lui la sorgente di acqua pura che sazia ogni sete.

Per interiorizzare il messaggio, ripeteremo:
โ€œDissetaci con la tua acqua Signore, non permettere che ci accostiamo ad altri pozziโ€

Prima Lettura (Es 17,3-7)

3 In quel luogo dunque il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo mormorรฒ contro Mosรจ e disse: โ€œPerchรฉ ci hai fatti uscire dallโ€™Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?โ€. 4 Allora Mosรจ invocรฒ lโ€™aiuto del Signore, dicendo: โ€œChe farรฒ io per questo popolo? Ancora un poco e mi lapideranno!โ€. 5 Il Signore disse a Mosรจ: โ€œPassa davanti al popolo e prendi con te alcuni anziani di Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e vร ! 6 Ecco, io starรฒ davanti a te sulla roccia, sullโ€™Oreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirร  acqua e il popolo berrร โ€. Mosรจ cosรฌ fece sotto gli occhi degli anziani dโ€™Israele. 7 Si chiamรฒ quel luogo Massa e Meriba, a causa della protesta degli israeliti e perchรฉ misero alla prova il Signore, dicendo: โ€œIl Signore รจ in mezzo a noi sรฌ o no?โ€.

Dopo lโ€™uscita dallโ€™Egitto e il passaggio del Mar Rosso il popolo dโ€™Israele, guidato da Mosรจ, si รจ messo in cammino nel deserto per raggiungere la terra promessa. Allโ€™inizio il viaggio รจ stato affrontato con slancio ed entusiasmo. Sicuri della protezione del loro Dio, gli israeliti hanno manifestato la loro riconoscenza, innalzando un canto al Signore che โ€œha mirabilmente trionfato, cavallo e cavaliere ha gettato in mareโ€ (Es 15,1).

Presto perรฒ sono cominciate le difficoltร : il caldo soffocante, la stanchezza, i serpenti, la fame e, soprattutto, la sete. Trovare acqua nel deserto non รจ facile, รจ proprio per mancanza dโ€™acqua che si forma il deserto. Lรฌ non ci sono che pietre e sabbia, qualche acacia, cespugli sparsi, pochi steli dโ€™erba: โ€œQuesto luogo รจ orribile โ€“ grideranno gli israeliti a Mosรจ โ€“ non รจ un luogo dove si possa seminare, non ci sono fichi, non vigne, non melograni e non cโ€™รจ acqua da bereโ€ (Nm 20,5).

Il popolo pensa di essere stato condotto lร  per morire e comincia a dubitare della fedeltร  di Dio alle sue promesse; giunge a sospettare che la liberazione dallโ€™Egitto sia stata un tranello, pensa che Dio non lo voglia condurre alla libertร  e alla vita, ma alla morte. Discute con lui e conclude: รจ necessario metterlo alla prova, lottare, tentarlo, costringerlo in qualche modo a manifestare quello che ha in mente.

Le ultime parole della lettura sono la sintesi della loro provocazione: โ€œMa il Signore รจ in mezzo a noi, sรฌ o no?โ€ (v. 7). Il luogo dove questo episodio รจ accaduto ha preso il nome di Massa-Meriba, due parole che, in ebraico, significano: tentazione-discussione.

A questa sfida Dio risponde a modo suo: non reagisce con castighi e minacce, mostra di capire le fragilitร , le difficoltร , i dubbi e le perplessitร  del suo popolo. Sa che ci sono momenti in cui รจ davvero difficile continuare a credere e fidarsi di lui. Udite le proteste del popolo, invita Mosรจ a impugnare il bastone con cui ha percosso il Nilo e gli ordina di far scaturire acqua dalla roccia.

Perchรฉ ha voluto che questo dono apparisse come un miracolo? Avrebbe potuto risolvere la difficoltร  nel modo piรน semplice e normale: suggerendo la direzione verso lโ€™oasi piรน vicina o indicando il luogo dove scavare un pozzo, cosรฌ anche il popolo avrebbe dato la sua collaborazione alla soluzione del problema. Ha scelto di compiere un segno prodigioso per mostrare agli israeliti che lโ€™acqua non era il risultato dei loro sforzi, del loro impegno, della loro abilitร : era un dono soltanto suo e completamente gratuito.

I commenti rabbinici hanno arricchito questo racconto con tratti leggendari. Uno di questi ci interessa in modo particolare: da quel giornoโ€“ dicevano i rabbini โ€“ la roccia non era piรน rimasta fissa, aveva accompagnato il popolo lungo tutto il peregrinare nel deserto, saliva sui monti e scendeva nelle valli in un perenne zampillare dโ€™acqua. รˆ rilevante questo dettaglio perchรฉ Paolo ha identificato la roccia con Cristo (1 Cor 10,3-4): รจ lui che non cessa di dissetare il popolo di Dio in cammino.

Lโ€™esperienza di Israele che esce dallโ€™Egitto si ripete nella vita di ogni cristiano. Ogni conversione รจ un abbandono della โ€œterra della schiavitรนโ€ e segna lโ€™inizio di un esodo. I primi momenti della nuova vita possono trascorrere abbastanza sereni, soprattutto se si รจ sorretti dalla buona volontร  e dallโ€™entusiasmo e si รจ incoraggiati e aiutati dai fratelli di fede. Poi cominciano, inevitabili, i rimpianti e le nostalgie e, a volte, lโ€™esperienza deludente della vita della comunitร  cristiana.

Compaiono i dubbi, le esitazioni, i tentennamenti e la tentazione di rimettere in causa la scelta fatta. Si sente il bisogno di qualche segno, si pretendono da Dio prove concrete della sua fedeltร .

Non cโ€™รจ da meravigliarsi che giungano questi momenti difficili: sono il segno che si รจ arrivati, come Israeleโ€ฆ a Massa-Meriba. Anche con noi il Signore si mostrerร  paziente. Alla nostra debole fede offrirร  un segno: lโ€™acqua prodigiosa che sgorga da Cristo, il suo Spirito, la sua parola e il suo pane.

Seconda Lettura (Rm 5,1-2.5-8)

1 Giustificati dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesรน Cristo; 2 per suo mezzo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.
5 La speranza poi non delude, perchรฉ lโ€™amore di Dio รจ stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci รจ stato dato.
6 Infatti, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morรฌ per gli empi nel tempo stabilito. 7 Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci puรฒ essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene. 8 Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perchรฉ, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo รจ morto per noi.

In mezzo alle difficoltร  ed alle incertezze della vita, possiamo anche pensare che Dio ci abbia abbandonato e che la nostra speranza non abbia un solido fondamento.

Su che cosa la possiamo basare? Sulle nostre buone opere?

Se cosรฌ fosse, se le benedizioni di Dio dipendessero dai nostri meriti, non potremmo mai essere certi della salvezza, vivremmo costantemente ansiosi e preoccupati perchรฉ siamo consapevoli della nostra debolezza e fragilitร . Sappiamo che facilmente deviamo dal retto cammino.

Paolo oggi ci assicura: la speranza non รจ fondata sulle nostre opere buone, ma sullโ€™amore di Dio, amore che non รจ debole, incostante e insicuro come il nostro. Noi siamo capaci di amare solo i buoni, gli amici, quelli che ci fanno del bene; per questi potremmo, in qualche caso eccezionale, essere anche disposti a sacrificare la vita. Dio รจ diverso. Egli ama gli uomini anche se sono suoi nemici e ne ha dato la prova: mentre essi rifiutavano il suo amore, lo disprezzavano, si tenevano lontani da lui, egli ha inviato loro suo Figlio (v. 7-8). Per questo โ€“ assicura lโ€™Apostolo โ€“ โ€œla nostra speranza non resterร  mai delusaโ€, non perchรฉ noi siamo buoni, ma perchรฉ egli รจ buono (vv. l-2).

Vangelo (Gv 4,5-42)

5 Giunse pertanto ad una cittร  della Samaria chiamata Sicร r, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: 6 qui cโ€™era il pozzo di Giacobbe. Gesรน dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. 7 Arrivรฒ intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesรน: โ€œDammi da bereโ€. 8 I suoi discepoli infatti erano andati in cittร  a far provvista di cibi. 9 Ma la Samaritana gli disse: โ€œCome mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?โ€. I giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. 10 Gesรน le rispose: โ€œSe tu conoscessi il dono di Dio e chi รจ colui che ti dice: โ€œDammi da bere!โ€, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua vivaโ€. 11 Gli disse la donna: โ€œSignore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo รจ profondo; da dove hai dunque questโ€™acqua viva? 12 Sei tu forse piรน grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?โ€. 13 Rispose Gesรน: โ€œChiunque beve di questโ€™acqua avrร  di nuovo sete; 14 ma chi beve dellโ€™acqua che io gli darรฒ, non avrร  mai piรน sete, anzi, lโ€™acqua che io gli darรฒ diventerร  in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eternaโ€. 15 โ€œSignore, gli disse la donna, dammi di questโ€™acqua, perchรฉ non abbia piรน sete e non continui a venire qui ad attingere acquaโ€. 16 Le disse: โ€œVร  a chiamare tuo marito e poi ritorna quiโ€. 17 Rispose la donna: โ€œNon ho maritoโ€. Le disse Gesรน: โ€œHai detto bene โ€œnon ho maritoโ€; 18 infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non รจ tuo marito; in questo hai detto il veroโ€. 19 Gli replicรฒ la donna: โ€œSignore, vedo che tu sei un profeta. 20 I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che รจ Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorareโ€. 21 Gesรน le dice: โ€œCredimi, donna, รจ giunto il momento in cui nรฉ su questo monte, nรฉ in Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perchรฉ la salvezza viene dai giudei. 23 Ma รจ giunto il momento, ed รจ questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e veritร ; perchรฉ il Padre cerca tali adoratori. 24 Dio รจ spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e veritร โ€. 25 Gli rispose la donna: โ€œSo che deve venire il Messia (cioรจ il Cristo): quando egli verrร , ci annunzierร  ogni cosaโ€. 26 Le disse Gesรน: โ€œSono io, che ti parloโ€.
27 In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: โ€œChe desideri?โ€, o: โ€œPerchรฉ parli con lei?โ€. 28 La donna intanto lasciรฒ la brocca, andรฒ in cittร  e disse alla gente: 29 โ€œVenite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?โ€. 30 Uscirono allora dalla cittร  e andavano da lui.
31 Intanto i discepoli lo pregavano: โ€œRabbรฌ, mangiaโ€. 32 Ma egli rispose: โ€œHo da mangiare un cibo che voi non conosceteโ€. 33 E i discepoli si domandavano lโ€™un lโ€™altro: โ€œQualcuno forse gli ha portato da mangiare?โ€. 34 Gesรน disse loro: โ€œMio cibo รจ fare la volontร  di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. 35 Non dite voi: Ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate i vostri occhi e guardate i campi che giร  biondeggiano per la mietitura. 36 E chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perchรฉ ne goda insieme chi semina e chi miete. 37 Qui infatti si realizza il detto: uno semina e uno miete. 38 Io vi ho mandati a mietere ciรฒ che voi non avete lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoroโ€.
39 Molti Samaritani di quella cittร  credettero in lui per le parole della donna che dichiarava: โ€œMi ha detto tutto quello che ho fattoโ€. 40 E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni. 41 Molti di piรน credettero per la sua parola 42 e dicevano alla donna: โ€œNon รจ piรน per la tua parola che noi crediamo; ma perchรฉ noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi รจ veramente il salvatore del mondoโ€.

Giovanni non riferisce mai i fatti della vita di Gesรน nella loro pura materialitร , li rilegge sempre e li utilizza per comporre pagine dense di teologia: non รจ mai agevole stabilire cosa sia realmente accaduto. Il caso della samaritana รจ esemplare: il simbolismo che accompagna tutto il racconto appare tanto evidente, che qualcuno ha addirittura posto in dubbio la storicitร  dellโ€™evento e ha pensato che si tratti di una composizione letteraria dellโ€™evangelista. Noi riteniamo che ci sia stato un incontro di Gesรน con una donna di Samaria, ma il fatto รจ stato poi redatto con il linguaggio, le immagini, i riferimenti biblici con cui si รจ voluto veicolare un messaggio teologico.

Nel nostro commento terremo presenti i due livelli โ€“ quello storico e quello teologico โ€“ concentrando la nostra attenzione sul secondo.

 Anticamente il pozzo era il luogo dove si ritrovavano le persone. Al pozzo si incontravano i pastori che venivano ad abbeverare le loro greggi, si fermavano i commercianti con le loro mercanzie in attesa dei clienti, venivano le donne ad attingere acqua (e magari anche a fare quattro chiacchiereโ€ฆ), si recavano gli innamorati a cercarsi una compagna.

La Bibbia racconta molti di questi incontri al pozzo (suggerisco di leggere i seguenti: Gn 24,10-25; 26,15-25; 29,1-14; Es 2,15-21); quello narrato nel vangelo di oggi ha come protagonisti Gesรน e una donna di Samaria. Il pozzo di cui si parla esiste ancora, si trova lungo la strada che dalla Giudea conduce in Galilea, ha piรน di tremila anni, รจ molto profondo (m. 32) e dร  ancora acqua buona e fresca, come al tempo di Gesรน. Era il luogo dove tutti i viandanti facevano sosta, si ristoravano, ritempravano le forze.

Anche Gesรน, stanco per il viaggio, si siede su questo pozzo. รˆ mezzogiorno, quando arriva una donna ad attingere acqua e Gesรน le chiede da bere.

La meraviglia della donna รจ comprensibile: dallโ€™accento si รจ subito resa conto di avere a che fare con un galileo inviso alla sua gente. Come osa chiedere da bere a lei, una samaritana? Perchรฉ viola la norma severa che proibisce di parlare da soli con donne sconosciute? I rabbini insegnavano che, anche per unโ€™informazione, le parole dovevano essere ridotte al minimo. Celebre lโ€™episodio accaduto a rabbi Josรจ il Galileo che, ad un crocevia, chiese a una donna: โ€œQuale strada porta a Luz?โ€. Riconosciutolo, la donna rispose: โ€œHai parlato troppo con una donna, dovevi dire: โ€œLuz?โ€.

Essendo questa la mentalitร , si spiega anche la meraviglia dei discepoli che, al ritorno dal villaggio dove si sono recati per acquistare cibo, trovano Gesรน che parla con una samaritana.

Lโ€™atteggiamento libero del Maestro offre uno spunto di riflessione, anche se marginale rispetto al tema del brano. Gesรน esige dai discepoli la purezza di cuore e di intenzioni; รจ addirittura severo su questo punto: โ€œChi guarda una donna per desiderarla, ha giร  commesso adulterio con lei nel suo cuoreโ€ (Mt 5,28), ma si comporta in modo libero e rifiuta ogni forma di discriminazione.

 Dopo questa introduzione, veniamo alla parte centrale del brano, cioรจ al dialogo fra Gesรน e la samaritana (vv. 7-26).

รˆ importante capire chi รจ questa donna.

Il modo come lโ€™evangelista la presenta lascia chiaramente trasparire la sua volontร  di trasformarla in simbolo.

Proviamo a identificarla: non ha nome, non si dice da dove venga, lโ€™unico elemento che la definisce รจ โ€œsamaritanaโ€, che equivale a eretica, infedele a Dio. Chi puรฒ essere?

Viene al pozzo e nella Bibbia il pozzo โ€“ lo abbiamo rilevato โ€“ รจ spesso il luogo dellโ€™incontro fra innamorati che poi finiscono per sposarsi. Curioso รจ il fatto che, per lasciare soli Gesรน e la donna, lโ€™evangelista, in modo abbastanza goffo e poco verosimile, allontani tutti i discepoli con la scusa della โ€œprovvista di ciboโ€ (v. 8).

Chi rappresentano allora i due โ€œinnamoratiโ€ al pozzo?

Nellโ€™AT si parla spesso del popolo dโ€™Israele come della sposa alla quale il Signore si รจ legato con affetto indefettibile (si tenga presente che Israele, in ebraico, รจ femminile). Queste nozze non hanno avuto esito felice. Lโ€™innamoramento era iniziato nel deserto, dove Dio e Israele avevano vissuto esperienze indimenticabili. A questi momenti il Signore ripensava con nostalgia: โ€œMi ricordo di te, dellโ€™affetto della tua giovinezza, dellโ€™amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel desertoโ€ (Ger 2,2). Poi erano cominciate le infedeltร  della sposa, i suoi tradimenti, le sue infatuazioni per gli amanti, il rimpianto per gli dรจi dellโ€™Egitto, lโ€™adorazione dei Baal dei cananei, i flirts con le divinitร  degli assiri, dei babilonesi, dei persiani ed infine anche dei romani, provocando la gelosia del suo sposo.

Quale sarร  la reazione del Signore? Il ripudio, il divorzio, il castigo?

Non se ne parla nemmeno: โ€œViene forse ripudiata la donna sposata in gioventรน? โ€“ dice il tuo Dio โ€“ Per un breve istante ti ho abbandonata, ma ti riprenderรฒ con immenso amoreโ€ (Is 54,6-7). Il Signore sceglierร  unโ€™altra soluzione. A costo di umiliarsi davanti alla sposa infedele, riprenderร  a corteggiarla, perchรฉ lโ€™unico suo obiettivo รจ riconquistarla: โ€œEcco, la attirerรฒ a me, le parlerรฒ al cuoreโ€ฆ Canterร  come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscรฌ dal paese dโ€™Egittoโ€ (Os 2,16-17).

A questo punto lโ€™identificazione della samaritana รจ scontata: รจ la sposa Israele, con alle spalle tutta la sua storia di amori e di adulteri; ha avuto tanti โ€œmaritiโ€ e quello che ha ora non รจ il suo sposo. Al pozzo Gesรน la incontra e vuole ricondurla al suo primo, unico vero amore, il Signore.

Alla luce di questo simbolismo sponsale, acquistano significato anche i dettagli apparentemente marginali del racconto. Anzitutto la strana annotazione: Gesรน doveva passare per la Samaria; dal punto di vista geografico non era affatto obbligato a passare: si trovava al Giordano (Gv 3,22) e sarebbe stato molto piรน semplice per lui risalire lungo il fiume. Il โ€œdovevaโ€ non puรฒ che riferirsi al bisogno irresistibile dello sposo โ€“ Dio โ€“ che non riesce a fare a meno di incontrare lโ€™amata.

Era stanco per il viaggio. รˆ lโ€™unica volta che nel vangelo si accenna alla stanchezza di Gesรน e non รจ certo per ragguargliarci sulla sua resistenza fisica. Il dettaglio รจ stato introdotto per richiamare il lungo viaggio, la distanza infinita che il Signore ha dovuto percorrere per ritrovare la sposa che lo aveva abbandonato: dalle altezze del cielo รจ venuto sulla terra; mosso da una passione incontenibile, infinita, รจ sceso fin nellโ€™abisso piรน profondo alla ricerca dellโ€™amata. Nessuna distanza, nessuna difficoltร , nessuna fatica lo ha scoraggiato. Il pensiero va spontaneamente allโ€™inno della Lettera ai filippesi: โ€œEgli che era di natura divinaโ€ฆ svuotรฒ se stesso, assumendo la condizione di servoโ€ฆ divenendo simile agli uomini, umiliรฒ se stessoโ€ฆ fino alla morte di croceโ€ (Fil 2,6-8).

Siamo cosรฌ introdotti nel tema centrale del dialogo fra Gesรน e la samaritana.

I discepoli sono andati alla ricerca del cibo materiale; la donna รจ venuta ad attingere acqua al pozzo. A tutti Gesรน offre invece un cibo e unโ€™acqua che essi non conoscono (vv. l0.32).

La sete della samaritana รจ il simbolo dei bisogni piรน intimi che tormentano il cuore della sposa-Israele: il bisogno di pace, di amore, di serenitร , di speranza, di felicitร , di sinceritร , di coerenza, di Dio. Sono questi i bisogni che ogni uomo sperimenta.

Lโ€™acqua del pozzo indica i tentativi e le astuzie che lโ€™uomo mette in atto per placare questa sete che nessuna โ€œcosaโ€ materiale riesce a soddisfare.

Lโ€™acqua viva che Gesรน promette รจ di altro tipo, รจ lo spirito di Dio, รจ quellโ€™amore che riempie i cuori. Chi si lascia guidare da questo Spirito ottiene la pace e non ha bisogno dโ€™altro.

La donna di Samaria, allโ€™inizio del dialogo, pensava allโ€™acqua materiale, non sospettava neppure che potesse esisterne unโ€™altra. Un poโ€™ alla volta, perรฒ, ha cominciato a percepire e ad accogliere la proposta di Gesรน. La sua progressiva scoperta รจ sottolineata con cura dallโ€™evangelista. Allโ€™inizio, per lei, Gesรน รจ un semplice viandante giudeo (v. 9); poi diviene un signore (v. 11); poi un profeta (v. 19); in seguito รจ il messia (vv. 25-26); infine, con tutto il popolo, lo proclama Salvatore del mondo (v. 42).

Attraverso il cammino spirituale della donna di Samaria, Giovanni vuole far intuire ai cristiani delle sue comunitร  il percorso proposto a ogni discepolo. Prima di incontrare Cristo lโ€™uomo รจ preoccupato unicamente degli aspetti materiali della vita. Sono realtร  importanti, anche indispensabili, ma non bastano, non possono costituire lโ€™obiettivo unico e ultimo della vita. Solo chi incontra Cristo, chi scopre che egli รจ il โ€œsalvatore del mondoโ€ e accoglie il dono della sua acqua, sente che ogni fame e ogni sete possono essere saziate.

Lโ€™ultima parte del vangelo (vv. 28-41) presenta la conclusione del cammino spirituale della samaritana e di ogni discepolo. Cosa fa questa donna dopo aver incontrato Cristo? Abbandona la brocca (non le serve piรน perchรฉ ormai ha trovato unโ€™altra acqua!) e corre ad annunciare ad altri la sua scoperta e la sua felicitร .

รˆ lโ€™invito a divenire missionari, apostoli, catechisti, a raccontare a tutti la gioia e la pace che prova chi incontra il Signore e beve la sua acqua.

Fonte โ€“ Settimana News


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