Padre Fernando Armellini, biblista Dehoniano, commenta il Vangelo di domenica 15 Marzo 2020.
Se sei interessato a tutti i sui commenti al Vangelo, puoi leggerli qui.
Per lunghi anni gli ebrei hanno fatto nel Sinai lโesperienza della sete e dei miraggi, hanno scavato pozzi e sognato una terra dove lโacqua scendesse dal cielo sotto forma di piogge e rugiade, dove sgorgassero sorgenti e scorressero valli.
Nomadi in un deserto desolato, hanno associato le lande assolate e aride alla morte e lโacqua alla vita, alla bellezza, alle benedizioni di Dio; hanno pensato al Signore come a โcolui che comanda alle acque del mare e le spande sulla terraโ (Am 5,8).
- Pubblicitร -
Nella Bibbia lโimmagine dellโacqua ricorre nei contesti piรน svariati. Lโinnamorato contempla lโamata: โFontana che irrora i giardini, pozzo dโacque vive, ruscelli sgorganti dal Libanoโ (Ct 4,15); Dio assicura ai deportati un futuro prospero e felice con promesse legate allโacqua: โScaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerร una palude, il suolo riarso si muterร in sorgenti dโacquaโ (Is 35,6-7; 41,18). Allontanarsi dal Signore significa fare scelte di morte, equivale a rimanere senzโacqua: โHanno abbandonato me sorgente di acqua viva per scavarsi cisterne screpolate che non tengono lโacquaโ (Ger 2,13).
Le parole accorate del profeta che invita il suo popolo alla conversione โ โO voi tutti assetati venite allโacquaโ (Is 55,1) โ preludono a quelle pronunciate da Gesรน nella spianata del tempio: โChi ha sete venga a me e beva chi crede in meโ (Gv 7,38).
ร lui la sorgente di acqua pura che sazia ogni sete.
Per interiorizzare il messaggio, ripeteremo:
โDissetaci con la tua acqua Signore, non permettere che ci accostiamo ad altri pozziโ
Prima Lettura (Es 17,3-7)
3 In quel luogo dunque il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo mormorรฒ contro Mosรจ e disse: โPerchรฉ ci hai fatti uscire dallโEgitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?โ. 4 Allora Mosรจ invocรฒ lโaiuto del Signore, dicendo: โChe farรฒ io per questo popolo? Ancora un poco e mi lapideranno!โ. 5 Il Signore disse a Mosรจ: โPassa davanti al popolo e prendi con te alcuni anziani di Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e vร ! 6 Ecco, io starรฒ davanti a te sulla roccia, sullโOreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirร acqua e il popolo berrร โ. Mosรจ cosรฌ fece sotto gli occhi degli anziani dโIsraele. 7 Si chiamรฒ quel luogo Massa e Meriba, a causa della protesta degli israeliti e perchรฉ misero alla prova il Signore, dicendo: โIl Signore รจ in mezzo a noi sรฌ o no?โ.
Dopo lโuscita dallโEgitto e il passaggio del Mar Rosso il popolo dโIsraele, guidato da Mosรจ, si รจ messo in cammino nel deserto per raggiungere la terra promessa. Allโinizio il viaggio รจ stato affrontato con slancio ed entusiasmo. Sicuri della protezione del loro Dio, gli israeliti hanno manifestato la loro riconoscenza, innalzando un canto al Signore che โha mirabilmente trionfato, cavallo e cavaliere ha gettato in mareโ (Es 15,1).
Presto perรฒ sono cominciate le difficoltร : il caldo soffocante, la stanchezza, i serpenti, la fame e, soprattutto, la sete. Trovare acqua nel deserto non รจ facile, รจ proprio per mancanza dโacqua che si forma il deserto. Lรฌ non ci sono che pietre e sabbia, qualche acacia, cespugli sparsi, pochi steli dโerba: โQuesto luogo รจ orribile โ grideranno gli israeliti a Mosรจ โ non รจ un luogo dove si possa seminare, non ci sono fichi, non vigne, non melograni e non cโรจ acqua da bereโ (Nm 20,5).
Il popolo pensa di essere stato condotto lร per morire e comincia a dubitare della fedeltร di Dio alle sue promesse; giunge a sospettare che la liberazione dallโEgitto sia stata un tranello, pensa che Dio non lo voglia condurre alla libertร e alla vita, ma alla morte. Discute con lui e conclude: รจ necessario metterlo alla prova, lottare, tentarlo, costringerlo in qualche modo a manifestare quello che ha in mente.
Le ultime parole della lettura sono la sintesi della loro provocazione: โMa il Signore รจ in mezzo a noi, sรฌ o no?โ (v. 7). Il luogo dove questo episodio รจ accaduto ha preso il nome di Massa-Meriba, due parole che, in ebraico, significano: tentazione-discussione.
A questa sfida Dio risponde a modo suo: non reagisce con castighi e minacce, mostra di capire le fragilitร , le difficoltร , i dubbi e le perplessitร del suo popolo. Sa che ci sono momenti in cui รจ davvero difficile continuare a credere e fidarsi di lui. Udite le proteste del popolo, invita Mosรจ a impugnare il bastone con cui ha percosso il Nilo e gli ordina di far scaturire acqua dalla roccia.
Perchรฉ ha voluto che questo dono apparisse come un miracolo? Avrebbe potuto risolvere la difficoltร nel modo piรน semplice e normale: suggerendo la direzione verso lโoasi piรน vicina o indicando il luogo dove scavare un pozzo, cosรฌ anche il popolo avrebbe dato la sua collaborazione alla soluzione del problema. Ha scelto di compiere un segno prodigioso per mostrare agli israeliti che lโacqua non era il risultato dei loro sforzi, del loro impegno, della loro abilitร : era un dono soltanto suo e completamente gratuito.
I commenti rabbinici hanno arricchito questo racconto con tratti leggendari. Uno di questi ci interessa in modo particolare: da quel giornoโ dicevano i rabbini โ la roccia non era piรน rimasta fissa, aveva accompagnato il popolo lungo tutto il peregrinare nel deserto, saliva sui monti e scendeva nelle valli in un perenne zampillare dโacqua. ร rilevante questo dettaglio perchรฉ Paolo ha identificato la roccia con Cristo (1 Cor 10,3-4): รจ lui che non cessa di dissetare il popolo di Dio in cammino.
Lโesperienza di Israele che esce dallโEgitto si ripete nella vita di ogni cristiano. Ogni conversione รจ un abbandono della โterra della schiavitรนโ e segna lโinizio di un esodo. I primi momenti della nuova vita possono trascorrere abbastanza sereni, soprattutto se si รจ sorretti dalla buona volontร e dallโentusiasmo e si รจ incoraggiati e aiutati dai fratelli di fede. Poi cominciano, inevitabili, i rimpianti e le nostalgie e, a volte, lโesperienza deludente della vita della comunitร cristiana.
Compaiono i dubbi, le esitazioni, i tentennamenti e la tentazione di rimettere in causa la scelta fatta. Si sente il bisogno di qualche segno, si pretendono da Dio prove concrete della sua fedeltร .
Non cโรจ da meravigliarsi che giungano questi momenti difficili: sono il segno che si รจ arrivati, come Israeleโฆ a Massa-Meriba. Anche con noi il Signore si mostrerร paziente. Alla nostra debole fede offrirร un segno: lโacqua prodigiosa che sgorga da Cristo, il suo Spirito, la sua parola e il suo pane.
Seconda Lettura (Rm 5,1-2.5-8)
1 Giustificati dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesรน Cristo; 2 per suo mezzo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.
5 La speranza poi non delude, perchรฉ lโamore di Dio รจ stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci รจ stato dato.
6 Infatti, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morรฌ per gli empi nel tempo stabilito. 7 Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci puรฒ essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene. 8 Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perchรฉ, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo รจ morto per noi.
In mezzo alle difficoltร ed alle incertezze della vita, possiamo anche pensare che Dio ci abbia abbandonato e che la nostra speranza non abbia un solido fondamento.
Su che cosa la possiamo basare? Sulle nostre buone opere?
Se cosรฌ fosse, se le benedizioni di Dio dipendessero dai nostri meriti, non potremmo mai essere certi della salvezza, vivremmo costantemente ansiosi e preoccupati perchรฉ siamo consapevoli della nostra debolezza e fragilitร . Sappiamo che facilmente deviamo dal retto cammino.
Paolo oggi ci assicura: la speranza non รจ fondata sulle nostre opere buone, ma sullโamore di Dio, amore che non รจ debole, incostante e insicuro come il nostro. Noi siamo capaci di amare solo i buoni, gli amici, quelli che ci fanno del bene; per questi potremmo, in qualche caso eccezionale, essere anche disposti a sacrificare la vita. Dio รจ diverso. Egli ama gli uomini anche se sono suoi nemici e ne ha dato la prova: mentre essi rifiutavano il suo amore, lo disprezzavano, si tenevano lontani da lui, egli ha inviato loro suo Figlio (v. 7-8). Per questo โ assicura lโApostolo โ โla nostra speranza non resterร mai delusaโ, non perchรฉ noi siamo buoni, ma perchรฉ egli รจ buono (vv. l-2).
Vangelo (Gv 4,5-42)
5 Giunse pertanto ad una cittร della Samaria chiamata Sicร r, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: 6 qui cโera il pozzo di Giacobbe. Gesรน dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. 7 Arrivรฒ intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesรน: โDammi da bereโ. 8 I suoi discepoli infatti erano andati in cittร a far provvista di cibi. 9 Ma la Samaritana gli disse: โCome mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?โ. I giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. 10 Gesรน le rispose: โSe tu conoscessi il dono di Dio e chi รจ colui che ti dice: โDammi da bere!โ, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua vivaโ. 11 Gli disse la donna: โSignore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo รจ profondo; da dove hai dunque questโacqua viva? 12 Sei tu forse piรน grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?โ. 13 Rispose Gesรน: โChiunque beve di questโacqua avrร di nuovo sete; 14 ma chi beve dellโacqua che io gli darรฒ, non avrร mai piรน sete, anzi, lโacqua che io gli darรฒ diventerร in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eternaโ. 15 โSignore, gli disse la donna, dammi di questโacqua, perchรฉ non abbia piรน sete e non continui a venire qui ad attingere acquaโ. 16 Le disse: โVร a chiamare tuo marito e poi ritorna quiโ. 17 Rispose la donna: โNon ho maritoโ. Le disse Gesรน: โHai detto bene โnon ho maritoโ; 18 infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non รจ tuo marito; in questo hai detto il veroโ. 19 Gli replicรฒ la donna: โSignore, vedo che tu sei un profeta. 20 I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che รจ Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorareโ. 21 Gesรน le dice: โCredimi, donna, รจ giunto il momento in cui nรฉ su questo monte, nรฉ in Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perchรฉ la salvezza viene dai giudei. 23 Ma รจ giunto il momento, ed รจ questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e veritร ; perchรฉ il Padre cerca tali adoratori. 24 Dio รจ spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e veritร โ. 25 Gli rispose la donna: โSo che deve venire il Messia (cioรจ il Cristo): quando egli verrร , ci annunzierร ogni cosaโ. 26 Le disse Gesรน: โSono io, che ti parloโ.
27 In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: โChe desideri?โ, o: โPerchรฉ parli con lei?โ. 28 La donna intanto lasciรฒ la brocca, andรฒ in cittร e disse alla gente: 29 โVenite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?โ. 30 Uscirono allora dalla cittร e andavano da lui.
31 Intanto i discepoli lo pregavano: โRabbรฌ, mangiaโ. 32 Ma egli rispose: โHo da mangiare un cibo che voi non conosceteโ. 33 E i discepoli si domandavano lโun lโaltro: โQualcuno forse gli ha portato da mangiare?โ. 34 Gesรน disse loro: โMio cibo รจ fare la volontร di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. 35 Non dite voi: Ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate i vostri occhi e guardate i campi che giร biondeggiano per la mietitura. 36 E chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perchรฉ ne goda insieme chi semina e chi miete. 37 Qui infatti si realizza il detto: uno semina e uno miete. 38 Io vi ho mandati a mietere ciรฒ che voi non avete lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoroโ.
39 Molti Samaritani di quella cittร credettero in lui per le parole della donna che dichiarava: โMi ha detto tutto quello che ho fattoโ. 40 E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni. 41 Molti di piรน credettero per la sua parola 42 e dicevano alla donna: โNon รจ piรน per la tua parola che noi crediamo; ma perchรฉ noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi รจ veramente il salvatore del mondoโ.
Giovanni non riferisce mai i fatti della vita di Gesรน nella loro pura materialitร , li rilegge sempre e li utilizza per comporre pagine dense di teologia: non รจ mai agevole stabilire cosa sia realmente accaduto. Il caso della samaritana รจ esemplare: il simbolismo che accompagna tutto il racconto appare tanto evidente, che qualcuno ha addirittura posto in dubbio la storicitร dellโevento e ha pensato che si tratti di una composizione letteraria dellโevangelista. Noi riteniamo che ci sia stato un incontro di Gesรน con una donna di Samaria, ma il fatto รจ stato poi redatto con il linguaggio, le immagini, i riferimenti biblici con cui si รจ voluto veicolare un messaggio teologico.
Nel nostro commento terremo presenti i due livelli โ quello storico e quello teologico โ concentrando la nostra attenzione sul secondo.
Anticamente il pozzo era il luogo dove si ritrovavano le persone. Al pozzo si incontravano i pastori che venivano ad abbeverare le loro greggi, si fermavano i commercianti con le loro mercanzie in attesa dei clienti, venivano le donne ad attingere acqua (e magari anche a fare quattro chiacchiereโฆ), si recavano gli innamorati a cercarsi una compagna.
La Bibbia racconta molti di questi incontri al pozzo (suggerisco di leggere i seguenti: Gn 24,10-25; 26,15-25; 29,1-14; Es 2,15-21); quello narrato nel vangelo di oggi ha come protagonisti Gesรน e una donna di Samaria. Il pozzo di cui si parla esiste ancora, si trova lungo la strada che dalla Giudea conduce in Galilea, ha piรน di tremila anni, รจ molto profondo (m. 32) e dร ancora acqua buona e fresca, come al tempo di Gesรน. Era il luogo dove tutti i viandanti facevano sosta, si ristoravano, ritempravano le forze.
Anche Gesรน, stanco per il viaggio, si siede su questo pozzo. ร mezzogiorno, quando arriva una donna ad attingere acqua e Gesรน le chiede da bere.
La meraviglia della donna รจ comprensibile: dallโaccento si รจ subito resa conto di avere a che fare con un galileo inviso alla sua gente. Come osa chiedere da bere a lei, una samaritana? Perchรฉ viola la norma severa che proibisce di parlare da soli con donne sconosciute? I rabbini insegnavano che, anche per unโinformazione, le parole dovevano essere ridotte al minimo. Celebre lโepisodio accaduto a rabbi Josรจ il Galileo che, ad un crocevia, chiese a una donna: โQuale strada porta a Luz?โ. Riconosciutolo, la donna rispose: โHai parlato troppo con una donna, dovevi dire: โLuz?โ.
Essendo questa la mentalitร , si spiega anche la meraviglia dei discepoli che, al ritorno dal villaggio dove si sono recati per acquistare cibo, trovano Gesรน che parla con una samaritana.
Lโatteggiamento libero del Maestro offre uno spunto di riflessione, anche se marginale rispetto al tema del brano. Gesรน esige dai discepoli la purezza di cuore e di intenzioni; รจ addirittura severo su questo punto: โChi guarda una donna per desiderarla, ha giร commesso adulterio con lei nel suo cuoreโ (Mt 5,28), ma si comporta in modo libero e rifiuta ogni forma di discriminazione.
Dopo questa introduzione, veniamo alla parte centrale del brano, cioรจ al dialogo fra Gesรน e la samaritana (vv. 7-26).
ร importante capire chi รจ questa donna.
Il modo come lโevangelista la presenta lascia chiaramente trasparire la sua volontร di trasformarla in simbolo.
Proviamo a identificarla: non ha nome, non si dice da dove venga, lโunico elemento che la definisce รจ โsamaritanaโ, che equivale a eretica, infedele a Dio. Chi puรฒ essere?
Viene al pozzo e nella Bibbia il pozzo โ lo abbiamo rilevato โ รจ spesso il luogo dellโincontro fra innamorati che poi finiscono per sposarsi. Curioso รจ il fatto che, per lasciare soli Gesรน e la donna, lโevangelista, in modo abbastanza goffo e poco verosimile, allontani tutti i discepoli con la scusa della โprovvista di ciboโ (v. 8).
Chi rappresentano allora i due โinnamoratiโ al pozzo?
NellโAT si parla spesso del popolo dโIsraele come della sposa alla quale il Signore si รจ legato con affetto indefettibile (si tenga presente che Israele, in ebraico, รจ femminile). Queste nozze non hanno avuto esito felice. Lโinnamoramento era iniziato nel deserto, dove Dio e Israele avevano vissuto esperienze indimenticabili. A questi momenti il Signore ripensava con nostalgia: โMi ricordo di te, dellโaffetto della tua giovinezza, dellโamore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel desertoโ (Ger 2,2). Poi erano cominciate le infedeltร della sposa, i suoi tradimenti, le sue infatuazioni per gli amanti, il rimpianto per gli dรจi dellโEgitto, lโadorazione dei Baal dei cananei, i flirts con le divinitร degli assiri, dei babilonesi, dei persiani ed infine anche dei romani, provocando la gelosia del suo sposo.
Quale sarร la reazione del Signore? Il ripudio, il divorzio, il castigo?
Non se ne parla nemmeno: โViene forse ripudiata la donna sposata in gioventรน? โ dice il tuo Dio โ Per un breve istante ti ho abbandonata, ma ti riprenderรฒ con immenso amoreโ (Is 54,6-7). Il Signore sceglierร unโaltra soluzione. A costo di umiliarsi davanti alla sposa infedele, riprenderร a corteggiarla, perchรฉ lโunico suo obiettivo รจ riconquistarla: โEcco, la attirerรฒ a me, le parlerรฒ al cuoreโฆ Canterร come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscรฌ dal paese dโEgittoโ (Os 2,16-17).
A questo punto lโidentificazione della samaritana รจ scontata: รจ la sposa Israele, con alle spalle tutta la sua storia di amori e di adulteri; ha avuto tanti โmaritiโ e quello che ha ora non รจ il suo sposo. Al pozzo Gesรน la incontra e vuole ricondurla al suo primo, unico vero amore, il Signore.
Alla luce di questo simbolismo sponsale, acquistano significato anche i dettagli apparentemente marginali del racconto. Anzitutto la strana annotazione: Gesรน doveva passare per la Samaria; dal punto di vista geografico non era affatto obbligato a passare: si trovava al Giordano (Gv 3,22) e sarebbe stato molto piรน semplice per lui risalire lungo il fiume. Il โdovevaโ non puรฒ che riferirsi al bisogno irresistibile dello sposo โ Dio โ che non riesce a fare a meno di incontrare lโamata.
Era stanco per il viaggio. ร lโunica volta che nel vangelo si accenna alla stanchezza di Gesรน e non รจ certo per ragguargliarci sulla sua resistenza fisica. Il dettaglio รจ stato introdotto per richiamare il lungo viaggio, la distanza infinita che il Signore ha dovuto percorrere per ritrovare la sposa che lo aveva abbandonato: dalle altezze del cielo รจ venuto sulla terra; mosso da una passione incontenibile, infinita, รจ sceso fin nellโabisso piรน profondo alla ricerca dellโamata. Nessuna distanza, nessuna difficoltร , nessuna fatica lo ha scoraggiato. Il pensiero va spontaneamente allโinno della Lettera ai filippesi: โEgli che era di natura divinaโฆ svuotรฒ se stesso, assumendo la condizione di servoโฆ divenendo simile agli uomini, umiliรฒ se stessoโฆ fino alla morte di croceโ (Fil 2,6-8).
Siamo cosรฌ introdotti nel tema centrale del dialogo fra Gesรน e la samaritana.
I discepoli sono andati alla ricerca del cibo materiale; la donna รจ venuta ad attingere acqua al pozzo. A tutti Gesรน offre invece un cibo e unโacqua che essi non conoscono (vv. l0.32).
La sete della samaritana รจ il simbolo dei bisogni piรน intimi che tormentano il cuore della sposa-Israele: il bisogno di pace, di amore, di serenitร , di speranza, di felicitร , di sinceritร , di coerenza, di Dio. Sono questi i bisogni che ogni uomo sperimenta.
Lโacqua del pozzo indica i tentativi e le astuzie che lโuomo mette in atto per placare questa sete che nessuna โcosaโ materiale riesce a soddisfare.
Lโacqua viva che Gesรน promette รจ di altro tipo, รจ lo spirito di Dio, รจ quellโamore che riempie i cuori. Chi si lascia guidare da questo Spirito ottiene la pace e non ha bisogno dโaltro.
La donna di Samaria, allโinizio del dialogo, pensava allโacqua materiale, non sospettava neppure che potesse esisterne unโaltra. Un poโ alla volta, perรฒ, ha cominciato a percepire e ad accogliere la proposta di Gesรน. La sua progressiva scoperta รจ sottolineata con cura dallโevangelista. Allโinizio, per lei, Gesรน รจ un semplice viandante giudeo (v. 9); poi diviene un signore (v. 11); poi un profeta (v. 19); in seguito รจ il messia (vv. 25-26); infine, con tutto il popolo, lo proclama Salvatore del mondo (v. 42).
Attraverso il cammino spirituale della donna di Samaria, Giovanni vuole far intuire ai cristiani delle sue comunitร il percorso proposto a ogni discepolo. Prima di incontrare Cristo lโuomo รจ preoccupato unicamente degli aspetti materiali della vita. Sono realtร importanti, anche indispensabili, ma non bastano, non possono costituire lโobiettivo unico e ultimo della vita. Solo chi incontra Cristo, chi scopre che egli รจ il โsalvatore del mondoโ e accoglie il dono della sua acqua, sente che ogni fame e ogni sete possono essere saziate.
Lโultima parte del vangelo (vv. 28-41) presenta la conclusione del cammino spirituale della samaritana e di ogni discepolo. Cosa fa questa donna dopo aver incontrato Cristo? Abbandona la brocca (non le serve piรน perchรฉ ormai ha trovato unโaltra acqua!) e corre ad annunciare ad altri la sua scoperta e la sua felicitร .
ร lโinvito a divenire missionari, apostoli, catechisti, a raccontare a tutti la gioia e la pace che prova chi incontra il Signore e beve la sua acqua.