Se non si accetta di essere amati, non si può comprendere alcun linguaggio dell’amore. Né la gioia né l’austerità possono essere, da soli, strumenti di fede perché bisogna cambiare il cuore e vedere cieli nuovi e terra nuova con una sapienza che è quella guidata dal vero amore.
Poesia
C’è chi vuole ballare e suona per gli altri, ma gli altri non ballano.
Allora cantano qualcosa di triste ma gli altri non vogliono né ballare né piangere.
E allora si rimane tutti fermi, tutti in silenzio. Che peccato, è così bello stare insieme: sia per ballare sia per piangere, insieme è bello.
Perché è triste piangere ma ancora più triste, piangere senza nessuno.
Come è bello che ci sei Gesù, come è bello che sei venuto. L’opera della tua presenza qui davanti a me, intorno a me, in me è tutto è tutto.
Amore e giustizia e sapienza e tutte le cose che ci sono scritte qui nel tuo vangelo.
Sono tutte qui davanti a me le tue opere.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 11, 16-19
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”.
Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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