Commento al Vangelo del 14 maggio 2017 – Mons. Pierbattista Pizzaballa

Il commento al Vangelo di domenica a cura di Mons. Pierbattista Pizzaballa.

https://youtu.be/sgjIPHdD08s

Domenica scorsa abbiamo ascoltato immagine della pastorizia, del pastore e della porta e oggi abbiamo l’immagine della dimora: Nella casa del padre mio ci sono molte dimore. Cosa intende dire Gesù?Espressione la casa del Padre a quel tempo si riferiva al Tempio di Gerusalemme che era il luogo della presenza di Dio. Era il luogo dove il cielo e la terra si incontravano. Gesù dice: “la casa del Padre mio” che significa – la mia casa.

Trasferisce questa immagine a se stesso. Lui è quella casa, lui è quella dimora nella quale noi se vogliamo e desideriamo possiamo abitare: fare di lui anche la nostra casa e nostra dimora. Nella casa nella quale ci sono molte dimore e c’e’ spazio per tutti, c’e’ molto spazio. Un’altra immagine che è ripetuta in questi Vangeli è che Gesù è il punto di riferimento centrale. Ci sono sempre due livelli: discorso di Gesù che è sempre molto alto e la comprensione dei discepoli che è molto bassa, molto povera.

Gesù parla di casa del Padre, della dimora e i discepoli invece non riescono capire dove è questa casa, dove è questa dimora. Questo permette a Gesù di fare un discorso ancora più ampio. E fa un’affermazione molto importante che ripetiamo molte volte: “Io sono la via, la verità e la vita. “ Ma il riferimento è sempre la vita con il Padre. La via per il Padre, La verità del Padre in me e la vita del Padre che è in me. E poi lo dice Filippo chi vede me, vede il Padre: Io e il Padre siamo una cosa sola. Questa affermazione è sconvolgente.

Dice che Gesù è il cuore e il centro assoluto della vita del ogni cristiano. Questa espressione dice tutta la pretesa cristiana. Cioè che Gesù è il punto di riferimento imprescindibile ed unico. Una unicità nella nostra vita di fede che passa attraverso Gesù. Questo può sembrare sconvolgente oggi quando si parla del dialogo con le altre fedi e religioni, quando si parla della vicinanza con tutti. Come può coesistere questa unicità di Gesù che deve essere espressa nella vita di ogni cristiano con il rapporto con tutti? C’è lo dice il contesto un’altra volta. Gesù ha appena lavato i piedi ai suoi. E questa pretesa cristiana non è frutto di arroganza.

Questa pretesa cristiana è la pretesa di un Dio che nella persona di Gesù si mette a lavare i piedi a tutti, agli uomini, agli ultimi. Essere la via, la verità e la vita. E poi dice: “Io e il Padre siamo una cosa sola” E dove sono io, dove abiterò io, abiterete anche voi. Significa che noi dobbiamo vivere con lo stesso stile che lui ci ha presentato. Essere la via, fare di lui la via significa fare quello che lui ha fatto, adottare lo stile che lui ha adottato. Che è un stile di un Dio che si inginocchia e lava i piedi all’uomo. Questa è la pretesa cristiana.

E così facendo, mettendosi al servizio dell’uomo esprime tutta la pienezza della vita in Dio che ha fatto irruzione nella nostra. Siamo chiamati di vivere in pienezza attraverso il dono dello Spirito che fra qualche domenica ci sarà donato, che ci è stato donato nel battesimo e che lo celebreremo nella Pentecoste a vivere questa vita di Dio. Lo Spirito Santo che ci permette di vivere questa presenza di Dio in pienezza ci spinge nel mondo a inginocchiarsi ai piedi dell’uomo amandolo, lavandoli i piedi per presentarli la grandezza di questo Dio che ha cambiato la nostra vita e vuole cambiare la vita del mondo.

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V Domenica del Tempo di Pasqua

Gv 14, 1-12
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».

Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.

Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 14 – 20 Maggio 2017
  • Tempo di PasquaV, Colore – Bianco
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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