CHARLES DE FOUCAULD:
COMMENTI AL VANGELO DI MARCO
MERCOLEDÌ DELLE CENERI
Mt 6,1-6.16-18
Da una meditazione di Charles de Foucauld scritta il Mercoledì delle Ceneri .
Mio Signore Gesù, ecco l’ultima notte che stai1 per passare a Nazareth prima del tuo battesimo, l’ultima notte della tua vita nascosta, l’ultima notte di questa prima parte della tua vita, della tua tranquilla e dolce oscurità di Nazareth… Ancora una notte da trascorrere in preghiera con la santissima Vergine come ne hai trascorse tante, e poi sarà finito per sempre…
Trascorrerai ancora delle notti in preghiera, notti in preghiera con tua madre, ma mai più in questa oscurità, in questo ritiro, in questa solitudine non solamente del luogo ma dell’anima, sconosciuto a tutti eccetto a lei, dimenticato da tutti eccetto da lei…
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La volontà di Dio si compia…qualsiasi essa sia, è benedetta… Ciò che uscirà da queste sofferenze è il bene, la gloria di Dio; affinché esso sia servito, affinché tu sia amato, occorre che tu ti faccia conoscer e… e poiché ti sei fatto uomo, o mio Signore, occorre che tu soffra, poiché è una legge universale, a partire da Adamo, che gli uomini non possano fare del bene sulla terra se non a prezzo di molto dolore, «con il sudore della loro fronte»…
Domani mattina lascerai questa borgata che ti ha riparato, nascosto, posseduto per trent’anni… Che stretta al cuore per tua madre, che freme per l’avvenire, per il cammino che si apre davanti a te; tuttavia è rassegnata: ella adora, accetta, ama la volontà di Dio: ma pur volendo con tutto il cuore ciò che Dio vuole, perfino i tuoi dolori, come li soffre anche lei con tutto il suo cuore…
E tu, mio Dio, partirai al tempo stesso triste e gioioso, gioioso d’offrire a Dio questo sacrificio completo, gioioso di donarGli una tale gloria, gioioso di fare questo bene agli uomini: «hai così fretta di essere battezzato di questo battesimo del tuo sangue». Desideri «con un così grande desiderio» essere alla tua ultima Cena…
Sei triste, tuttavia, per la tristezza di tua madre … triste anche per questa tristezza che vela così spesso il tuo volto nei tuoi giorni mortali, al pensiero del grande numero di anime che il tuo sacrificio non avrebbe salvato, di quel grande numero dei tuoi figli perduti per sempre, e del mare di peccati e di dolore che inondano il mondo… triste infine per questa tristezza che la natura umana più perfetta prova nel lasciare, soprattutto nel lasciare, per un cambiamento di vita così grande, i luoghi dove sono trascorsi giorni sereni e felici tra esseri amati. Hai percorso tante volte questi luoghi, da bambino, da adolescente, da uomo, tra Maria e Giuseppe! Come potrebbero non essere cari al tuo cuore così tenero!
Tante volte vi hai adorato, contemplato tuo Padre, visto il cielo aperto… Come il ricordo di queste dolcezze celesti, legato a questo angolo della terra, potrebbe non commuoverti?… Mio Signore Gesù, fammi trascorrere quest’ultima notte tra te e tua madre e fammela trascorrere in modo da consolarti il più possibile, te lo domando con tutto il mio cuore, in te, con te e per te.
Amen.
O Madre beneamata, sostieni la mia preghiera presso il sacro Cuore di Gesù.
Traduzione a cura delle Discepole del Vangelo .
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 6, 1-6. 16-18
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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