Commento al Vangelo del 13 novembre 2016 โ€“ don Giovanni Berti โ€“ Gioba

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Commento al Vangelo a cura di don Giovanni Berti 

Vangelo Antipaura

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Ricordo ancora bene la paura, anzi il terrore, che ho provato mentre ero seduto sul sedile della giostra chiamata โ€œBlu Tornadoโ€, mentre pian piano salivo la grande rampa che mi avrebbe portato nel punto piรน in alto e poi da lรฌ per tutto il percorso fatto di giri della morte, torsioni e discese a grande velocitร . Ero al grande parco di divertimenti di Gardaland ad accompagnare il gruppo degli animatori del grest estivo e avevo accettato non so come di salire anche su quellโ€™ottovolante estremo.

Mentre ero legato al sedile sulla rampa e non potevo piรน scendere, quello che mi ha fatto coraggio รจ stato avere accanto una delle animatrici, che visto il mio crescente terrore mi incoraggiava in modo molto dolce ricordandomi che non sarebbe successo nulla e mi sarei divertito. E cosรฌ รจ stato.

[ads2]Eโ€™ un episodio davvero piccolo e buffo (gli animatori che mi hanno visto terrorizzato mi hanno preso in giro per settimane) ma che mi ha ricordato ancora una volta il valore enorme dello starsi vicini nei momenti difficili, e come la paura sia sconfitta dalla solidarietร  di chi ti sta accanto con semplicitร  e amore.

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Gesรน in questa pagina del Vangelo sembra voler terrorizzare i suoi contemporanei con una serie di affermazioni e profezie davvero terribili, proprio mentre essi sono lรฌ sereni e contenti a godersi la bellezza, la grandezza e soliditร  del Tempio di Gerusalemme, che era, con la sua mole e ricchezza, il monumento delle sicurezze religiose e umane del popolo.

Per Gesรน, non solo tutte quelle pietre crolleranno, ma il mondo stesso รจ fragile e frana, e con lui tutte le sicurezze umane legate a ciรฒ che si possiede, alla salute del corpo e agli affetti famigliari (โ€œโ€ฆvi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cieloโ€ฆ Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voiโ€)

Gesรน fa una profezia, ma chi ascolta queste parole, sia al tempo dei primi cristiani che oggi, sente che non sono una cosa che riguarda un futuro lontano, ma anche lโ€™oggi. La storia umana sembra essere piรน fonte di paure e inquietudini profonde che di sicurezze e di pace. Terremoti continui, immigrazione incontrollata, crisi economica, violenza e guerreโ€ฆ Sembra davvero che le parole di Gesรน descrivano quello che stiamo vivendo oggi, compresi i drammi personali in famiglia e negli affetti piรน cari.

Allora รจ la paura a vincere?

Gesรน dopo aver descritto quello che accade nella storia, afferma con decisione: โ€œma nemmeno un capello del vostro capo andrร  perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vitaโ€

Difronte agli sconvolgimenti cosmici e storici un capello viene salvato. La perseveranza รจ propria di chi non si lascia condizionare dalle paure, ma ogni giorno coltiva la speranza nellโ€™orto del cuore e fa in modo che anche chi gli sta accanto non sia inghiottito dalle paure, che sono a loro volta generatrici di violenza, divisione e guerra, e ulteriore sofferenza.

Per Dio nulla viene perduto, e anche un capello conta. Forse non lo vediamo subito, e siamo tentati ogni giorno a farci guidare dalle paure nostre e indotte da altri (coloro che ci vogliono controllare e usare), ma il Vangelo ci insegna che lโ€™ultima parola nel mondo รจ di Dio, che รจ amore, proprio come Gesรน ha insegnato.

Come quelle parole semplici dellโ€™animatrice, che mi invitava a non aver paura, cosรฌ anche le parole del Vangelo ci invitano a non cedere alla paura di quello che succede, ma al contrario ci spingono a trasformare la paura in solidarietร , in vicinanza, in cura reciproca.

Gesรน sulla croce, nellโ€™imminenza della morte, abbandonato da tutti e per alcuni abbandonato anche da Dio che chiama Padre, ha parole di speranza per il ladrone accanto a lui (โ€œoggi sarai con me in paradisoโ€) e per coloro che sono sotto la croce (โ€œDonna ecco tuo figlio, ecco tua madreโ€) e ha parole di perdono e non condanna per il mondo intero (โ€œPadre perdona loro perchรฉ non sanno quello che fannoโ€).

In tutto il racconto dei Vangeli, per coloro che sono nel pianto, nella solitudine, nella condanna, nella povertร  Gesรน si presenta come colui che sta accanto e scaccia le paure e le angosce.

Questo, nel nostro mondo cosรฌ precario e fragile, รจ anche il nostro compito di cristiani. Dai piccoli gesti (come quello sullโ€™ottovolante) a quelli piรน decisivi, nei momenti piรน drammatici della vita personale e sociale, siamo chiamati a farci coraggio e a ricordarci che nellโ€™amore nulla รจ perduto, nemmeno con la morte, perchรฉ per Dio anche un capello ha un valore infinito.

Gesรน ci chiama a non essere coltivatori di facili paure, ma a coltivare la speranza. Proprio in questi giorni, papa Francesco ha ribadito che i muri contro gli stranieri e i migranti non servono a nulla, ma come cristiani dobbiamo costruire ponti fatti di integrazione, solidarietร  e amore. E questo non perchรฉ siamo degli sconsiderati e pazzi, ma proprio perchรฉ pensiamo che la storia umana non รจ abbandonata a se stessa, ma รจ ricca della presenza di Dio che รจ accanto a noi e agisce attraverso di noi.

Il Vangelo scaccia la paura, e negli sconvolgimenti del mondo di oggi ci fa diventare perseveranti costruttori di speranza per salvare la nostra vita e quella del mondo.

Giovanni don

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Vangelo della XXXIII Domenica del Tempo Ordinario โ€“ C

Lc 21, 5-19
Dal Vangelo secondo Luca

5Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, disse: 6ยซVerranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarร  lasciata pietra su pietra che non sarร  distruttaยป. 7Gli domandarono: ยซMaestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarร  il segno, quando esse staranno per accadere?ยป. 8Rispose: ยซBadate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: โ€œSono ioโ€, e: โ€œIl tempo รจ vicinoโ€. Non andate dietro a loro!

9Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perchรฉ prima devono avvenire queste cose, ma non รจ subito la fineยป. 10Poi diceva loro: ยซSi solleverร  nazione contro nazione e regno contro regno, 11e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. 12Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome.

13Avrete allora occasione di dare testimonianza. 14Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; 15io vi darรฒ parola e sapienza, cosicchรฉ tutti i vostri avversari non potranno resistere nรฉ controbattere. 16Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; 17sarete odiati da tutti a causa del mio nome.

18Ma nemmeno un capello del vostro capo andrร  perduto. 19Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.

  • 13 โ€“ 19 Novembre 2016
  • Tempo Ordinario XXXII, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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