Commento al Vangelo del 13 Maggio 2018 โ€“ p. Roberto Mela scj

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Missione compiuta

Si mostrรฒ vivo per quaranta giorni

Nel Prologo degli Atti (At 1,1-14), lโ€™autore della seconda parte dellโ€™opera doppia Lc-At (comunemente identificato con Luca) elabora un racconto che raccorda intimamente il finale del Vangelo con lโ€™inizio dellโ€™opera che narra la corsa della parola da Gerusalemme a Roma.

Il Vangelo di Luca inizia nel tempio di Gerusalemme (Lc 1,5-22) e termina nello stesso luogo (Lc 24,53). Con una sottile articolazione a embricatura, Luca inizia il libro degli Atti con un rimando alla prima parte della sua opera conclusa con lโ€™assunzione di Gesรน (Lc 24,51) e vi aggiunge il ricordo del suo comando di non allontanarsi da Gerusalemme fino al compimento della promessa del battesimo nello Spirito (At 1,4).

Concluso a Gerusalemme il Vangelo (Lc 24,52), da Gerusalemme (At 1,4) inizia il cammino della Parola che si concluderร  a Roma, capitale dellโ€™impero romano che raggiunge i confini della terra allora conosciuta.

Luca articola il suo Prologo ricordando la promessa dello Spirito e lโ€™invio missionario intimato da Gesรน ai suoi, fino ai confini della terra (At 1,1-8). In una seconda parte, racconta in un primo quadro lโ€™ascensione di Gesรน (At 1,9-11), raccordandolo al secondo quadro che descrive la prima comunitร  a Gerusalemme (1,12-14).

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Per il tempo simbolico di quaranta giorni, periodo giudicato piรน che sufficiente dai rabbini del tempo per formare un discepolo, Gesรน risorto accompagna la sua Chiesa, facendosi vedere dagli Undici e โ€œmostrandosi ad essi vivo/hois kai parestฤ“sen heauton zลntaโ€ con molte prove. Colui che era considerato maledetto da Dio per la sua morte infame di croce aveva vinto la morte, dimostrando la sua giustizia e la veritร  della sua persona e del suo messaggio.

La promessa del Padre: il battesimo nello Spirito

Come ai tempi del diluvio universale (Gen 7,4), la durata della manna nel deserto (Es 16,35), la permanenza di Mosรจ sul monte Sinai (Es 24,18; 34,28), il cammino di Israele nel deserto della liberazione (Es Nm 14,3; Dt 2,7; Gs 5,6), il tempo impiegato dagli esploratori della terra promessa (Nm 13,25), la durata del regno di Davide (2Sam 5,4), il cammino di Elia nella fuga verso lโ€™Horeb (1Re 19,8), il tempo concesso da Giona ai niniviti per convertirsi (Gn 3,4), la durata della permanenza di Gesรน nel deserto allโ€™inizio della sua vita pubblica (Mc 1,3), i โ€œquarantaโ€ giorni o anni plasmano la comunione della creatura e del popolo col proprio liberatore, legislatore e Voce a cui obbediscono le voci dei profeti.

Gesรน plasma ulteriormente gli Undici โ€“ dopo il catecumenato prepasquale โ€“ con ulteriori insegnamenti circa la regalitร  di YHWH/Il Padre che crea il suo Regno nel cuore degli uomini e delle societร .

Con unโ€™inclusione letteraria perfetta, il libro degli Atti si concluderร  a Roma, con la scena di Paolo che predica il regno di Dio con franchezza e senza impedimento (cf. At 28,31).

Gesรน โ€œprende insieme il sale/synalizomenosโ€ con i suoi. Un pranzo che sigilla alleanza, comunione di vita che preserva dalla marcescenza e aiuta ad accendere il fuoco della โ€œlegnaโ€ che dovrร  incendiare il mondo intero.

Da Gerusalemme non ci si deve โ€œpartire/allontanare/separarsi/chลrizesthaiโ€, perchรฉ non sta per iniziare unโ€™avventura di carattere โ€œumanoโ€, ma divino (cf. la raccomandazione di Gamaliele ai sinedriti in At 5,38-39).

A Gerusalemme, luogo della morte e risurrezione pasquale di Gesรน, il Figlio di Dio, si deve attendere la pienezza del mistero pasquale: lโ€™effusione dello Spirito Santo. Egli (cf. il pronome dimostrativo maschile personalizzante in Gv 15,26!) รจ la โ€œpromessa/epaggeliaโ€ del Padre, enunciata dal Figlio, fedele plenipotenziario e ambasciatore scrupoloso.

Nella sua missione prepasquale Gesรน aveva preannunziato/promesso lโ€™incombente battesimo nello Spirito Santo, dopo un primo battesimo con acqua amministrato da Giovanni Battista.

Gli apostoli non possono iniziare la missione di conversione dei cuori, senza prima essere stati immersi nella vita dello Spirito del Figlio di Dio, lโ€™incendiario del mondo col fuoco del suo Spirito.

Di me sarete testimoni

Gesรน parla del regno di Dio, gli Undici gli chiedono i tempi di realizzazione del regno per Israele. Lโ€™incomprensione politico-militare โ€œterrestreโ€ da parte dei discepoli continua. Il Padre ha posto โ€œnella/enโ€ sua autoritร  i tempi cronologici (chronous) e quelli giusti/escatologici/definitivi/gravidi di decisivitร  (chairous) per la realizzazione del suo Regno, che non รจ di questo mondo e di cui il regno davidico era solo una pallida prefigurazione umana.

Con una distinzione qualitativa ben accentuata (โ€œma/allaโ€), nella sua risposta Gesรน annuncia una venuta e una partenza: ยซRiceverete una potenza/forza sopravveniente del Santo Spirito sopra di voi e sarete di me testimoni in Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino alla fine del mondoยป (At 1,8 lett.).

La partenza missionaria testimoniale non potrร  avvenire prima del sopraggiungere intenso e โ€œprecisoโ€ (epelthontosโ€ฆ ephโ€™hymas) di una potenza (= โ€œdella potenzaโ€: il greco semitizzante nasconde e rivela un costrutto ebraico soggiacente che richiede lโ€™assenza dellโ€™articolo determinativo) che consiste nello Spirito Santo (genitivo epesegetico: la seconda parola spiega la precedente). Esso attrezzerร  con una potenza divina, sovrumana, spirituale i discepoli quali testimoni allโ€™altezza dellโ€™oggetto della loro testimonianza.

Essa non verterร  piรน tanto su โ€œqueste cose/toutลnโ€ (Lc 24,48), ma si concentrerร  interamente sulla persona di Gesรน: sarete testimoni di me. At-testerete nei tribunali e sulle piazze, nei negozi e nelle sinagoghe, sulle navi e lungo il cammino, sul tavolo della tortura e nellโ€™intimo delle case ciรฒ che avete sentito, visto, sperimentato personalmente di ciรฒ che sono io, di ciรฒ che sento io, di ciรฒ che vivo io.

La vita stessa dei discepoli entrerร  a far parte del vangelo che testimonieranno. Questa รจ la concezione della โ€œtestimonianzaโ€ secondo Luca.

La ripartizione territoriale dellโ€™invio missionario che Gesรน risorto fa nei confronti dei discepoli non ha solo una valenza geografica e non รจ lโ€™unico indice secondo cui strutturare il libro degli Atti. Essa rappresenta i campi principali della propagazione della Parola: la cittร  madre Gerusalemme, il campo spurio ed eretico della Samaria, il mondo vasto delle genti che giunge fino alla โ€œfine del mondoโ€.

Allโ€™incontrario del movimento centripeto previsto per la conoscenza della Torah di YHWH nellโ€™Antico Testamento (cf. Is 2,1-5), ora la spinta centrifuga parte da Gerusalemme per raggiungere le genti lร  dove vivono. La Chiesa di Gesรน, radicata nel popolo di Israele, deve essere sempre โ€œin uscitaโ€.

Lโ€™Assunto

Come gli รจ abituale, Luca visualizza in una scena esemplare, episodica e drammatica una veritร  teologica di fede. Egli dร  fondo a tutta la ricchezza terminologica verbale della lingua greca per esprimere il mistero del ricongiungimento di Gesรน risorto con il Padre, principio e termine della sua missione e della sua identitร  profonda. Mentre gli occhi dei discepoli lo โ€œvedono/blepontลnโ€, Gesรน โ€œfu elevato/eperthฤ“<ep-airลโ€ da una forza esterna divina.

Luca si serve del linguaggio impiegato nellโ€™AT per evocare lโ€™elevazione dei grandi profeti o quello usato dalla storia romana per notificare la scomparsa celeste degli imperatori in vista della loro divinizzazione.

Sotto gli occhi dei discepoli, resi testimoni qualificati (a diversitร  di ciรฒ che avvenne con Enoch in Gen 5,23 e con Elia in 2Re 2,11), Gesรน โ€œfu preso da sotto in su/fu elevato/anelฤ“mpthฤ“<ana-lambanลโ€ (At 1,2), โ€œfu elevato/eperthฤ“<ep-airลโ€ (1,9), โ€œuna nube lo prese su da sotto/lo prese in carico/hypelaben<hypo-lambanลโ€, di modo che Gesรน รจ โ€œlโ€™Assunto/ho analฤ“mptheisโ€ (1,11) verso il cielo e โ€œcolui che se ne va/autonporeuomenonโ€ (1,11) verso il cielo, cioรจ Dio/il Padre.

Luca visibilizza in una scena โ€œspazialeโ€ una veritร  teologica indiscutibile per la Chiesa, della quale gli Undici sono stati testimoni per esperienza propria. Dopo un tempo opportuno piรน che sufficiente per una ulteriore formazione postpasquale, Gesรน cessa di essere presente in modo visibile alla sua Chiesa, per โ€œraggiungereโ€ in pienezza il termine/lo scopo della sua missione terrena quale Inviato dal Padre, Figlio dellโ€™Altissimo, Colui che siede per sempre sul trono di Davide ormai spiritualizzato per regnare per sempre โ€“ e non solo su Israele โ€“, il Santo (cf. Lc 1,32-35).

Il Vangelo dellโ€™Infanzia di Luca, vangelo in miniatura, aveva indicato in anticipo lโ€™altissima degnitร  del nascituro, anticipandola giร  nellโ€™Annunciazione angelica a Maria, la madre, la โ€œTutta trasformata dalla graziaโ€.

Gesรน raggiunge โ€“ trasformato e arricchito della sua vicenda terrena conclusasi con gli sfregi dolorosi della crocifissione โ€“ la pienezza della sua missione, il termine ultimo del compimento della sua stessa identitร  di Figlio di Dio incarnato fra gli uomini. Gesรน raggiunge il Padre, la pienezza della vita divina striata ormai anchโ€™essa del dolore degli uomini. ยซInnalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udireยป (At 2,33) proclamerร  Pietro il giorno di Pentecoste.

โ€œInnalzato/esaltato/hypsotheis<hypsoลโ€ โ€œalla destra/dalla destra/tฤ“idexiaiโ€ del Padre, siede alla destra del Padre in pari dignitร  di potere regale di dominio e di possesso della pienezza dello Spirito Santo.

Gesรน risorto โ€œprende/riceve/accoglie/labลnโ€ dal Padre lo Spirito promesso ai discepoli, perchรฉ egli lo possa riversare sulla terra non quale Spirito Santo generico, ma quale Spirito del Figlio Risorto, uno Spirito di figliolanza, che rende figli nel Figlio.

La sessione alla destra del Padre รจ il penultimo atto โ€œteologicoโ€ del mistero pasquale. Nella pienezza del potere sovrano compartecipatogli dal Padre, Gesรน risorto e asceso al cielo, seduto alla destra del Padre, puรฒ โ€œeffondere/spargere/execheenโ€ sulla terra lo Spirito Santo che ha โ€œpreso/accoltoโ€ nella comunione col Padre. Si compie in tal modo la realtร  di base perchรฉ possa compiersi la promessa del battesimo nello Spirito Santo, lo Spirito del Figlio risorto.

Verrร  allo stesso modo

I due uomini in bianche vesti โ€“ esseri angelici che partecipano del mondo divino (โ€œbiancoโ€) e che aiutano in modo personalizzato il cammino degli uomini โ€“ scuotono con un elegante rimprovero i discepoli che ยซse ne stavano in continuitร  a fissare con sguardo attento e fisso in un punto solo verso il cielo/atenizontes ฤ“san eis ton ouranonยป. Non bisogna restare a fissare il mondo di Dio, perchรฉ Gesรน risorto e innalzato/elevato/portato su dal Padre e โ€œche se ne va per virtรน propria/poreuomenou autouโ€ (verso il cielo/il mondo di Dio), โ€œverrร /eleusetai<erchomai = venire (non โ€œtornareโ€ o โ€œritornareโ€โ€ฆ)โ€ nello stesso modo in cui i discepoli lโ€™hanno visto โ€œandarsene/poreuomenonโ€.

Cristo glorioso e seduto alla destra del Padre verrร  certamente, e non solo alla fine dei tempi. Verrร  con la pienezza dello Spirito donato dal Padre (Gv 14,17), Spirito inviato dal Padre nel nome di Gesรน Signore (Gv 14,26), lo Spirito che Gesรน Signore invierร  da presso il Padre (Gv 15,26), lo Spirito che procede da presso il Padre (Gv 15,26), lo Spirito che sopraggiunge sui discepoli a Pentecoste (At 1,8) e che โ€œsi posa (a sedere)/ekathisenโ€ su ciascuno di loro (At 2,4).

รˆ lo Spirito effuso da Cristo Signore assiso alla destra del Padre dopo averlo โ€œpreso/accolto/labลnโ€ da lui (At 2,33), lo Spirito di cui furono riempiti tutti coloro che erano radunati in preghiera dopo la liberazione di Pietro e Giovanni (At 4,31), lo Spirito Santo che testimonia insieme agli apostoli interrogati nel sinedrio (At 5,32), lo Spirito che riempie Stefano e โ€œi Setteโ€ (At 6,3.5; 7,55), che i samaritani ricevono tramite lโ€™imposizione  delle mani da parte di Pietro e Giovanni (At 8,15.17.18) ecc. รˆ lo Spirito di Gesรน che impedisce a Paolo e a Timรฒteo di passare in Bitinia (At 16,7).

La Chiesa si consolida, cammina nel timore del Signore e cresce di numero in Giudea, Galilea e Samaria con il conforto dello Spirito Santo (At 9,31).

Gesรน risorto viene nella sua Chiesa con il suo Santo Spirito e lโ€™accompagna fin dโ€™ora nel suo cammino di โ€œtestimonianza/martyriaโ€ โ€“ talvolta โ€œmartiraleโ€ โ€“ fino a raggiungere il confine del mondo (cf. At 1,8), i confini di ogni cuore.

Annunciate il Vangelo a ogni creatura

Nella โ€œfinale lungaโ€ del Vangelo di Marco (Mc 16,9-20), un autore diverso dallโ€™evangelista compone una testo conclusivo โ€“ canonico ma non marciano โ€“, perchรฉ sente il bisogno di riassumere per la Chiesa destinataria dello scritto le notizie dellโ€™attivitร  di Gesรน risorto dopo la brusca โ€œfinale apertaโ€ di Mc 16,8.

Nella parte conclusiva (vv. 15-20) della โ€œfinale lungaโ€ viene descritto come Gesรน risorto invii gli Undici in tutto il mondo perchรฉ annuncino ad ogni creatura la buona notizia del vangelo. La totalitร  dello spazio (ton kosmon apanta) e dei destinatari (pasฤ“i tฤ“i ktisei) rivela la volontร  salvifica universale che regna nel cuore di Gesรน risorto. Per la salvezza sono decisivi la fede e il battesimo, per la condanna รจ discriminante la sola incredulitร . Sempre lasciando mano libera alla volontร  salvifica di Dio nei confronti di tutti coloro che non lo respingono deliberatamente e scientemente (cf. 1Tm 2,4).

Vari segni di protezione personale (che attestano la veritร  della loro causa e veridicitร  della loro persona, cf. Paolo punto da una vipera a Malta in At 28,3-6), di amplificazione delle possibilitร  linguistiche di annuncio, di effetti terapeutici nei confronti dei malati, accompagneranno gli evangelizzatori.

Allโ€™invio evangelizzatore e promotore della dignitร  delle persone e della salvaguardia del creato, segue la breve notizia dellโ€™ascensione di Gesรน e della sua sessione sovrana alla destra del Padre. Gesรน โ€œfu assunto verso il cielo/anelฤ“mphthฤ“ eis ton ouranonโ€ โ€œe sedette alla destra di Dio/kai ekathisen ek dexiลn tou theouโ€. Con pronta obbedienza al Risorto, la Chiesa si mette โ€œin uscita/usciti/exelthontesโ€ e, come un araldo, sbandiera la buona notizia per ogni dove.

Il Signore โ€“ cioรจ Gesรน risorto โ€“ โ€œcollabora/synergountosโ€ con gli evangelizzatori e โ€œrafforza e rende stabile la Parola/bebaiountos ton logonโ€ con i segni che accompagnavano gli araldi del vangelo.

Parola stabile e segni confortanti lโ€™opera di evangelizzazione e di promozione umana attestano la presenza di Gesรน risorto nellโ€™azione della Chiesa. La sua opera sarร  feconda perรฒ solo perchรฉ non รจ autoreferenziale, ma in totale dipendenza e obbedienza al suo Signore, presenza diffusiva di vita buona per โ€œogni creatura, in tutto il mondoโ€, con attenzione particolare ai malati e a coloro che sono fragili spiritualmente e psichicamente.

Colui che รจ asceso al cielo non si รจ allontanato da noi, ma ci ha dato la sicura speranza che dove รจ il capo, lร  sarร  anche il suo Corpo, alla conclusione dellโ€™annuncio universale della bella notizia che Dio ama tutti gli uomini.

ยซOggi nostro Signore Gesรน Cristo รจ asceso al cielo.

Con lui salga pure il nostro cuoreยป (Agostino).

Commento a cura di padre Roberto Mela scj โ€“ Fonte del commento: Settimana News

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
VII DOMENICA DI PASQUA โ€“ ASCENSIONE DEL SIGNORE โ€“ ANNO B

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Mc 16, 15-20
Dal Vangelo secondo Marco

15E disse loro: ยซAndate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 16Chi crederร  e sarร  battezzato sarร  salvato, ma chi non crederร  sarร  condannato. 17Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demรฒni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherร  loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guarirannoยป. 19Il Signore Gesรน, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. 20Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 13 โ€“ 19 Maggio 2018
  • Tempo di Pasqua VII
  • Colore Bianco
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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