
Il Signore Gesรน โascendeโ al cielo. Prima di morire aveva rassicurato i discepoli dicendo che sarebbe andato a preparare un posto perchรฉ fossero anche loro nel luogo dove lui andava. E, per tranquillizzarli, aggiunse: โVoi conoscete la viaโ. Tommaso, lโuomo delle cose concrete, con โi piedi per terraโ, manifestรฒ il disagio e la difficoltร a capire una via che conduceva al cielo chiedendo: โSignore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?โ.
Dove vai? Qual รจ la via del cielo? ร forse una via che richiede uno sforzo sovraumano? ร per pochi eroi? Come possiamo seguirlo noi che spesso facciamo fatica a comprendere le vie della terra, che ci perdiamo nella confusione, nellโincertezza, nelle difficoltร , che non sappiamo scegliere? โIo sono la viaโ, aveva detto Gesรน. Ed ora vuole mostrarla salendo al cielo. Volere bene a lui, incontrarlo nei suoi fratelli piรน piccoli, prendere sul serio la sua parola รจ la via del cielo. ร possibile a tutti percorrerla.
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La festa della Ascensione รจ quanto mai opportuna, oggi. Essa apre uno spiraglio sul futuro dellโintera creazione. Non รจ un futuro generico, piรน o meno ideologico e astratto, ma concreto: รจ un futuro fatto di โcarne ed ossa come vedete che ho ioโ, potremmo dire parafrasando unโaffermazione di Gesรน. Egli per primo infatti inaugura il cielo entrandovi con tutto il suo corpo, con la sua carne e la sua vita. Da quel giorno, potremmo dire, il cielo di Dio inizia a popolarsi della terra o, con il linguaggio dellโApocalisse, iniziano i โnuovi cieliโ e la โnuova terraโ.
Li inaugura e li apre lo stesso Gesรน. E vuole che tutti possiamo prendervi parte. Giร sua madre, Maria, lo ha raggiunto, assunta anchโessa con il suo corpo. LโAscensione รจ il mistero della Pasqua visto nel suo compimento, scorto dalla fine della storia. LโAscensione non รจ solo lโingresso di un giusto nel regno di Dio, ma la gloriosa intronizzazione del Figlio โseduto alla destraโ del Padre. Questa raffigurazione, presa dal linguaggio biblico, esprime simbolicamente il potere di governo e di giudizio sulla storia umana del Cristo risorto: โA me รจ stato dato ogni potere in cielo e in terraโ dice Gesรน ai discepoli dopo la Pasqua (Mt 28,18). Non siamo piรน immersi in una storia senza orientamento, vittime del caso, degli astri o di forze oscure e incontrollabili.
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Dobbiamo essere suoi testimoni. Gesรน lo chiede a tutti, e non per un periodo, ma sempre. Non siamo discepoli per noi stessi, per sfruttare la sua bontร , per prenderci quello che ci interessa e credere di poterci realizzare da soli, per compiere unโintrospezione continua su di noi ed essere sempre al centro. Non siamo discepoli per crederci migliori di altri. Siamo discepoli perchรฉ lui ci ha amati e scelti, e ci manda ovunque nel mondo per portare frutti di amore e di pace. Se non lo comunichiamo, lโamore finisce; se non lavoriamo per la pace, cresce lโerba della violenza e del male. Cโรจ nel cuore di ogni discepolo di Gesรน unโansia di universalitร . Il discepolo รจ un fratello universale, รจ cittadino del mondo, si sente a casa con tutti, รจ familiare di ognuno.
Il discepolo parla la lingua nuova, quella del cielo, la lingua dellโamore, che tocca e cambia i cuori. Il discepolo scaccia i demoni, cioรจ i pensieri di solitudine, le abitudini di vendetta, di odio, di divisione, di inimicizia che spesso diventano come un demone che deforma i cuori e rende impossibile che gli uomini sappiano vivere in pace tra loro. Comunica il Vangelo non lโuomo perfetto, lโesperto, il puro, non chi si mette a fare da maestro e spiega una lezione. Comunica il Vangelo chi, peccatore come รจ, sceglie la forza dellโamore verso tutti, soprattutto chi รจ povero e debole. Questa รจ la via del cielo. Fanno un poโ tristezza coloro che scrutano i cieli (penso agli oroscopiโฆ) in cerca di segni di protezione per sfuggire alla paura e allโinsicurezza della vita. Il Signore asceso รจ il nostro cielo e la nostra sicurezza. Egli ci attrae verso il futuro che lui ha giร raggiunto in pienezza.
Ai discepoli di ogni tempo conferisce il potere di dirigere la storia e il creato verso questa mรจta: essi possono scacciare i demoni e parlare la lingua nuova dellโamore; possono neutralizzare i serpenti tentatori e vincere le insidie velenose della vita; possono guarire i malati e confortare chiunque ha bisogno di consolazione. ร questa forza che sostiene e guida i discepoli sino ai confini della terra e verso il futuro della storia. Il Vangelo di Marco conclude: โPartirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loroโ.
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VII DOMENICA DI PASQUA โ ASCENSIONE DEL SIGNORE โ ANNO B
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- Colore liturgico: Bianco
- At 1, 1-11; Sal. 46; Ef 4, 1-13; Mc 16, 15-20
Mc 16, 15-20
Dal Vangelo secondo Marco
15E disse loro: ยซAndate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 16Chi crederร e sarร battezzato sarร salvato, ma chi non crederร sarร condannato. 17Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demรฒni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherร loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guarirannoยป. 19Il Signore Gesรน, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. 20Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 13 โ 19 Maggio 2018
- Tempo di Pasqua VII
- Colore Bianco
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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