Commento al Vangelo del 13 maggio 2018 – mons. Vincenzo Paglia

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mons. Vincenzo Paglia
mons. Vincenzo Paglia

Il Signore Gesรน โ€œascendeโ€ al cielo. Prima di morire aveva rassicurato i discepoli dicendo che sarebbe andato a preparare un posto perchรฉ fossero anche loro nel luogo dove lui andava. E, per tranquillizzarli, aggiunse: โ€œVoi conoscete la viaโ€. Tommaso, lโ€™uomo delle cose concrete, con โ€œi piedi per terraโ€, manifestรฒ il disagio e la difficoltร  a capire una via che conduceva al cielo chiedendo: โ€œSignore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?โ€.

Dove vai? Qual รจ la via del cielo? รˆ forse una via che richiede uno sforzo sovraumano? รˆ per pochi eroi? Come possiamo seguirlo noi che spesso facciamo fatica a comprendere le vie della terra, che ci perdiamo nella confusione, nellโ€™incertezza, nelle difficoltร , che non sappiamo scegliere? โ€œIo sono la viaโ€, aveva detto Gesรน. Ed ora vuole mostrarla salendo al cielo. Volere bene a lui, incontrarlo nei suoi fratelli piรน piccoli, prendere sul serio la sua parola รจ la via del cielo. รˆ possibile a tutti percorrerla.

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La festa della Ascensione รจ quanto mai opportuna, oggi. Essa apre uno spiraglio sul futuro dellโ€™intera creazione. Non รจ un futuro generico, piรน o meno ideologico e astratto, ma concreto: รจ un futuro fatto di โ€œcarne ed ossa come vedete che ho ioโ€, potremmo dire parafrasando unโ€™affermazione di Gesรน. Egli per primo infatti inaugura il cielo entrandovi con tutto il suo corpo, con la sua carne e la sua vita. Da quel giorno, potremmo dire, il cielo di Dio inizia a popolarsi della terra o, con il linguaggio dellโ€™Apocalisse, iniziano i โ€œnuovi cieliโ€ e la โ€œnuova terraโ€.

Li inaugura e li apre lo stesso Gesรน. E vuole che tutti possiamo prendervi parte. Giร  sua madre, Maria, lo ha raggiunto, assunta anchโ€™essa con il suo corpo. Lโ€™Ascensione รจ il mistero della Pasqua visto nel suo compimento, scorto dalla fine della storia. Lโ€™Ascensione non รจ solo lโ€™ingresso di un giusto nel regno di Dio, ma la gloriosa intronizzazione del Figlio โ€œseduto alla destraโ€ del Padre. Questa raffigurazione, presa dal linguaggio biblico, esprime simbolicamente il potere di governo e di giudizio sulla storia umana del Cristo risorto: โ€œA me รจ stato dato ogni potere in cielo e in terraโ€ dice Gesรน ai discepoli dopo la Pasqua (Mt 28,18). Non siamo piรน immersi in una storia senza orientamento, vittime del caso, degli astri o di forze oscure e incontrollabili.

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Dobbiamo essere suoi testimoni. Gesรน lo chiede a tutti, e non per un periodo, ma sempre. Non siamo discepoli per noi stessi, per sfruttare la sua bontร , per prenderci quello che ci interessa e credere di poterci realizzare da soli, per compiere unโ€™introspezione continua su di noi ed essere sempre al centro. Non siamo discepoli per crederci migliori di altri. Siamo discepoli perchรฉ lui ci ha amati e scelti, e ci manda ovunque nel mondo per portare frutti di amore e di pace. Se non lo comunichiamo, lโ€™amore finisce; se non lavoriamo per la pace, cresce lโ€™erba della violenza e del male. Cโ€™รจ nel cuore di ogni discepolo di Gesรน unโ€™ansia di universalitร . Il discepolo รจ un fratello universale, รจ cittadino del mondo, si sente a casa con tutti, รจ familiare di ognuno.

Il discepolo parla la lingua nuova, quella del cielo, la lingua dellโ€™amore, che tocca e cambia i cuori. Il discepolo scaccia i demoni, cioรจ i pensieri di solitudine, le abitudini di vendetta, di odio, di divisione, di inimicizia che spesso diventano come un demone che deforma i cuori e rende impossibile che gli uomini sappiano vivere in pace tra loro. Comunica il Vangelo non lโ€™uomo perfetto, lโ€™esperto, il puro, non chi si mette a fare da maestro e spiega una lezione. Comunica il Vangelo chi, peccatore come รจ, sceglie la forza dellโ€™amore verso tutti, soprattutto chi รจ povero e debole. Questa รจ la via del cielo. Fanno un poโ€™ tristezza coloro che scrutano i cieli (penso agli oroscopiโ€ฆ) in cerca di segni di protezione per sfuggire alla paura e allโ€™insicurezza della vita. Il Signore asceso รจ il nostro cielo e la nostra sicurezza. Egli ci attrae verso il futuro che lui ha giร  raggiunto in pienezza.

Ai discepoli di ogni tempo conferisce il potere di dirigere la storia e il creato verso questa mรจta: essi possono scacciare i demoni e parlare la lingua nuova dellโ€™amore; possono neutralizzare i serpenti tentatori e vincere le insidie velenose della vita; possono guarire i malati e confortare chiunque ha bisogno di consolazione. รˆ questa forza che sostiene e guida i discepoli sino ai confini della terra e verso il futuro della storia. Il Vangelo di Marco conclude: โ€œPartirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loroโ€.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
VII DOMENICA DI PASQUA โ€“ ASCENSIONE DEL SIGNORE โ€“ ANNO B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 13 Maggio 2018 anche qui.

Mc 16, 15-20
Dal Vangelo secondo Marco

15E disse loro: ยซAndate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 16Chi crederร  e sarร  battezzato sarร  salvato, ma chi non crederร  sarร  condannato. 17Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demรฒni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherร  loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guarirannoยป. 19Il Signore Gesรน, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. 20Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 13 โ€“ 19 Maggio 2018
  • Tempo di Pasqua VII
  • Colore Bianco
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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