Commento al Vangelo del 12 novembre 2017 โ€“ dom Luigi Gioia

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Il commento alle Letture di domenica  12 novembre 2017 (audio e testo), XXXII domenica del Tempo Ordinario, a cura di dom Luigi Gioia.

https://youtu.be/YsWtLiCyKXM

File audio prelevato dal sito web di dom Luigi  ed il testo del commento รจ presente nel libro โ€œMi guida la Tua mano โ€“ Omelie sui vangeli domenicali. Anno Aโ€ disponibile nelle seguenti librerie:

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Un gusto da scoprire

La saggezza ci cui parla la prima lettura, e che il vangelo attribuisce alle vergini, non si acquisisce con lo studio, non รจ riservata ai teologi o ai filosofi. โ€˜Sapienzaโ€™ viene dal latino sapere che vuol dire โ€˜gustareโ€™, โ€˜trovare, percepire il gusto delle coseโ€™. Da un punto di vista cristiano, รจ saggio chi ha sviluppato un gusto per le cose di Dio, chi vive la vita cristiana, prega, legge la parola di Dio non per dovere, ma perchรฉ ama farlo, perchรฉ ha scoperto il sapore di queste cose, ha scoperto che si tratta di un cibo che non solo nutre, ma รจ come miele per il palato, piace e dร  gioia.

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Certo allโ€™inizio non รจ facile scoprire il sapore delle cose di Dio. Che gusto cโ€™รจ a interrompere le proprie attivitร , a chiudere gli occhi, a cercare di raccogliere mente e cuore per restare in presenza di Dio, per cercare di pregare? O ad andare a messa la domenica? O nel ripetere sempre le stesse preghiere, nel partecipare alle stesse liturgie? Che gusto cโ€™รจ nellโ€™ascoltare sempre gli stessi brani del Vangelo che conosciamo a memoria, o crediamo di conoscere? E potremmo continuare a lungo in questa lista. Spesso la preghiera ci annoia, la messa ci stanca, per non parlare della lettura della parola di Dio che ci sembra cosรฌ difficile e remota. Siamo come queste vergini che si addormentano: diventiamo abitudinari, siamo sempre distratti, finiamo con il vivere la fede come routine, senza pensare mai al Signore. Dio diventa il grande dimenticato delle nostre giornate.

Cโ€™รจ dunque una ricerca da intraprendere per scoprire il gusto delle cose di Dio. La sapienza, dice la prima lettura, si lascia vedere da coloro che la amano e si lascia trovare da quelli che la cercano. Il salmista invita a cercarla fin dallโ€™aurora, con desiderio, con sete, si ricorda di essa nel proprio giaciglio, veglia la notte pensando ad essa. Al tempo stesso questa ricerca della sapienza, del gusto delle cose di Dio รจ giร  dolce. Ci dedichiamo ad essa perchรฉ in questa stessa ricerca รจ nascosta una gioia.

Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherร . La troverร  seduta alla porta. Come Gesรน nel Vangelo, quando dice: il mio giogo รจ soave, รจ dolce, e come il salmo 62 che aggiunge: Come saziato dai cibi migliori, con labbra gioiose ti loderร  la mia bocca. Ci dobbiamo lasciar saziare dai cibi migliori, cibi che hanno gusto, cibi che ci invogliano a ritornare a nutrirci.

Di quale gusto, di quale sapore stiamo parlando? Cosโ€™รจ che ci attira al Signore? Nella prima lettera ai Tessalonicesi, Paolo afferma: Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nellโ€™ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perchรฉ non siate tristi, come gli altri che non hanno speranza. Il cristiano trova riposo e gusto in una speranza fondata sulla fede. La fede ci offre una consolazione, dร  un senso a quello che viviamo, tanto ai momenti di gioia che alle prove e ai momenti di dolore. Ci risolleva quando siamo affaticati sul nostro cammino, ci disseta quando le circostanze della vita ci inaridiscono, raggrinziscono il nostro cuore, ci chiudono in noi stessi. Dando senso alla nostra vita, consolandoci, risollevandoci, nutrendoci, la fede alimenta la speranza. Quale ventata di freschezza, quale riposo nella sofferenza, quale senso inspiegabile di gioia e di serenitร  la preghiera puรฒ inaspettatamente diffondere nel nostro cuore! Basta levare lo sguardo al cielo, invocare il Signore, anche solo con una frase, basta rivolgersi a lui. Basta cominciare a cercare seriamente questa sapienza, questo gusto per le cose di Dio, per trovarla seduta alla nostra porta di casa. Questo vale per la preghiera: รจ sufficiente pensare un attimo al Signore per scoprire che รจ al nostro fianco, che non ci ha abbandonati un secondo, che รจ stato sempre vicino a noi, ma noi non eravamo attenti a lui. Eravamo noi che lo ignoravamo, che non eravamo coscienti della sua presenza.

La piรน grande consolazione della fede e della speranza รจ proprio questa: il Signore รจ con noi, saremo sempre con lui, come dice Paolo riguardo alla vita eterna. Saremo sempre con lui, perchรฉ lui รจ con noi. รˆ giร  con noi adesso e ci vuole con lui per lโ€™eternitร . รˆ venuto per essere il Dio-con-noi, lโ€™Emanuele โ€“ perchรฉ Emanuele vuol dire proprio questo: โ€œDio con noiโ€, un Dio che trova, come la sapienza nellโ€™Antico Testamento, la sua gioia nellโ€™essere con i figli dellโ€™uomo.

Lasciamo allora questa frase alimentare la nostra preghiera, diventare un test per misurare la nostra sapienza. Ripetendola con il cuore, troveremo piano piano il gusto, il sapore, la gioia che essa contiene e dispensa: Noi saremo sempre con lui.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 12 Novembre 2017 anche qui.

XXXII Domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno A

Mt 25, 1-13
Dal Vangelo secondo  Matteo

1Allora il regno dei cieli sarร  simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sรฉ lโ€™olio; 4le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche lโ€™olio in piccoli vasi. 5Poichรฉ lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6A mezzanotte si alzรฒ un grido: โ€œEcco lo sposo! Andategli incontro!โ€. 7Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8Le stolte dissero alle sagge: โ€œDateci un poโ€™ del vostro olio, perchรฉ le nostre lampade si spengonoโ€. 9Le sagge risposero: โ€œNo, perchรฉ non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e comprateveneโ€. 10Ora, mentre quelle andavano a comprare lโ€™olio, arrivรฒ lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11Piรน tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: โ€œSignore, signore, aprici!โ€. 12Ma egli rispose: โ€œIn veritร  io vi dico: non vi conoscoโ€. 13Vegliate dunque, perchรฉ non sapete nรฉ il giorno nรฉ lโ€™ora.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 12 Novembre  โ€“ 18 Novembre 2017
  • Tempo Ordinario XXXII
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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