Commento al Vangelo del 12 marzo 2017 – mons. Vincenzo Paglia

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19514745932_eaeae50df7_oIl tempo quaresimale รจ un tempo opportuno per riconsiderare il nostro rapporto con Dio. รˆ il tempo del ritorno a Dio. La Chiesa ci invita ad alzare gli occhi da noi stessi per dirigerli verso il Signore. รˆ il senso del digiuno, quello del corpo e quello del cuore. Siamo invitati a digiunare dalla nostra sazietร , dalla nostra autoreferenzialitร , dal nostro modo rassegnato di vivere.

Il digiuno si accompagna a un piรน robusto e continuato ascolto della Parola di Dio che in questo tempo ci viene offerta con larghezza. Sappiamo bene infatti che ogni volta che dimentichiamo il Vangelo i nostri occhi si appannano, il nostro cuore si indurisce e i nostri passi rallentano. La Quaresima ci ridona gli occhi per vedere il Signore e il cuore per crescere nellโ€™amore. รˆ il Signore stesso che ci viene incontro e ci prende per mano per condurci piรน in alto, piรน vicino al cielo. Fece cosรฌ con Abramo, come abbiamo ascoltato dal libro della Genesi, quando gli indicรฒ un nuovo cammino da intraprendere: ยซVattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherรฒยป. Abramo obbedรฌ e si incamminรฒ verso la terra che gli veniva indicata. Non fu per lui un partire senza senso, senza meta. Il Signore gli indicรฒ una meta alta, grande, inimmaginabile per lui. Gli disse: ยซFarรฒ di te una grande nazione e ti benedirรฒ, renderรฒ grande il tuo nomeโ€ฆ e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terraยป. Il Signore chiamava Abramo a partecipare al suo grande sogno sul mondo: radunare un popolo grande per testimoniare a tutte le famiglie della terra il suo amore. Era la chiamata a partecipare al disegno stesso di Dio.

รˆ quanto accadde anche quel giorno quando Gesรน ยซprese con sรฉยป Pietro, Giacomo e Giovanni e ยซli condusse in disparte su un alto monteยป. Fece questo con quei tre; continua a farlo anche con noi. La santa liturgia, alla quale siamo stati chiamati a partecipare, รจ quel monte alto a cui il Signore stesso ci conduce. Lโ€™evangelista scrive che questo avvenne ยซsei giorni dopoยป, come a significare anche questo momento liturgico che accade alla fine della settimana. I ยซsei giorniยป, quelli della creazione, sono passati ed รจ giunto il giorno del riposo. Per sei giorni il Signore ha camminato con i discepoli. Non ha scelto di camminare da solo per le vie del mondo; non ha voluto essere un eroe solitario compiaciuto delle cose che faceva o pieno di sรฉ per i successi che otteneva. Gesรน ha scelto di camminare con quel gruppetto di uomini. Sapeva bene che erano deboli, fragili, limitati e limitanti, ma forse proprio per questo quel giorno li prese con sรฉ e li portรฒ su un alto monte. La tradizione spirituale vuole che in questa seconda domenica di Quaresima contempliamo la Trasfigurazione per vedere sin da ora il termine del cammino, la Pasqua, e non rallentare cosรฌ il cammino di conversione.

Il Signore sa bene che siamo deboli e fragili, e che abbiamo bisogno del suo aiuto, per questo ci svela il suo volto luminoso e trasfigurato. Quante volte dimentichiamo quel volto, quante volte non ascoltiamo quanto esce dalla sua bocca! Gesรน, pastore buono, ci fa salire piรน in alto, per essere piรน vicini al cielo e vedere meglio il suo volto, il suo sogno, quello di trasfigurare il mondo intero. Ed ecco la santa liturgia divenire, assieme alla preghiera comune, il nostro Tabor, il luogo e il momento della trasfigurazione. Luca, nel brano parallelo, sottolinea che la trasfigurazione avvenne mentre Gesรน pregava. Matteo non rileva questa circostanza, ma nei Vangeli รจ normale notare che Gesรน si recava sul monte per pregare, e scrive immediatamente che Gesรน, giunto sul monte, ยซfu trasfigurato davanti a loroยป: il suo volto divenne luminoso come la luce del sole e anche le vesti promanavano esse stesse una luce splendente. Non รจ azzardato pensare che Gesรน, ogni volta che si poneva in preghiera, in certo modo si trasfigurava, cambiasse cioรจ dโ€™aspetto mentre incontrava in maniera cosรฌ diretta il Padre. Una volta gli apostoli se ne resero conto e fu allora che chiesero a Gesรน: ยซInsegnaci a pregareยป.

Ogni volta che i discepoli sono alla presenza di Dio e ascoltano la Parola del Figlio, lโ€™amato, avviene la trasfigurazione. Care sorelle e cari fratelli, ogni volta che partecipiamo alla santa liturgia e ascoltiamo la voce del Figlio, lโ€™amato, veniamo trasfigurati anche noi. Il nostro cuore viene modellato su quello del Signore, il nostro volto diviene piรน simile a quello del Maestro; sono volti piรน distesi, piรน gioiosi, piรน illuminati di festa, piรน trasparenti di speranza e di fiducia. Anche le vesti mandano una luce nuova; sรฌ, la nostra vita manifesta piรน chiaramente il Vangelo, rende piรน evidente la misericordia e lโ€™amore del Signore. Sรฌ, sul monte della preghiera vediamo il volto di Gesรน trasfigurato che diviene per noi fonte per la nostra trasfigurazione. Noi dovremmo rifletterlo, senza distorcerlo o annebbiarlo, sul mondo. Quel volto mostra il Signore che non รจ rassegnato al realismo triste; mostra anzi lโ€™impegno del Padre per trasfigurare la vita nostra e quella dei poveri; manifesta lโ€™impegno per trasfigurare la condizione drammatica dei Paesi schiacciati dalla guerra e dalla fame; mostra la passione per trasfigurare il corpo straziato dalla malattia e per ridare un volto lieto a coloro che seguono Gesรน sulla via dellโ€™amore.

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Nella liturgia possiamo unirci a Pietro nellโ€™esclamare: ยซSignore, รจ bello per noi essere qui!ยป Sรฌ, รจ bello essere qui, avvolti dalla luce del Signore, circondati dai canti di festa, ammaestrati dalla sua Parola, nutriti della Santa Eucaristia per essere trasformati in un solo corpo. E anche noi, al termine, ci sentiremo toccati dal Signore: ยซAlzatevi e non temeteยป. I tre ย– nota lโ€™evangelista ย– ยซnon videro nessuno, se non Gesรน soloยป. E compresero meglio che bastava solo Gesรน. Poi ripresero il loro cammino scendendo verso la pianura dalle folle stanche e sfinite. Anche noi, al termine, riprendiamo il cammino per comunicare il Vangelo, avendo accanto Gesรน consapevoli che solo lui ci basta, solo lui ci trasfigura. Non stacchiamo i nostri occhi da quel volto, per conoscerlo ancor piรน e amarlo piรน intensamente. Seguendolo giorno per giorno vedremo il nostro cuore trasfigurarsi e il suo sogno allargarsi sino ai confini del mondo.

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II Domenica del Tempo di Quaresima

Mt 17, 1-9
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesรน prese con sรฉ Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillรฒ come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosรจ ed Elia, che conversavano con lui.

Prendendo la parola, Pietro disse a Gesรน: ยซSignore, รจ bello per noi essere qui! Se vuoi, farรฒ qui tre capanne, una per te, una per Mosรจ e una per Eliaยป. Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprรฌ con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: ยซQuesti รจ il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltateloยป.

All’udire ciรฒ, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesรน si avvicinรฒ, li toccรฒ e disse: ยซAlzatevi e non temeteยป. Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesรน solo.

Mentre scendevano dal monte, Gesรน ordinรฒ loro: ยซNon parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai mortiยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 12 – 18 Marzo 2017
  • Tempo di Quaresima II, Colore viola
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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