Per essere guariti come il paralitico, dobbiamo essere umili. Essere portati. Essere calati da un tetto scoperchiato dagli amici. Essere posti in mezzo ad una sala e sostare sotto lo sguardo di tutti. E solo dopo venire guariti. Ma portando con sé la memoria del proprio peccato e la gratitudine verso chi ci ha dato la salvezza.
Poesia
Nemmeno i muri fermano la tua parola.
Riempie tutta la città.
Nemmeno un tetto ferma la mia fede.
Scoperchio e faccio un buco.
L’amore non si ferma.
Se si ferma, non è amore.
No, nemmeno Dio può perdonare i peccati.
Per perdonare ci vuole l’amore.
Solo un Dio che è amore, può perdonare.
Ecco perché lui può.
È amore. Tutto.
Quando mi dai la salute.
Mi resta il lettuccio tra le mani.
Quella malattia ha fatto di me quello che sono.
La salute non cancella la mia storia.
Quando mi togli i peccati.
Mi resta la gioia, la vita.
Quei peccati restano a te.
Il tuo perdono fa di me quella che sono.
Solo tu dai la gioia che non si riammalerà, che non morirà.
Si.
Non c’è nulla di simile sulla terra.
Tu sei il cielo in terra.
Salute, gioia, vita, amore mio.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mc 2, 1-12
Dal Vangelo secondo Marco
Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua».
Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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