Gli apostoli si sentono in difficoltà perché temono che i discepoli di Giovanni abbiano o facciano qualcosa di meglio o di più di loro: è uno spirito di sottile concorrenza quello che li spinge a chiedere a Gesù una formazione sulla preghiera. E Gesù risponde, come al solito, con un insegnamento di vita. Di fronte alle nostre gare, alle nostre piccinerie su chi ha di meno o di più, ci svela il volto del Padre: un Padre nostro, di tutti, di ciascuno, il cui amore permette di amarci, perdonarci, rimettere gli uni agli altri i nostri debiti.
Poesia
Amore mio.
Quanto è bello quando mi metti le parole in bocca.
Quanto è bello imparare da te cosa chiedere, per la vita, per la fame, per l’amore, per l’amicizia, per il paradiso.
Guardarti e desiderarti è un tutt’uno.
Guardare i tuoi pensieri e volerne essere parte, è un tutt’uno.
Guardarti e volere le tue parole sulle labbra, è un tutt’uno.
Guardarti, guardarti, guardarti, stare con te, stare con te.
Sei tu la mia preghiera.
Metticele tu le parole.
Quando ti guardo vorrei allungare una mano e prendere la tua.
E basta.
Insegnami il tuo sguardo verso il cielo.
Insegnami il silenzio del tuo cuore.
Insegnami le parole del tuo stare con Dio.
Insegnami a dire Padre.
Insegnami a chiedere la sua casa.
Insegnami a chiedere pane.
Insegnami a chiedere perdono.
E a darlo.
Insegnami a prendere la mano, a tenerla stretta, per non cadere.
Amore mio voglio le tue parole, la tua vita, la tua mano.
Ti amo da morire.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 11, 1-4
Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione».
Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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