Commento al Vangelo del 11 giugno 2017 โ€“ mons. Vincenzo Paglia

690

19514745932_eaeae50df7_oLa festa della Trinitร , che il calendario liturgico latino celebra dopo la domenica della Pentecoste, apre lโ€™ultimo e lungo periodo che chiude lโ€™anno liturgico. รˆ un tempo chiamato โ€œordinarioโ€, perchรฉ non ha nessuna memoria particolare della vita di Gesรน che abbiamo โ€œvistoโ€ ascendere al cielo. Tuttavia non รจ un tempo meno significativo del precedente. Potremmo anzi dire che la festa della SS.ma Trinitร  proietta la sua luce su tutti i giorni che verranno sino allโ€™inizio dellโ€™Avvento; quasi a dilatare nel tempo lโ€™abitudine che abbiamo di iniziare ogni nostra azione e ogni nostra giornata ยซnel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santoยป.

Se guardiamo un poco le nostre abitudini mentali, dobbiamo dire che il mistero della Trinitร  in genere รจ ritenuto poco significativo per la nostra vita, per il nostro comportamento. Sembra importare poco, sia nella consapevolezza della fede che nellโ€™etica, che Dio sia Uno e Trino. E per lo piรน รจ ritenuto un โ€œmisteroโ€ che non riusciamo a comprendere.

La santa liturgia, riproponendo questo grande e santo mistero alla nostra attenzione, viene incontro alla nostra pochezza e alla nostra inveterata distrazione. Ho detto โ€œriproporreโ€, perchรฉ questo mistero, in realtร , รจ presente e accompagna tutta la vita di Gesรน, fin dal Natale. Anzi accompagna tutta la storia dellโ€™umanitร , dalla creazione stessa, quando ยซEgli era, in principio, presso Dio: tutto รจ stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla รจ stato fatto di ciรฒ che esisteยป (Gv 1,2-3), come scrive Giovanni nel prologo al suo Vangelo. Questo sta a dire che giร  il momento della creazione รจ radicalmente segnato dalla comunione tra il Padre e il Figlio. Sรฌ da poter dire che ogni realtร  umana รจ fatta di comunione e per la comunione. Perchรฉ, dopo aver creato lโ€™uomo, Dio dice: ยซNon รจ bene che lโ€™uomo sia soloยป?

[ads2]La risposta รจ semplice. Perchรฉ lo aveva creato ยซa sua immagine e somiglianzaยป. E Dio, il Dio cristiano (ma dobbiamo domandarci se tanti cristiani credono nel โ€œDio di Gesรนโ€!), non รจ un essere solitudinario, che sta in alto, potente e maestoso. Il Dio di Gesรน รจ una โ€œfamigliaโ€ di tre persone, le quali si vogliono cosรฌ bene, potremmo dire, da essere una cosa sola. Ma non basta. Queste tre Persone non hanno trattenuto per loro stesse la gioia che le unisce in maniera cosรฌ straordinaria da essere una cosa sola. Esse hanno voluto riversare negli uomini e nelle donne del mondo la loro stessa vita, il loro stesso amore. Scrive Giovanni: ยซDio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eternaยป (Gv 3,16). Lโ€™invio del Figlio non nasce da un obbligo giuridico, semmai da una sovrabbondanza dโ€™amore.

La Trinitร  pertanto non รจ altro che questo mistero sovrabbondante dโ€™amore che dal cielo si รจ riversato sulla terra superando ogni frontiera, ogni confine, anche ogni fede. Ed รจ come unโ€™energia irrefrenabile per chi lโ€™accoglie. Lo Spirito Santo spinge, trascina tutto, lโ€™intera creazione verso Dio, verso la vita di Dio, che รจ pienezza di amore. La Trinitร , questa incredibile โ€œfamigliaโ€, ha scelto di entrare nella storia degli uomini per chiamare tutti a far parte di essa. Essa รจ anche lโ€™orizzonte finale che oggi ci viene dischiuso. Tale orizzonte รจ senza dubbio la sfida piรน bruciante oggi lanciata alla Chiesa, anzi a tutte le Chiese cristiane; vorrei aggiungere a tutte le religioni, a tutti gli uomini. รˆ la sfida a vivere nellโ€™amore, proprio mentre sembrano prevalere le spinte verso lโ€™individualismo, lโ€™etnia, il clan, la nazione, il gruppo. La Trinitร  supera i confini, e in ogni caso li relativizza sino a distruggerli.

- Pubblicitร  -

รˆ la sfida a vivere nellโ€™amore in un tempo in cui la globalizzazione ha certamente ravvicinato i popoli ma non li ha resi fratelli. La Trinitร  รจ il fermento di amore che fa di diverse persone unโ€™unitร  dโ€™amore.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 11 giugno 2017 anche qui.

Santissima Trinitร 

Gv 3, 16-18
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesรน a Nicodรจmo:
ยซDio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perchรฉ il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non รจ condannato; ma chi non crede รจ giร  stato condannato, perchรฉ non ha creduto nel nome dellโ€™unigenito Figlio di Dioยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 11 โ€“ 17 Giugno 2017
  • Tempo Ordinario X, Colore bianco
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva